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Ponte Radio

Venerdì, dalle 13 alle 15.00 - uno spazio di collegamento tra radio autorganizzate

Ponte radio - Le lotte dell3 sex worker

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Il ponte radio di venerdì 13 giugno è dedicato alla giornata del 2 giugno sul sex work. Approfondiremo le mobilitazioni promosse da ESWA e organizzate a livello locale in diverse città europee. Al centro, le voci di chi fa lavoro sessuale, la denuncia delle violenze subite, della repressione e degli abusi da parte della polizia. Uno spazio per raccontare le pratiche di resistenza collettiva emerse durante la giornata e le lotte quotidiane dal basso.

Interventi:

- Pia Covre, Comitato per i diritti civili delle Prostitute

- Giulia, compagna, attivista, sex worker e ricercatrice 

- European Sex Workers' Rights Alliance (ESWA)

- Una compagna della Clinica del diritto dell’Immigrazione e della cittadinanza dell’Università degli Studi Roma Tre

- Anna, compagna transfemminista impegnata nelle lotte contro il carcere

Ponte radio, ogni venerdì dalle 13 alle 15.

Pacificazione delle lotte sul lavoro e focolai di resistenza

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In questa puntata del Ponte Radio a tema lavoro proposta da Radio Blackout, con le redazioni di Frittura Mista alias Radio Fabbrica e L’info di Blackout, abbiamo ripercorso le origini di quei gangli istituzionali atti a depotenziare in tutti i modi le lotte sindacali e non, passando da lotte sul territorio torinese fino a questioni di carattere nazionale. Nello specifico ripercorrendo la storia dell’istituto dei CCNL, siamo arrivati a parlare di Stellantis, col suo contratto specifico che la esclude dalla contratto metalmeccanico; per poi approdare al mondo delle cooperative sociali, dando uno sguardo alle condizioni generali di chi opera in questo ambito e alle novità portate del rinnovo del CCNL di settore. A chiosare, la storia di chi nonostante tutte queste condizioni avverse ha lottato e continua a farlo, quella di Marco e Giancarlo della Cooperativa sociale arcobaleno, che hanno vissuto sulla loro pelle numerose forme di intimidazioni sul posto di lavoro, fino ad arrivare al licenziamento, solo perchè si stavano attivando per chiedere più sicurezza e paghe migliori

Sul progetto dell'impianto eolico di Dicomano e Villore

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In questa puntata a cura di Radio Wombat parliamo del progetto dell'impianto eolico di Dicomano e Villore. Lo facciamo con Valeria Uga del Comitato di Tutela dei Crinali Liberi, Alessandro Bottacci ex direttore del Parco Foreste Casentinesi e Tatiana Bertini del Comitato No Eolico Industriale Firenzuola, tutti facenti parte anche di TESS (transizione energetica senza speculazione).

Partiamo da un excursus cronologico della vicenda, per poi passare a comprendere meglio l'ecosistema foresta che si andrebbe a impattare per infine esplorare scenari futuri (e non) possibili più giusti per l'utilizzo di energie rinnovabili

Link utili:
– Comitato di Tutela dei Crinali Liberi – mail: ctmc.crinaliliberi@gmail.com – gruppo fb (https://www.facebook.com/groups/505598192601133/?ref=share_group_link&rdid=lb35wPBkycktYpYh&share_url=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Fshare%2Fg%2F16o3HrgBmY)
– TESS – sito web (https://www.coalizionetess.com/)
– petizione per fermare la devastazione dei crinali mugellani (https://www.openpetition.eu/it/petition/online/fermiamo-la-devastazione-del-crinale-mugellano-patrimonio-da-tutelare)

Bradisismo, antifascismo e intervento radiofonico-musicale al UE Fest

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In questa puntata spazio a due trasmissioni che animano la regia di Radio Neanderthal: Non siamo razzisti solo loro che sono neomelodici con un approfondimento sul bradisismo; Presi a calci con le storie dei calciatori antifascisti durante il regime. A seguire l'intervento musicale e radiofonico di Radio Neanderthal allo Scugnizzo Liberato per il UE Fest (festival del fumetto e della grafica indipendente) con Admin Admin Decay e Marta del Zanna.
 

A Genova con la Ciemmona

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Attraversiamo Genova da Nord a Sud e ci avviciniamo a passi lunghi e ben distesi verso la Ciemmona 2025! Il CSOA Pinelli ospiterà il Cyclocamp dal quale enormi sciami di ciclomostri attraverseranno la città. Quale occasione migliore per conoscere qualche angolo nascosto raccontato proprio da chi lo conosce come le sue tasche?

