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antifascismo

Una giornata antifascista

Data di trasmissione
Durata 5m 55s
Durata 8m 3s
Durata 6m 20s

8 settembre: giornata movimentata sul fronte antifascista.

Si comincia dalla mattina, dove a Padova antifascisti e antifasciste vengono caricati dalle forze dell'ordine mentre tentavano di impedire un comizio del segretario di Forza Nuova, l'ex terrorista nero Roberto Fiore (info qui).

La giornata continua peggio, viste le perquisizioni che subiscono quattro compagni bresciani per un presunto assalto alla sede di Forza Nuova, denunciata dai fascisti dai social media.

Cortei invece a Grosseto e Rimini, per protestare contro l'evento nazionale di Casapound (Grosseto) e la manifestazione nazionale di Forza Nuova (Rimini).

Alle 18, orario dell'ultimo aggiornamento, gli antifascisti erano circondati dalle forze dell'ordine schierate in assetto antisommossa, mentre ai fascisti è lasciata ampia autonomia.

Infine, una voce dal corteo per Fabrizio Ceruso a San Basilio.

Rimini antifascista contro Forza Nuova

Data di trasmissione
Durata 6m 24s

Rimini: sabato 8 settembre il partito neofascista di Forza Nuova vorrebbe sfilare a Rimini con un corteo addirittura nazionale.

Si tratta dell'ennesimo attacco (benchè finora mai di questa portata) al nostro territorio, all'interno di un progetto politico che vede le nuove destre all'assalto delle cosiddette "regioni rosse". Non a caso nello stesso weekend anche CasaPound avrà la sua festa nazionale a Grosseto. 

Vi invitiamo a mobilitarvi in tutte le città e ci vediamo a Rimini sabato 8 settembre 2018, dalle ore 16.30.

Renoize: la diretta da Parco Schuster (grazie Radiosonar)

Data di trasmissione

Per problemi tecnici, non abbiamo potuto trasmettere la diretta dell'evento Renoize 2018, che trasmettiamo ogni anno − in diretta − dalle nostre frequenze.

Grazie a Radiosonar.net, che ormai da diversi anni ci accompagna nella diretta di Renoize, abbiamo potuto rimediare.

Qui trovate tutta la diretta, buon ascolto!

DAJE RENATO, SPEZZA LE LAME!

SEMPRE CON LO STESSO AMORE ★ SEMPRE CON LA STESSA RABBIA

Renoize - Per non dimenticare Renato Biagetti- 12 anni dopo

Data di trasmissione
Durata 9m 58s

★ Renoize 2018 ★
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SEMPRE CON LO STESSO INFINITO AMORE
SEMPRE CON LA STESSA INDOMITA RABBIA
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Sabato 1 settembre, Parco Schuster
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Dalle ore 16: Laboratori per bimbe/i,
torneo calcetto 3 vs 3 e dimostrazioni sportive a cura della Palestra La Popolare palestra indipendente di Acrobax.

Alle ore 18 Teatri della Viscosa in “Scintille”

Dalle ore 19 sul palco:

- Too Old Too Ska
- Rancore band
- Nosenzo Alessandro (Balkan folk reggae)
- Hi-Shine Feat. Sista Gaia & Sista Anja - Voices of Los3saltos
- Welcome 2 The Jungle + guestes
- Tommy Kuti
- Clementino DJset.

Durante l’iniziativa mostra fotografica collettiva “La lotta è femmina”.

Verrà realizzata un area mostre, uno spazio sarà dedicato alle istallazioni audio/video che riportano i risultati di due progetti de La Città dell' Utopia e SCI Italia: tre diversi video per guardare e ascoltare le testimonianze delle compagne e dei compagni antifascisti di Roma che raccontano le strade e gli spazi del quartiere, le storie di lotta quotidiana al fascismo nella città e le voci di chi questa lotta l' ha fatta propria e l' ha voluta raccontare.

Inoltre punto ristoro e bar, banchetti informativi e l’immancabile diretta Radio Onda Rossa 87.9 insieme a Radiosonar.net.

Ciao Renà!

Con Rabbia e con Amore.
Antifascist* Sempre!!!

10-15 luglio: Freedom Flotilla a Napoli per forzare il blocco israeliano su Gaza

Data di trasmissione
Durata 1h 43m 58s

A sostegno della libertà del popolo palestinese la Freedom Flotilla 2018 proverà a forzare il blocco israeliano su Gaza.

Le "navi della libertà", partite da Norvegia e Svezia, approderanno a Napoli a partire dalla serata del 10 luglio. La Napoli accogliente e solidale ha predisposto ben 4 giornate di iniziative e per sabato 14 luglio l'invito nazionale "all'assemblea sul sostegno alla Resistenza Palestinese".

