Con una compagna che ha passato diversi mesi sull'isola, raccontiamo il contesto di repressione nei confronti delle persone migranti e il peggioramento della situazione da quando l'Europa ha stipulato l'accordo con la Turchia.
Si è concluso il processo per direttissima a Busto Arsizio (VA):
i 3 compagni che ieri erano saliti sulla torretta dell'aeroporto
Milano-Malpensa sono stati rilasciati, ma verranno processati
per interruzione di pubblico servizio il 13 settembre.
Radio Ghettoè la radio del Gran Ghetto di Rignano Garganico, in provincia di Foggia. Dal 2012 rappresenta un'esperienza di comunicazione partecipata che tenta di dar voce alle campagne pugliesi.
Una compagna ci racconta dal Gran Ghetto in che cosa consiste il progetto.
Durante le trasmissioni radio interamente curate dai braccianti africani che vivono e lavorano al Gran Ghetto di Rignano Garganico si discute delle condizioni di vita e di impiego nelle campagne, si ascoltano musica e radio-giornali, si condividono le problematiche relative al proprio personale percorso migratorio e alla vita quotidiana in Italia, si organizzano contest per i rapper e i cantanti che vivono al Ghetto.
Radio Ghetto è diventata così nel corso di questi suoi anni di attività uno spazio libero in cui dibattere e rilassarsi, scherzare, arrabbiarsi e immaginare alternative possibili [dal sito radioghettovocilibere.wordpress.com).
Corrispondenza con una lavoratrice di Campagne in Lotta durante la manifestazione di stamattina che si è tenuta nei dintorni di Foggia.
Lavoratori e lavoratrici del settore agro-alimentare hanno bloccato una delle più note multinazionali di pomodori. Alla protesta hanno dato la loro solidarietà diversi camionisti.
Secondo quanto riportato dall'agenzia ANSA, il volo di deportazione previsto nella giornata di oggi da Malpensa sarebbe invece in partenza dall'aeroporto di Torino-Caselle.
A Roma, un gruppo di attiviste e attivisti manifesta in questo momento sotto l'OIM, organizzazione che ha facilitato negli anni la conclusione di accordi per la gestione dei flussi migratori con i paesi di provenienza.
Dopo la firma degli accordi con il governo sudanese del 5 agosto scorso e la definizione del cd Migration Compact insieme a Germania e Francia, l'Italia si appresta a rendere efficaci gli accordi presi e nella giornata di ieri 40 richiedenti asilo sono stati portati da Ventimiglia a Malpensa, dove un volo dovrebbe partire in queste ore alla volta di Khartoum, facendo tappa in Egitto.
Una corrispondenza con un compagno, a Malpensa, dove è stato esposto uno striscione contro le deportazioni e il commento di Fulvio Vassallo Paeologo, avvocato esperto in diritto delle migrazioni.
Nella città ligure, al confine con la Francia, resta ancora estremamente precaria la situazione di oltre 500 migranti, dislocati tra il campo governativo della CRI (Croce Rossa Italiana) e i locali di una parrocchia locale.
Ventimiglia è città militarizzata; un'infame ordinanza comunale vieta a chiunque di somministrare pasti ai migranti. Solo il campo della Croce Rossa, volutamente posto ai margini della cittadina, è autorizzato ad ospitare ragazze e ragazzi oltreché dar loro cibo.
I/le solidali di Progetto20k hanno deciso di sfidare e violare tale ordinanza praticando così una "solidarietà clandestina".
Ascolta gli aggiornamenti da Ventimiglia con una solidale di Progetto20k.
Nella seconda corrispondenza una compagna NoBorders 20miglia ci parla della scure repressiva che si è abbattuta sui solidali, già dall'anno scorso. Misure amministrative come fogli di via, denunce, cariche e intimidazioni sono le risposte dello Stato ai tentativi di solidarietà militante e attiva dei singoli con i migranti.
Cosa sta succedendo a Como, al confine italo-svizzero?
Almeno 500 migranti sono ammassati alla stazione FS di Como San Giovanni. Molti di loro cercano di varcare il confine ma la Svizzera ha chiuso la frontiera e dnque i migranti vengono respinti e per loro sono pronte nuove deportazioni (destinazione Taranto). Diversa la composizione etnica dei migranti: uomini, donne e minori da Nigeria, Senegal, Etiopia, Somalia, Ghana, addirittura un ragazzo palestinese.
Andrea Cegna, redattore di Radio Onda d'Urto e collaboratore de "il manifesto" (qui i suoi contributi sul tema), ci fa un quadro e una sintesi delle giornate precedenti nella città, tra tensioni con la polizia e il tentativo di mobilitazione dell'associazionismo locale comasco ed elvetico.
Nella seconda corrispondenza, un solidale di Como ci dà le sue impressioni, tra tentativi di autorganizzazione dei migranti (frenati però dalla diversa composizione dei richiedenti asilo) e mobilitazione dei solidali, in una situazione comunque estremamente fluida.