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Genocidio a Gaza: silenzi, censure e prese di parola

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Da quando è iniziato il bombardamento israeliano sulla Striscia di Gaza, in Italia, abbiamo assistito a informazione distorta e embedded, criminalizzazione del dissenso, forme latenti di censura e molti silenzi, mancate prese di parola da parte del mondo della cultura e dello spettacolo e dalla categoria degli/delle intellettuali di cui è in discussione addirittura l'esistenza. Negli ultimi giorni, Sanremo e la Rai sono stati messi in discussione per l'atteggiamento censorio.

Ne parliamo con in studio la sceneggiatrice Francesca Manieri e interventi di Silvia Ballestra, scrittrice, Michela Occhipinti, regista, documentarista, Chiara Bersani, performer e attivista, Ilenia Caleo, performer, ricercatrice e attivista di Campo Innocente.

Napoli: manifestazione sotto la Rai per la (dis)informazione su Gaza

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Durata 16m 25s

Ieri, 13 febbraio, manifestazione sotto la sede Rai, a Napoli di via Marconi, Fuorigrotta:

La RAI “pagata con i soldi pubblici” solidale con il governo sionista e nazista di Netanyahu? Che censura chi solo accenna a ricordare che sono morti oltre 30.000 palestinesi, ospedali bombardati, migliaia di bambini morti, genocidio riproduttivo contro le 50.000 donne che in questo periodo dovevano portare a termine la loro gravidanza e chi si azzarda a ricordare che non è partito tutto il 7 Ottobre ma la storia è lunga un bel pò?

Intervento a suon di Manganelli della polizia, rifiutato il confronto da parte dei giornalisti e delle giornaliste in sede, il racconto di una compagna

La RAI abbandona le onde medie

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Durata 31m 58s

La RAI ha annunciato qualche giorno fa la fine delle proprie trasmissioni in onde medie, quelle cosiddette in AM. Cosa significa questa decisione per il futuro della radiofonia nel nostro paese' E che relazione c'è, o ci può essere, con il lento avvento del digitale terrestre anche a livello radiofonico?  Lo abbiamo chiesto a Boyska, redattore della trasmissione che radio onda rossa dedica alle questioni relative alle nuove tecnologie.

#cambieRAI: presidio sotto la RAI contro linguaggio razzista, sessista e omotransfobico in TV

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Durata 6m 33s

La Rai, come altre emittenti, continua a permettere l’utilizzo di un linguaggio razzista, omolesbobitransfobico, sessista, abilista e l'utilizzo del blackface come spettacolo di intrattenimento, veicolando una rappresentazione spesso grottesca della società attuale. L'informazione prodotta non racconta della società in cui viviamo e di cui siamo parte. Al contrario, propone troppo spesso modelli razzisti, sessisti, etnocentrici, cattocentrici ed eteronormati, costruendo un grottesco e fittizio palcoscenico della realtà.
Per queste ragioni nel pomeriggio di giovedì 8 aprile differenti realtà hanno organizzato un sit-in davanti alle sedi Rai (per Roma presidio alle 17.30 in Viale Mazzini). Ne parliamo con un compagno di Black Lives Matter Roma.

1977-1981 il femminismo in TV

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Riproponiamo diversi audio della trasmissione Si dice donna andata in onda sul canale 2 della RAI dal 1977 al 1981

Non una di meno sotto la RAI

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Durata 3m 36s

Mercoledì 22 marzo, a partire dalle ore 14,00, il coordinamento "Non una di meno" indice una manifestazione sotto la sede della RAI di Roma, in viale Mazzini, per protestare contro i contenuti espressi nel corso della trasmissione pomeridiana condotta da Paola Perego e chiamare ad un ragionamento sul ruolo della donna nel mondo dei media

Rai: intervista a Carlo Freccero

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Durata 37m 1s

Abbiamo chiamato Carlo Freccero, membro del Consiglio d'Amministrazione RAI, per parlare delle trasformazioni della televisione pubblica.

 

Quali sono le prospettive della "riforma della Rai"? Cosa significano le nuove nomine della Rai?

Quale è lo stato dell'informazione pubblica oggi in Italia?

 

Carlo Freccero è tra i migliori conoscitori del piccolo schermo e dunque ne è uscita una conversazione lucida e costruttiva sul ruolo della Rai.

 

Durata: 37 minuti.