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La retorica del tempo perso

Data di trasmissione

Nella prima parte della trasmissione parliamo con Giovanni Carosotti, autore di recenti contributi su Roars a proposito della proposta dell'associazione Condorcet, avallata dalla Fondazione Agnelli, di tenere aperte le scuole per tutta l'estate per "recuperare" il "tempo perso" con la Dad. La discussione si allarga al paradigma di scuola neoliberista da tempo portato avanti da questi soggetti anche come forma di disciplinamento di docenti e studenti.

A seguire una corrispondenza con Mario Sanguinetti dell'Esecutivo Cobas Scuola sul tema della riapertura delle scuole superiori a partire dal documento dell'Esecutivo stesso su questo argomento.

Infine si parla della mobilitazione studentesca sempre in merito alla riapertura delle scuole superiori per la quale ieri, 11 gennaio, molti/e studenti hanno scioperato e manifestato davanti al Ministero e alla prefettura.

Scuola: coordinarsi e mobilitarsi

Data di trasmissione
Durata 1h 3m 6s

Nella trasmissione di oggi ospitiamo ancora due interventi, una genitrice e una studente liceale, che ragionano sulla situazione dopo 3 mesi di scuola a distanza: obiettivo condiviso il pieno rientro a scuola a settembre, per tutte e tutti.

Qui l'appello dei e delle docenti a cui si fa riferimento:

https://www.change.org/p/segreteria-azzolina-istruzione-it-iotornoascuo…

Nella seconda parte, dopo il resoconto delle prime azioni collettive (manifestazioni nelle piazze di alcune città e un’assemblea di Nudm), interviene Renalta Puleo, che lancia il collettivo Ninand@, per costruire una mobilitazione dal basso: un piano che dopo l’ampia riflessione fissi punti comuni e obiettivi concreti su cui convergere, coordinarsi e mobilitarsi.

Qui potete trovare la registrazione dell'assemblea sulla scuola di Non una di meno:

https://www.facebook.com/nonunadimenoroma/videos/858457484642263/

La Scuola dal basso: prendere parola e agire

Data di trasmissione
Durata 54m 1s

Dopo la seconda assemblea radiofonica sulla scuola di domenica scorsa, di cui si traccia una sintesi, oggi parliamo della costruzione dal basso di forme di lotta con l’intervento di una lavoratrice Ata che riflette sul percorso del Coordinamento Cittadino Sanità, auspicando l’avvio concreto di uno analogo anche per la scuola pubblica.
Nella seconda parte presentiamo l’intervento di un esponente della rete Bessa, che ha partecipato a una “Ricerca sociale in emergenza”, un progetto di inchiesta pubblica e collettiva, composto da singoli ricercatori e ricercatrici provenienti da diversi ambiti disciplinari, che prova a costruire una riflessione ampia e condivisa anche nel settore istruzione: Un'inchiesta sulla scuola e i suoi cambiamenti al tempo del Covid-19.

Ai seguenti link trovate la presentazione della ricerca e il questionario che, tutte le persone che lavorano nel settore dell'istruzione, sono invitate a compilare:

https://ricercasocialeinemergenza.wordpress.com/istruzione/

https://retebessa.noblogs.org/

Questa casa non è una scuola

Data di trasmissione
Durata 2h 1m 15s

Assemblea radiofonica sulla scuola ai tempi della pandemia.
Intervengono insegnanti di ogni ordine, genitrici e genitori, educatrici e educatori, precari e fissi, studenti, sui provvedimenti ministeriali inerenti la scuola e sulla realizzazione della cosiddetta «didattica a distanza», la «Dad», che tanti problemi sta portando con sè: la scuola diventa social, la didattica si trasforma in tutorial ma le questioni rimangono irrisolte: digital divide, esclusione, classismo, salute, adozione piattaforme proprietarie, ecc. Altro che didattica, altro che formidabile opportunità. Molti spunti, alcune proposte. Il confronto continua.

Avere diciotto anni

Data di trasmissione
Durata 55m 46s

Abbiamo invitato in studio alcuni studenti per farci raccontare le loro esperienze riguardo la scuola, il mondo del lavoro, la politica e le aspettative verso il futuro di chi oggi ha diciotto anni.

Questo è quello che ne è uscito

Valutare senza INVALSI si può!

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Presentazione del volume "Valutare senza INVALSI si può! Muri a secco e colate di cemento" (edizioni Anicia) di Renata Puleo con l'autrice in studio.

Da oltre dieci anni, l'INVALSI, somministra prove standardizzate censuarie a tutta la platea scolastica, oggi, con un interesse particolare per la prima infanzia, nell’ottica della precoce validazione delle competenze.

Nella discussione viene svelata l'ideologia sottesa a queste prove sbandierate come neutre e oggettive, analizzata l'inadeguatezza dei test nel valutare, posti esempi delle prove Invalsi che propongono in modo sotterraneo una visione acritica della società e ispirano docilità e obbedienza.

Nell'ultima parte si riflette sul fatto che dai cinque anni in poi per tutta la vita attiva, secondo l'ideologia del long life learning, le persone sarebbero tracciate nei loro comportamenti e nelle loro idee, anzi il destino di ciascuno sarebbe determinato e previsto fin dalla prima infanzia.

Si possono trovare altri spunti nel blog:

https://genitoreattivo.wordpress.com/