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Francia

Un punto sul movimento dei gilet gialli

Data di trasmissione
Durata 19m 24s

il movimento dei gilet gialli continua a riempire le strade di tutta la francia ogni sabato, nella giornata di mobilitazione decretata dal movimento come anniversario dei 3 mesi dalla nascita. Cortei da Parigi alle città più piccole, per un movimento che continua nonostante i tentativi repressivi molto forti, con violenza della polizia in piazza e tantissimi arresti. Proprio in questa settimana si sono tenuti i processi processi per due figure simbolo del movimento come il pugile di Massy e Eric Drouet, uno dei portavoce del movimento. Macron continua con le sue consultazioni a tentare di mostrarsi interessato alle questioni che agita il movimento, ma l'unico risultato da parte della politica per ora è la cosiddetta leggi anti casseur e l'aumento dei salari per la polizia. Per il 16 Marzo si sta preparando una grande mobilitazione, in concomitanza con il termine delle consultazioni indette da Macron. Da segnalare la contestazione al filosofo sionista Finkielkraut, raccontata dai media nostrani come un attacco antisemita come accade sempre quando si contestano sostenitori dello stato di Israele.

Prosegue il movimento dei Gilet Jaunes

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Durata 22m 11s

Un altro Sabato di cortei e blocchi in tutta la Francia. Siamo al 9o di seguito, con numeri anche maggiori a quello precedente. Ma come è stato dalla nascita di questo movimento la provincia è protagonista delle giornate di mobilitazione in maniera più forte delle grandi città come Parigi, storicamente unici centri nevralgici dei movimenti di protesta in Francia, come fu qualche anno fa con l'opposizione alla Loi Travail. Insieme alla crescita del movimento, cresce anche la violenza delle forze dell'ordine in piazza, che d'altro canto sono in seria difficoltà. Centinaia ormai gli arresti, non si contano i feriti, mentre i morti dall'inizio del movimento sono 12. Un elemento che ha unito le piazze di questo Sabato è stata la solidarietà al pugile che il Sabato precedente è stato arrestato dopo aver picchiato un poliziotto, ripreso in un video che è diventato virale in rete. Il presidente Macron ha lanciato un suo appello lanciato domenica sera attraverso in una "lettera aperta ai francesi", tenta di calmare le proteste dei gilet gialli. Dopo aver precisato che non si tratta "né di un'elezione né di un referendum" Macron ha posto nella lettera 35 domande ai cittadini francesi che riguardano la democrazia, l’ambiente, la questione dei migranti e la tassazione . Tra le domande più significative ci sono quelle in cui si chiede quali tasse dovrebbero essere abbassate per prime, quali servizi pubblici sono troppo costosi e dovrebbero essere eliminati, quali proposte concrete faciliterebbero la transizione verso un'economia più sostenibile e se ci dovrebbero essere più referendum. Ma per ora questi tentativi non sembrano però far vacillare il movimento, che prosegue da settimane andando ad attaccare in particolari i flussi economici delle grandi imprese, con blocchi stradali e di interi stabilimenti industriali, oltre alle più note giornate di manifestazione che si ripetono ogni sabato. Ne parliamo con una compagna di Parigi.

VIII atto: prosegue il movimento dei gilet jaunes

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L'VIII atto dei gilet jaunes Sabato scorso ha di nuovo visto migliaia di persone in tutta la Francia impegnate in manifestazioni, blocchi e scontri con la polizia. Nonostante le promesse di Macron il movimento continua a scendere regolarmente in piazza ogni Sabato, mentre durante la settimana si susseguono assemblee, blocchi e occupazioni. Ne parliamo insieme ad un compagno francese che vive nella zona di Nantes, anch'essa protagonista delle proteste.

Altro sabato di manifestazioni a Parigi

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Durata 9m 31s

Anche Parigi si prepara a scendere in piazza nella giornata di sabato 8 ottobre, ci si aspetta una grandissima  manifestazione nonostante i proclami del governo che parla addirittura di tentativi di colpo di stato e le operazioni di polizia, particolarmente pesanti soprattutto nei confronti delle mobilitazioni studentesche.

Da Parigi, uno dei nostri corrispondenti ci racconta l'atmosfera alla vigilia delle manifestazioni del fine settimana.

Sui gilet gialli e il colonialismo francese

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Durata 37m 30s

Le mobilitazioni dei "gilet gialli" hanno bloccato la Francia nell'ultimo mese protestando contro l'aumento delle imposte sulla benzina.

Ne parliamo con il protagonista di un video che ha avuto grande diffusione in questi giorni e che denuncia come il prezzo del carburante (e di tutte le risorse) sia in effetti estremamente basso in Europa, grazie allo sfruttamento del continente africano. Sfruttamento tenuto in piedi con neocolonialismo e politica militare aggressiva.