Ne parliamo con un compagno che segue le iniziative.

Antifascismo, Torino: Niccolò ancora in carcere. La mamma inaugura sciopero della fame

Data di trasmissione
Durata 22m 58s

Concorso morale. Una storia antifascista: è la campagna lanciata da Askatasuna (Torino) con la pubblicazione sui social di un video che ricostruisce la vicenda di Nicolò, giovane compagno torinese che si trova in carcere ormai da 3 mesi per aver partecipato ad una manifestazione antifascista contro Casapound del 22 febbraio scorso nel capoluogo piemontese.

Il giudice ha disposto la scarcerazione di Nicolò, che però rimane in carcere per la mancanza di braccialetti elettronici.

Ai nostri microfoni una compagna di Askatasuna che presenta la campagna con Dana e poi la mamma di Nicolò che ha annunciato di aver cominciato lo sciopero della fame. 

Oggi alle 11.30 si è tenuta una conferenza stampa davanti al carcere delle Vallette di Torino dove Niccolò è recluso.

Qui i riferimenti per scrivergli: 
Nicolò Mirandola
Casa circondariale Lorusso e Cutugno
Via Maria Adelaide Aglietta, 35 - 10149 - Torino

Licenziata la "cattiva maestra". L'antifascismo nella scuola

Data di trasmissione
Durata 1h 20m 46s

Il Consiglio regionale della Lombardia ha votato una mozione di Fratelli d’Italia che impone il ricordo dei fascisti Ramelli e Pedenovi nelle scuole della regione, ne parliamo con un compagno.

Torniamo sulla vicenda di  Lavinia Cassaro, la maestra torinese, prima linciata mediaticamente, poi sospesa dal lavoro, il 7 giugno licenziata per la partecipazione a una manifestazione antifascista. ne parliamo con il Coordinatore della Cub scuola Piemonte.

Infine parliamo della vicenda kafkiana che è caduta in testa a tutti e tutte i/le dipendenti del Miur e in particolare a chi sta per andare in pensione in relazione alla ricostruzione dei versamenti contributivi.

 

Immagine rimossa.

La crociata anti-gender

Data di trasmissione

Al telefono con Massimo Prearo parliamo del suo ultimo libro - scritto insieme a Sara Garbagnoli - La crociata anti-gender. Dal Vaticano alle manif pour tous; libro che sarà anche presentato il 15 giugno a 100celle aperte.

Parliamo poi del caso del liceo Socrate, in cui la preside ha sostanzialmente legittimato l'esibizione del saluto romano. Chiara la risposta degli studenti, con un comunicato che riportiamo.

COMUNICATO STAMPA – 6 giugno 2018 ore 16:30 Studentesse e Studenti antifascisti del Liceo Socrate di Roma

Come Studentesse e Studenti del Liceo Socrate di Roma ci troviamo oggi, ancora una volta, costretti ad interrogarci e a prendere posizione su quanto dichiarato nei giorni scorsi dalla nostra Preside, la dott.ssa Milena Nari. E’ stata infatti resa pubblica una sua lettera (prot. n.01256/II.2) del 4 giugno nella quale, a seguito del saluto fascista fatto da dieci ragazzi in una foto di classe, ha definito il loro gesto un atto goliardico, chiarendo come il gesto fosse stato fatto con “intento giocoso”. Scrive poi di aver contattato un non meglio specificato Ufficio Ispettivo, e di aver ricevuto da tale ufficio un estratto di una sentenza della Corte di Cassazione (8108/2018) che inquadra il saluto fascista, se commemorativo e non violento, come libertà d’espressione e di manifestazione costituzionalmente garantita. In quanto i ragazzi si trovavano “in posa” per la foto di classe, ed erano “sorridenti”, e in base all’ambiente e al momento “non avevano intenzione di ricostituire un’organizzazione fascista”, la Dirigente conclude scrivendo che non sussistono i presupposti per convocare un Consiglio di Classe straordinario.

