Puntata collettiva, numero 20 della stagione 2021-22, parliamo dei rincari speculativi di utenze elettriche e fornitura gas, di come non siano affatto connessi alla situazione di conflitto bellico in Ucraina e della situazione del mercato mondiale dei combustibili.
Qual'è la situazione rispetto alla produzione e al consumo di energia nel mondo? Come entra in relazione con la guerra in Ucraina? Quali scenari possiamo intravedere all'orizzonte? Ne parliamo con Demostenes Floros, per il ciclo Libera Scienza in Libero Stato. Puntata tutta da ascoltare per sfatare miti e comprendere a fondo il perché degli aumenti sul costo dell'energia in Europa. In questi giorni di guerra il gas viene venduto regolarmente dalla Russia all'Europa, anzi nei primi quattro giorni di guerra è raddoppiata la sua fornitura. Del resto il gasdotto attraverso il quale vengono erogate le forniture per l'Europa passa in Ucraina. Gli acquisti di gas russo da parte dell'Asia e in particolare dalla Cina, sono imponenti e sono dati in aumento del 100% al 2050. Al contrario l'Europa ha un consumo stabile e non può in nessun modo sostituire il gas russo nel proprio approvvigionamento di energia. Non stiamo parlando dei prossimi mesi, ma dei prossimi anni e decenni.
L'Europa cresce nei consumi ma non nei consumi energetici. Come è possibile? Delocalizzando la produzione. In questo modo risulta inquinare molto meno di quanto effettivamente faccia. Il tema dei consumi è al centro del dibattito energetico e lo è anche e, anzi, soprattutto in tempo di guerra.
Puntata speciale collettiva: la fissione nucleare nel contesto della falsa transizione ecologica.
"Un ossimoro si aggira per l’Europa: è l’ambientalismo capitalista", convegno sul ruolo dell’energia a fissione nucleare nella falsa transizione ecologica dell’Unione Europea e Cingolani
Puntata 13 di Entropia Massima, terza del ciclo Estrattivismo dei dati, parliamo di quanto inquinda il digitale. L’industria digitale mondiale consuma acqua, materiali ed energia, pari al triplo dell’impronta ecologica di Francia o Regno Unito. Consuma il 10% dell’energia elettrica mondiale ed emette il 4% della CO2 globale, quasi il doppio dell’aviazione civile.
Il suo ritmo di crescita è impressionante: in pochi anni raddoppierà il consumo e di conseguenza le emissioni. Inoltre la principale fonte di energia per produrre elettricità è tuttora il carbone. Le tecnologie digitali possono migliorare l’esistenza umana: allungare l’aspettativa di vita, esplorare il cosmo, universalizzare l’accesso all’istruzione e alla conoscenza, predire le prossime pandemie, favorire iniziative e attività a tutela dell’ambiente e per limitare il cambiamento climatico. Sviluppata come è sviluppata oggi, però, ci proietta oltre i limiti fisici e biologici del nostro pianeta. Avremmo bisogno di comunità decentrate e federate che gestiscono le reti, creano i servizi sulla base dei bisogni reali, riusano hardware, ottimizzano gli sprechi, creano e gestiscono beni comuni digitali.
Quarta puntata del ciclo Libera Scienza in Libero Stato. Parliamo del nuovo acceleratore di particelle di Grenoble, che genera rX ad alta energia. Titolo della puntata: "La sorgente estremamente brillante".
Seconda puntata del ciclo Libera Scienza in Libero Stato dedicata alla transizione energetica, elemento centrale nelle azioni di contrasto del riscaldamento globale.
Tre giorni di iniziative, previsti il 28, 29, 30 aprile al cinema occupato Volturno, dedicati alle lotte delle popolazioni latino americane contro le centrali idroelettriche progettate dall'Enel.
Sabato 23 aprile un corteo partirà da piazza della Rocca a Caorso (già sito nucleare negli '80) per ribadire il NO della popolazione locale al rilancio dell'atomo in Italia e chiedere la fine del ciclo apertosi nel 1981, laddove è ancora in corso lo smaltimento di tutte le scorie. Prevista la partecipazione da altre città, dei pullman partiranno anche da Roma.
Nella seconda corrispondenza, un contributo d'analisi sull'apparente dietrofront governativo preannunciato nella giornata di ieri.