Con un compagno del collettivo antipsichiatrico parliamo di carcere e psichiatria a partire dall'iniziativa prevista per questo pomeriggio 14 gennaio alle ore 17.30a Pisa c/o Spazio Antagonista NEWROZ in via Garibaldi 72. Quella della salute mentale sicuramente costituisce una delle questioni di maggior rilevanza, anche in termini di complessità, che interessano il mondo carcerario, ll carcere è nella sua essenza terreno fertile per l’insorgere di patologie psicologiche e psichiatriche anche durante tutta la fase detentiva e nella fase prossima alla scarcerazione.
Al telefono con un compagno dell'ex caserma di Bari, ripercorriamo la storia di Lina, una donna di 76 anni conosciuta al Csoa Ex Caserma di Bari che frequentava, che si trova oggi in carcere a seguito della revoca degli arresti domiciliari. Dopo l'arresto Lina ha smesso di mangiare ed è stata ricoverata in ospedale, ma ad oggi nesssuno semba trovare una misura alternativa al carcere o un luogo che la possa ospitare in attesa del processo che iniziera lunedì. L'appello è a partecioare al presidio che si terrà sotto al tribunale lunedì 16 e, a seguire la sua vicenda sulle pagine dell'ex caserma rossani occupata.
Un'oa e mezza di telefonate e messaggi ritrasmessi davanti al carcere di Bancali, Sassari per sostenere Alfredo Cospito in sciopero della fame dal 20 ottobre e la battaglia contro il 41bis e l'ergastolo ostativo.
Il 31 dicembre è stata una giornata di lotta nella città di Roma. Cominciata la mattina fuori le mura del carcere di Rebibbia e continuata il pomeriggio in vicolo della moretta in solidarietà alla lotta di Alfredo Cospito. E' stata una giornata nel suo complesso difficile ma quanto mai necessaria, per ribadire che chi lotta non sarà mai solo/a, perchè di carcere non si muoia nè si viva.
Il 2023 si apre con un presidio a Bancali per far sentire la propria vicinanza ad Alfredo, in sciopero della fame da 74 giorni e a tutti/e i/le detenuti/e.
Dalle 16 a Roma si è svolto un presidio davanti alla Divisione nazionale dell'antiterrorismo e antimafia in solidarietà ad Alfredo Cospito al 73esimo gionro di sciopero della fame
Il Tribunale di Sorveglianza rigetta il reclamo di Alfredo Cospito sul 41 bis, delle motivazioni della sentenza e delle prospettive future ne parliamo con l'Avvocato di Alfredo Cospito, che ricordiamo è ad oggi a 62 giorni di sciopero della fame.
Con gli avvocati Eugenio Losco e Flavio Rossi Albertini ripercorriamo le vicissitudini di due storie: quella di Vincenzo Vecchi condannato per devastazione e saccheggio a più di 10 anni di carcere per i fatti del G8 di Genova e di cui l'Italia sta chiedendo l'estrazione europea dalla Francia e quella di Alfredo Cospito costretto al carcere del 41bis. In entrambi i casi le pene per aver danneggiato cose e mai persone risultano essere solo politiche e non giudiziarie, poichè oggettivamente spropositate per i fatti contestati.
La trasmisisone è stata registrata alla Snia Viscosa da dove abbiamo presentato la nuova scarceranda, l'agenda contro il carcere giorno dopo giorno
Oggi, Lunedì 5 Dicembre, la corte d'appello di Torino rimanda nuovamente alla consulta il pronunciamento sull'accusa di strage politica per Alfredo Cospito e Anna Beniamino, all'interno dell'inchiesta Scripta Manent.
La sentenza era attesa per oggi.
Nello spazio redazionale parliamo di 41 bis e ergastolo ostativo, a cui Alfredo è sottoposto e contro cui sta lottando con lo sciopero della fame, insieme a Patrizio Gonnella, presidente dell'Associazione Antigone, associazione “per i diritti e le garanzie nel sistema penale”.
Nella seconda corrispondenza potete ascoltare un estratto della registrazione fatta in aula delle parole di Alfredo Cospito, di fatto le uniche parole che ci arrivano da Alfredo da quando è detenuto nel carcere di Bancali.
Infine una terza corrispondenza con l’avvocato Flavio Rossi Albertini sulla decisione della corte d’assise d’appello di Torino di rinviare alla Corte costituzionale la decisione sulla possibilità di concedere le attenuanti ad Alfredo Cospito e Anna Beniamino, per i quali il procuratore generale di Torino aveva chiesto rispettivamente l’ergastolo ostativo e 27 anni di carcere per strage politica.