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Torino: operazione repressiva in seguito al corteo dopo lo sgombero dell'Asilo occupato

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Durata 13m 14s

Dopo lo sgombero dell'Asilo occupato a Torino per le strade della città si è espressa una solidarietà determinata e combattiva. Venerdì scorso, la polizia è andata a bussare alla porta di compagni e compagne accusati a vario titolo di aver partecipato al corteo del 9 Febbraio. Ne parliamo al telefono con una compagna.

Buon Ascolto!

Diritto d'asilo: solo passi indietro!

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Durata 12m 46s

La decisione di svuotare i C.A.R.A. e di concentrare i richiedenti asilo sparsi in Italia a Mineo complica la loro situazione più di quanto già non lo fosse. Ieri sono iniziati i trasferimenti d'autorità di un gruppo di rifugiati da Castelnuovo di Porto diretti nella località catanese. Ce ne parla una portavoce di Senza Confine.

BRUXELLES.RIVOLTA E INCENDIO IN CENTRO PERMANENZA

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In Belgio una protesta è scoppiata in un centro di permanenza per richiedenti asilo, che hanno appiccato un incendio, e alcuni dei quali minacciano di impiccarsi in segno di protesta per le condizioni di detenzione e per presunti soprusi delle guardie da loro denunciati. L'incendio si è sviluppato in un'ala del centro di permanenza di Steenokkerzeel, vicino all'aeroporto di Bruxelles. Alcuni degli ospiti del centro sono stati evacuati e condotti verso altre strutture simili, mentre altri sono saliti sul tetto. «Un'ala alla quale è stato dato fuoco - ha dichiarato il sindaco di Steenokkerzeel, Karel Servranckx - è ora inutilizzabile. Le famiglie con bambini possono restare. Noi stiamo cercando di evacuare le persone che sono salite sul tetto. Non si sa ancora quante di queste persone debbano essere evacuate», ha aggiunto. Alcuni dei richiedenti asilo hanno minacciato di impiccarsi alle sbarre delle loro celle. Da giorni denunciano maltrattamenti, fisici e psicologici, anche pestaggi, da parte dei guardiani e condizioni di detenzione dure. Alcuni hanno avviato da qualche giorno uno sciopero della fame