Guerra e approvvigionamento di gas

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Dal dossier sul rigassificatore di Ravenna "Europa, guerra e nocività"
a quello sullo stabilimento della Leonardo a Tessera (VE) "O la guerra
o la vita", parliamo dell'industria bellica nel nord-est. Un
aggiornamento sul presidio contro la Collins Aerospace a Luserna San
Giovanni (TO) e un contributo sulla situazione dei lavoratori
all'interno dell'aeroporto di Montichiari (BS).

25 aprile fra guerra e Resistenza

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Il 25 aprile è divisivo. È divisivo storicamente, in quanto guerra civile; scontro fra italian* antifascist* e italian* fascisti*. È divisivo nella politica presente, in quanto evidentemente il ruolo politico del fascismo, così come quello della Resistenza, non è condiviso e pacifico. È divisivo anche nella memoria a sinistra, in quanto si assiste sempre più spesso a strumentalizzazioni che mettono in luce aspetti storici parziali.
Ad esempio così come negli ultimi anni abbiamo assistito al tentativo, nel nome della Resistenza, di legittimare la guerra in Ucraina, così nelle ultime settimane, sempre in nome dei partigiani, si vorrebbe armare l'Europa e farne un esercito. Così hanno scritto giornalisti, parlando della Resistenza come memoria storica per cui varrebbe la pena forgiare i guerrieri di oggi. 
All'interno di questo ponte radio proviamo a fare un po' di chiarezza, sia da un punto di vista storico che anche per quanto riguarda l'attualità. La Resistenza è stata una guerra civile, guerra patriottica e guerra di classe, con degli scontri anche all'interno della resistenza stessa (in particolare fra la parte più comunista e gli americani). Oggi resistenza non può significare schierarsi al fianco degli eserciti regolari, del suprematismo nazionalista oppure del suprematismo europeista. Il fascismo è ciò che ha condotto l'Italia nella seconda guerra mondiale, oggi resistenza non può significare guerra. Come si dice durante questa trasmissione, pace non può non significare antimilitarismo.  I valori che dovrebbero muovere una resistenza del presente dovrebbero essere quelli dell'antifascismo e dell'anticolonialismo, contro sopraffazioni e patriarcato. 
Durante la trasmissione sentiamo una prima testimonianza dello storico Alessandro Portelli, e successivamente di Michele Lancione, professore del politecnico di Torino che di fronte alla collaborazioni della propria università con guerra e la macchine delle espulsioni, non si è rimasto indifferente. Infine raccontiamo quanto sta accadendo in Germania, nell'università così come nelle manifestazioni per la Palestina.

contro la guerra totale

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In questa puntata di Ponteradio trasmessa dagli studi di Radio Black Out, prendendo spunto dalle riflessioni del bollettino antimilitarista di nuova pubblicazione “Disfare, per la lotta contro il mondo guerra”, proviamo a mostrare diverse angolatura di una guerra che è “ibrida, totale, asimmetrica, civile” (dall’editoriale di “Disfare”, disponibile qui). E a illuminare di conseguenza diverse angolature dell’opposizione ad essa.

Attraverso diversi contributi curati dalle trasmissioni Happy Hour, Bellocomeunaprigionechebrucia, Bastioni di Orione, Quelcherestadellanotte, Radio Bizzarre, andiamo a parlare di riarmo e automotive, a partire dalla storia di Torino e della FIAT, di scuola e educazione alla guerra, IA e ruolo della tecnica.

Dato che “il campo di battaglia è ovunque” e “la guerra parte da qui”, sentiremo anche quello che si sta muovendo nel Nord Italia contro la produzione e la logistica bellica, con riferimento alle mobilitazioni contro il traffico d’armi nel porto di Genova (1'28'') e al presidio lanciato per il 24 aprile davanti allo stabilimento della Collins Aerospace a Luserna San Giovanni (TO) (2'06'').

Saharawi

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Nel ponte radio di oggi abbiamo parlato del popolo saharawi, assieme a Nadia (Rete Nazionale Saharawi), Simone (Città Visibili) e Nino (Palestra Popolare Sanpietrino, Firenze). Con contributi audio, racconti e approfondimenti su vari temi, abbiamo cercato di dare un primo sguardo alla storia, all'attualità e alle prospettive del popolo saharawi, e anche alla rete solidaristica con la sua lotta per l'autodeterminazione.

La Guerra è una lunga storia

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In questa puntata abbiamo dato spazio a quattro trasmissioni che animano la regia di Radio Neanderthal:
1) Non siamo razzisti sono loro che sono neomelodici: La guerra a Napoli non è mai finita
2) Full Time Blues: Geopolitica del Mediterraneo nel V secolo A.C.
3) La Ghigliottina: La Nato come occupazione coloniale
4) Lo stato ammala: Finchè esisteranno gli stati le guerre sono inevitabili, e noi saremo sempre disertori