Approfondimento sulle ultime ore in Turchia e del cosidetto colpo di stato fallito che si sarebbe consumato nella notte tra venerdi e sabato. Rassegna stampa e corrispondenze con Alberto Negri de Il sole 24ore, uikionlus, infoturchia. In conclusione una corrispondenza con la Val di Susa in occasione della due giornate di lotta contro il cantiere del Tav.
Al telefono con Elena Mazzoni della campagna Stop TTIP:
un approfondimento su cos'è il trattato di liberalizzazione del commercio tra UE e USA, quali i rischi connessi,
un aggiornamento sul procedere dell'accordo,
un quadro delle mobilitazioni per fermarlo e il lancio della manifestazione di sabato 7 maggio a Roma: partenza alle 14, 30 da piazza della Repubblica, conclusioni in piazza San Giovanni.
Nel 1965, con la complicità degli USA, il dittatore indonesiano Suharto sterminò un milione di comunisti/e o presunti tali. A cinquant'anni da quella sanguinosa repressione ricordiamo le vicende politiche, il ruolo degli Stati Uniti e rendiamo omaggio ai compagni e alle compagne assasinati/e.
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Nella foto: congresso del Partito Comunista Indonesiano svoltosi nel 1925.
Il giorno 8 settembre l'Europarlamento definisce l'acqua diritto umano e invita la Commissione Europea a sottrarre i servizi idrici dal TTIP, trattato di libero commercio che UE e USA stanno negoziando. Una vittoria, sebbene tutta formale. ne parliamo con Elena Mazzoni del Comitato Stop TTIP Italia
Corrispondenza con Baltimora, dove sono in corso le proteste a seguito dell'ennesima uccisione, da parte della Polizia, di un ragazzo afroamericano, Freddie Gray.
Lo scorso 11 ottobre si è svolta la giornata di mobilitazione europea contro il TTIP, (Transatlantic Trade and Investiment Partnership, il partenariato transatlantico sugli scambi e sugli investimenti tra Usa e Ue), che ha visto diverse mobilitazioni in varie città, d'Italia e d'Europa per bloccare una serie di accordi e negoziati, che si stanno svolgendo in maniera segreta e poco chiara e nel solo interesse delle grandi multinazionali che potranno aggirare le regole nazionali, a discapito dell'interesse e della salute dei cittadini.
Ne parliamo con una compagna che ha partecipato alle iniziative di Torino, che si sono svolte lo scorso sabato.
Una prima riflessione sull'accordo TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership), ovvero il trattato di libero scambio tra USA e UE che, al riparo dall'attenzione mediatica, è in discussione dalla scorsa esate.
Il presidente della Regione Sicilia ritira la revoca per la realizzazione del Muos, Mobile user objective system. Ne parliamo con un compagno dei Comitati NO MUOS, facendo il punto sulle prospettive della lotta.
Da New York intervista a Malik Rahsaan uno dei fondatori, insieme a Ife e PreachPeace, di Occupythe Hood, un'esperienza cresciuta all'interno e in alternativa a Occupy Wall Street.
il movimento Occupy Wall Street, scacciato violentemente dalla polizia da Zuccotti Park di Manhattan, è molto eterogeneo al suo interno ma tuttora prevalentemente "bianco", sia nella sua composizione che nelle prospettive. In queste settimane di riorganizzazione e dibattiti fuori e dentro il movimento, ho chiesto il parere di Malik Rahsaan su Occupy Wall Street e di condividere con noi le sue ragioni per avere organizzato il gruppo alternativo Occupy the Hood, insieme a Ife e Preach Peace e a molti e molte altre. I temi che prevalentemente pongono sul tappeto sono oltre a una critica molto radicale al sistema, un'attenzione particolare ai temi del carcere e della repressione da cui la comunità afro americana è particolarmente colpita. Inoltre vogliono portare avanti i temi della prigionia politica (Abu Jamal e non solo) dei militanti dei "movimento di liberazione".
Informazioni relative all'iniziativa "Film the police: big brother in reverse" (filmiamo la polizia: il grande fratello all'inverso) si possono trovare a
In quattro anni, tante cose sono successe: le grandi manifestazioni e le assemblee cariche di parole e narrazioni; le azioni creative e l’arroganza del governo; le elezioni, la consultazione autogestita, i gazebo, e i volantinaggi. La nostra città è stata attraversata da una pluralità di voci che hanno raccontato dignità, democrazia, difesa della terra, voglia di partecipazione. Il cantiere è stato aperto, eppure il progetto non è quello originario; in costruzione, infatti, non è più l’installazione modello delle rinnovate forze armate statunitensi, ma solo una parte di quanto i militari nordamericani avrebbero voluto realizzare: niente pista, niente eliporto, niente strumenti di mobilità per garantire al pugno di ferro dell’armata a stelle e strisce la possibilità di raggiungere in un batter d’occhio ogni teatro di guerra. E’ il Parco della Pace, voluto dalla mobilitazione vicentina, che ha tolto questo spazio alle mani dei militari. Ma, dopo l’annuncio della sdemanializzazione, nessun atto concreto è stato fatto; e se qualcuno ha riempito la città di manifesti per dire che “contano i fatti”, poco cambia: lo stesso Cipe, l’autorità nazionale che stanzia i fondi per le opere pubbliche, non ha ancora annullato la delibera con la quale finanziava la ricostruzione della pista aereoportuale. DOMENICA 16 GENNAIO ore 18.30 FIACCOLATA partenza da Piazza Castello