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antimilitarismo

Antimilitarismo

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Puntata 35 di EM, collettiva, parliamo di antimilitarismo con le compagne del Coordinamento Livornese per il ritiro delle missioni militari all'estero, Movimento Nonviolento Sardegna e Movimento No Base (Coltano). Molte e piuttosto partecipate le iniziative antimilitariste in Italia negli ultimi mesi, con forte radicamento sul territorio, partecipazione variegata e intersezione con i temi dell'ecologismo.

 

Foto di Kevin Schmid

L'estate di Lotta a Coltano

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Cresce il movimento contro la costruzione di una nuova base militare a Coltano, in Toscana. In una regione già infestata da basi militari si vorrebbero spendere 170 milioni di euro per un'opera devastante. Le compagne  ei compagne hanno lanciato un'estate di iniziative di lotta fra Coltano e la Toscana.

Riportiamo il fitto programma:

1 Luglio primo tavolo “RinasceColtano”: insieme alla società dei territorialisti e delle territorialiste iniziamo l’immaginazione di un un percorso partecipativo di conoscenza, valorizzazione e riappropriazione del territorio
 
-2 Luglio, sulla scia della potente assemblea del 3 giugno, ospiteremo la presentazione dei diversi campeggi ecologisti e antimilitaristi che si terranno da Nord a Sud Italia quest’estate, per discutere insieme di quanto la questione ambientale e la questione del no alla base siano strettamente intrecciate e dirimenti per immaginare un futuro migliore per le nostre vite
A seguire aperitivo!
 
-3 Luglio si terrà una giornata di pulizia di Coltano, per continuare insieme ad avere cura dei nostri territori
 
-7 Luglio abbiamo organizzato un pomeriggio di passeggiate esplorative aperte a tuttə. Verranno proposti diversi itinerari per conoscere sempre di più il borgo di Coltano, la natura che vorrebbero distruggere con la costruzione della base, le tante sfaccettature di un territorio ricco di storia
 
-10 Luglio ci sarà una cena sociale fuori dal circolo di Coltano
 
-Infine dal 15 al 17 Luglio saremo tuttə al festival 110 hz con serigrafia, mostre, stand, iniziative per portare a tuttə le ragioni del nostro no alla base militare

Collettiva

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Puntata 30 di EM, settima collettiva, parliamo di Sardegna, dove da settimane sono in corso devastanti esercitazioni militari della Nato con sbarchi armati sulle spiagge di Teulada e interdizione delle coste per ogni tipo di attività lavorativa, sportiva, esplorativa; ospite della trasmissione, Carlo Bellisai, fra i promotori delle attività della Casa per la pace di Ghilarza e del Movimento Nonviolento Sardegna.

Parliamo poi di quello che sta succedendo al Cern di Ginevra, dove circa mille scienziati russi, la metà dei quali residenti al Cern, rischiano di dover abbandonare gli esperimenti intrapresi ormai da 10 anni. L'organizzazione europea si riunirà il 16 giugno per decidere il futuro della collaborazione scientifica del Cern con Mosca, dopo l'invasione dell'Ucraina risalente a febbraio 2022.

Chiudiamo con un ricordo di Hakim Bey poeta e scrittore autodefinitosi “anarchico-ontologico” che ci ha lasciati il 22 maggio scorso, teorizzatore delle T.A.Z. (Zone Temporaneamente Autonome) e ispiratore ideologico degli hackers.

 

Foto di Celeste Mc @glamurous

Coltano (Pisa) Nessuna base per nessuna guerra

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Oggi 2 giugno manifestazione nazionale a Coltano (Pisa) contro il progetto di costruire una nuova base militare per affermare il rifiuto della guerra, delle spese militari, della militarizzazione dei territori.

Ne parliamo con un campagno e una compagna del Movimento No Base

No alla nuova base militare a Coltano

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Il Movimento No Base - Né a Coltano né altrove oggi si mobilita in contemporanea a Coltano e a Roma con una conferenza stampa al Ministero della Difesa per denunciare l'imbroglio alle abitanti e agli abitanti del territorio di Coltano rispetto a come si sta prendendo una decisione sulle loro teste. Che vede di nuovo stanziati milioni per la costruzione di una mega base militare, a fronte di una necessità di investimenti su questioni sociali come la sanità, la casa, la scuola.

In contemporanea un presidio di più di cento persone si è riunito all'Ex centro radar a Coltano. Il 2 giugno ci sarà una manifestazione nazionale a Coltano contro la costruzione della base.

Lotte Antimilitariste in Sardegna - verso il 22 Maggio e il 2 Giugno

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Durata 36m

La Sardegna è da moltissimi anni territorio di scontro, conflitto con l'occupazione militare che invade la terra sarda. In questo podcast sentiamo le voci di chi, ultimamente, si oppone alla presenza militare. Ripercorrendo alcuni passaggi dell'Operazione Lince arriviamo al 19 dicembre del 2021 che è stata una data di lotta, in cui si è tornati a tagliare le reti militari ed entrare in massa nel poligono di Capo Frasca. Caratteristica del corteo è che la pratica è stata condivisa da tutti e tutte coloro che hanno partecipato. In questi 30 minuti circa ascoltiamo il racconto di chi quel giorno ha sentito l'aria cambiare, un respiro di lotta che non si viveva da tempo, un respiro di quell'aria acre che solo i gas lacrimogeni sanno restituire. 
In questo momento storico le basi militari svolgono un ruolo non indifferente per la guerra in Ucraina. 

