India: la pandemia deforesta
Durante il lockdown il governo indiano ha continuato a deforestizzare la giungla e a creare ancora più povertà tra chi vive in quel territorio.
Ne discutiamo con una compagna
Durante il lockdown il governo indiano ha continuato a deforestizzare la giungla e a creare ancora più povertà tra chi vive in quel territorio.
Ne discutiamo con una compagna
Dal 26 novembre il settore agricolo indiano è in sciopero. Contadini/e e piccoli proprietari terrieri si sono riappropriati dello spazio pubblico per ottenere l’eliminazione delle nuove leggi approvate dal Governo indiano guidato da Narendra Modi nel mese di settembre che aboliscono il prezzo minimo garantito e aprono la strada agli investitori privati. Sciopero che sta avvenendo nel contesto della devastazione causata dalla pandemia di coronavirus che in India ha registrato più di 9,2 milioni di persone infettate, il secondo conteggio più alto del mondo. Dall’inizio della pandemia, secondo i dati ufficiali, sono morte quasi 135.000 persone. È probabile che i numeri siano molto più alti. A questo si aggiungono i milioni di persone che hanno perso il reddito e che ora devono affrontare una maggiore povertà e fame. Ne parliamo con Francesca De Benedetti giornalista di Domani.
Il governo indiano nel 2019 ha annunciato la revoca dell'autonomia costituzionale dello stato del Kashmir, l'unico a maggioranza musulmana e rivendicato dal Pakistan. Una decisione, quella del governo nazionalista di Narendra Modi, potenzialmente esplosiva per questa travagliata regione dell'Himalaya in preda a una insurrezione separatista.
In piena pandemia, il governo Modi ha introdotto una nuova legge sul domicilio in Kashmir che apre la strada a vere e proprie politiche coloniali di invasione demografica. Sullo sfondo migliaia di morti per Covid-19.
Ne parliamo con Silvia, ascoltatrice di questa radio, che ha viaggiato per lungo tempo nella regione.
Mobilitazioni in India in risposta all'attacco al campus universitario JNU a Delhi, e alle politiche nazionaliste Hindu del governo Modi
Con il giornalista Matteo Miavaldi facciamo un aggiornamento dal Kashmir a cui da poco l'India ha tolto l'autonomia, entrando così in collisione con il Pakistan. Inoltre con il nuovo Presidente Modi da tempo l'India ha dichiarato guerra ai musulmani.
dove si trova il centro del mondo?
già ancor prima dell'epoca di mikołaj kopernik, il centro dell’universo si è continuamente spostato verso l'altrove.
analoga evoluzione dinamica è toccata al centro del "mondo".
in termini strettamente geometrici è certamente impossibile individuare un "punto focale" sulla superficie di una sfera, per quanto essa sia "schiacciata" ai poli. altresì appare difficile, per le società degli uomini, accettare l'idea di essere in periferia, la periferia.
nel linguaggio ritmico dei suoni, quel che abitualmente chiamiamo musica, si è più disposti ad accettare l'eco di un altrove lontano, se ne resta affascinati, si riproduce l'insolito.
è nella ricerca di questa esotica, remota, dislocazione, andiamo ad esplorare, nello straniante intercedere della playlist proposta, codesta insolita rotta.
Domenica 4 settembre 2016 il Vaticano ha ultimato il processo di santificazione di Madre Teresa di Calcutta. All'evento, inserito nella cornice del Giubileo in corso a Roma, gli organi d'informazione hanno dato grandissimo risalto.
Ma chi fu davvero la suora albanese che operò in India?
Ne parliamo con Franco Fracassi, giornalista e documentarista, che ha tracciato un profilo di Teresa di Calcutta in un articolo per Popoff Quotidiano (consultabile qui).
Come ci spiega Fracassi, Madre Teresa di Calcutta è l'icona più famosa al mondo e produce business di miliardi di euro. Ma le ombre sul suo lavoro sono tante e gravi...
Intrvista con Matteo Miavaldi di Chinafiles sulla questione dei marò in India.