A fronte di questa lettera, che alleghiamo al presente comunicato, siamo da giorni preoccupati ed attoniti. Più che la rabbia e l’indignazione, già protagoniste delle nostre proteste passate contro l’operato della Dirigente, le sole cose che ci prendono il cuore in queste ore sono lo sgomento e la paura: il 4 giugno 2018 un Pubblico Ufficiale, rappresentante delle Istituzioni, coordinatore delle attività educative di una Scuola pubblica, ha permesso che si facesse il saluto fascista in una foto di classe perché in posa e sorridenti e perché libertà costituzionale d’espressione e manifestazione. E’ successo davvero, e ci mette paura. Il Socrate è un liceo di Garbatella, quartiere cuore della Resistenza romana, a pochi passi da Porta San Paolo e dalle Fosse Ardeatine; il primo fu il teatro della battaglia per la difesa di Roma del 1943, il secondo fi il luogo dell’eccidio di 335 persone nel 1944 per ordine dei nazisti che occupavano la città. Gli anticorpi antifascisti della Scuola e del territorio di cui siamo figli sono forti, radicati ed inamovibili: una Preside che legittima un saluto romano dentro una Scuola orgogliosamente antifascista ci offende come giovani cittadini della Repubblica, ci fa inorridire come studenti democratici, ci fa vergognare come parte del Socrate. Siamo stati tacciati di essere antidemocratici e anticostituzionali: ma è giusto parlare di libertà di espressione verso certe idee, come il fascismo, che aborriscono la libertà stessa? Poco ci importa di una sentenza: la Scuola non è un tribunale, ma il luogo che la Costituzione ha designato come libero ambiente di formazione, laboratorio di dignità sociale e di uguaglianza senza distinzione alcuna: il preside non è un giudice, che stabilisce se il fatto costituisce o no un reato, ma è un educatore, un formatore, e un rappresentante dell’Istituzione repubblicana e democratica nata dalla Resistenza.

Con il presente comunicato non vogliamo assolutamente colpevolizzare né invitare a sanzionare i ragazzi che hanno esibito il saluto romano nella brutta foto incriminata. Sono ragazzi, Studenti come noi, giovani con cui condividiamo ogni giorno i corridoi della nostra Scuola, che conosciamo e con cui ci siamo confrontati sul gesto ignobile e pericoloso da loro commesso: siamo sicuri che i ragazzi in questione non volessero in alcun modo esaltare il regime fascista o ricostituirne il partito. Ma quello che noi, Studenti e Studentesse liceali, riteniamo un gesto deplorevole fatto con leggerezza e senza cognizione di causa, viene giustificato da un Pubblico Ufficiale su carta intestata con l’emblema della Repubblica, “liberalizzandolo” all’interno di un luogo pubblico di formazione. Siamo giovani antifascisti che credono nel ruolo delle istituzioni, ma di fronte a questa lettera, firmata dal funzionario pubblico a noi più vicino, ci sentiamo soli, e abbiamo paura, ormai, di dire che rifiutiamo il fascismo in ogni sua forma. Quella che ritenevamo una battaglia comune e solidale con lo Stato, oggi grava al Socrate solo su di noi. E’ troppo, nell’Italia che festeggia i settant’anni dalla costituzione antifascista nata dalla Resistenza, chiedere che un preside condanni il saluto fascista in una Scuola pubblica? E’ troppo chiedere che non si tiri in ballo la libertà d’espressione verso un’idea che attenta a quella stessa libertà? Se non chiediamo troppo, se non ci stiamo illudendo di vivere in uno Stato i cui rappresentanti nelle istituzioni pubbliche condannino il fascismo, confidiamo fermamente che la nostra Preside, la dott.ssa Nari chiarifichi al più presto la sua posizione. Non basta parlare con i ragazzi interessati dell’”inopportunità del fatto”, come dice nella sua lettera: è a noi che deve rivolgersi, e alle nostre famiglie, e alla cittadinanza tutta, e rassicurarci scrivendo che l’antifascismo non è un valore in discussione a Scuola, scrivendo che non esistono spazi d’espressione a Scuola per chi vuole toglierli agli altri. Non vogliamo sanzioni o provvedimenti contro i ragazzi: vogliamo una presa di posizione forte, netta, chiara, pubblica, che ci renda di nuovo fieri di essere Studenti, che non ci lasci soli nella nostra pratica quotidiana dei democrazia, e che questa difenda con forza e convinzione.

Con questo comunicato chiediamo supporto dalla cittadinanza, chiediamo visibilità agli organi d’informazione, chiediamo l’intervento del Ministero, degli uffici scolastici e degli assessorati all’istruzione del Lazio e di Roma, e invitiamo chi di competenza a farsi vettore di questa istanza. Noi non vogliamo formarci sotto gli ordini di una Preside che permette manifestazioni fasciste dentro la nostra scuola, perché riteniamo con profonda convinzione che chi non rifiuti del tutto il fascismo non rispetti e non onori la Costituzione e la Repubblica e non possa e non debba ricoprire cariche di pubblica responsabilità. Vogliamo come Preside un degno rappresentante della Repubblica Italiana, qualcuno che rispetti e onori i valori di quello Stato al quale noi, con il nostro studio e con la nostra partecipazione politica del presente, vogliamo contribuire per il futuro.

Roma, 6 giugno 2018 – ore 17:00

Le Studentesse e gli Studenti antifascisti del Liceo Statale Socrate di Roma