I compagni e le compagne in Sardegna continuano la lotta contro le basi e rilanciamo i prossimi appuntamenti: 
 
- mercoledì 30 marzo ci sarà il terzo presidio all'aeroporto militare di Decimomannu. Appuntamento alle 15:00 in piazza Trento per andare tutte e tutti insieme, o direttamente alle 16:00 davanti ai cancelli dell'aeroporto.
- giovedì 31 marzo presidio al tribunale di Cagliari in sostegno agli imputati e imputate nell'operazione Lince. Sarà presente una colazione benefit per l'iniziativa contro la guerra del 22 maggio.
 
- sabato 9 aprile manifestazione contro la guerra che si terrà a Decimomannu organizzata da A Foras
- sabato 16 aprile, passeggiata attorno alla polveriera di Serrenti alle ore 11. A breve i dettagli.
- 22 maggio corteo alle basi. 
- 2 Giugno manifestazione. 
 
Contatti:
canali telegram:
A Foras - contra a s'ocupatzione militare http://t.me/aforas
CONTRO LE BASI https://t.me/controlebasi
 

Assemblea radiofonica sulla guerra

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Durata 1h 59m 25s

Microfoni aperti per discutere del clima belligerante ce impera sui mezzi di informazione mainstream e nelle piazze del Pd e per analizzare più approfonditamente le motivazioni scatenanti del conflitto in Ucraina. Tante le telefonate anche sul ruolo dei compagni e delle compagne in questo momento in cui bisognerebbe scendere in una grande piazza contro tutti gli eserciti e le armi.

Cooperazione aereospaziale Italia - Israele e guerra dei droni

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Durata 9m 28s

Quella dei droni è una guerra tra le più sporche. Più di trentamila velivoli senza equipaggio sparsi per il mondo e pronti a colpire. I numeri del macrocosmo dei droni militari sono impetuosi. E cresceranno ancora. Si stima che il mercato (civile e militare) spinto dagli USA varrà 21 miliardi entro il 2025. Anche l’Unione Europea ha finanziato la ricerca in questo settore già dal 2001 – nell’ambito di programmi come FP7, Horizon 2020. In particolare, sono stati concessi finanziamenti per 350 milioni €, mentre dal dicembre 2016 per la prima volta l’UE ha stabilito un Piano d’azione europeo in materia di difesa sovvenzionando con 3,5 miliardi di euro per il periodo 2021-2027 un programma europeo di ricerca in ambito militare generico, all’interno del quale potranno rientrare anche i droni. Ne parliamo con Antonio Mazzeo con cui approfondiamo anche la cooperazione aerospaziale tra Italia e Israele per la produzione e analisi di immagini della superficie terrestre ottenute dallo spazio e nella fornitura a governi, forze armate, di sicurezza e intelligence di soluzioni e servizi geospaziali basati sulla costellazione di satelliti ad altissima risoluzione EROS.

Contro ogni guerra. Per il ritiro di tutte le missioni militari all’estero ( e che si rifinanzieranno oggi in parlamento)

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Durata 23m 41s
Immagine rimossa.

Oggi il Parlamento voterà la delibera del Governo relativa al rifinanziamento delle missioni militari all'estero, compresa quella che riguarda la Libia. Sono 2 le nuove missioni per le quali si chiede l’autorizzazione al Parlamento; in questo modo, il computo totale salirà quindi da 38 a 40. Sommando quanto previsto per le vecchie e per le nuove 40 missioni totali risulta un impiego complessivo di quasi 10K militari. In termini di ripartizione geografica, l’Africa conserva una sorta di primato con 19 missioni di varia natura, segue l’Europa (intesa non solo come “Vecchio Continente” ma anche come Mediterraneo/fianco Sud della NATO) con 11 e, infine, l’Asia con 10. Dunque il rifinanziamento alla Libia è solo il pezzo di un quadro più ampio. Queste missioni sono principalmente finalizzate a mantenere il controllo delle aree per l’estrazione e il passaggio di risorse strategiche, nonché delle zone chiave dei movimenti migratori. Le truppe di occupazione in Libia così come le navi nel golfo di Guinea difendono i siti estrattivi e le infrastrutture dell’ENI. Nel Sahel lo stato italiano manda carri armati, elicotteri e soldati con l’operazione Takuba, mentre in Niger sta entrando in funzione una base militare italiana. Ne parliamo con Oiza Queens Day Obasuyi, esperta di diritti umani, migrazioni e relazioni internazionali.

Più scheletri che armadi 4

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Durata 57m 37s

Quarta e ultima puntata della trasmissione.

In foto: Prigionieri ribelli – I prigionieri, in seguito tutti fucilati, sono abitanti di un villaggio nei pressi di Niksic; alcuni sono islamici, tra loro anche due donne che indossano il velo. Il soldato è un fante della divisone “Ferrara”. Le quattro fotografie sono scattate a Niksic, in Montenegro, tra il maggio e l'ottobre 1942. Il fotografo era un giovane militare di leva, alpino dell'XI battaglione genio per la divisione “Alpi Graie”.