Sgombero Degage: ore 17 assemblea
Alle 17 è convocata un'assemblea pubblica al 3serrande occupato all'Università la Sapienza di Roma in seguito allo sgombero avvenuto questa mattina alle 6 dell'occupazione abitativa Degage.
Alle 17 è convocata un'assemblea pubblica al 3serrande occupato all'Università la Sapienza di Roma in seguito allo sgombero avvenuto questa mattina alle 6 dell'occupazione abitativa Degage.
Continua la protesta contro il ddl scuola, oggi la fiducia al senato, corrispondenza con alcuni insegnanti che hanno improvvisato un flashmob davanti a palazzo Madama.
Alle 17 corteo dal Bocca della verità a Campo dei Fiori
Il 26 Gennaio cadeva la ricorrenza dei 4 mesi dalla sparizione dei 43 studenti della Normale Rurale di Ayotzinapa. Per quel giorno è stata fatta una chiamata alla mobilitaizone mondiale e il Messico tutto è sceso in strada. Un compagno da li ci aggiorna su quello che si è mosso e sulla situazione specifica del caso dei 43 studenti desaparecidos.
Nel giorno in cui ufficialmente Frati lascia il posto di ret5tore alla Sapienza, la contestazione di studenti e studentesse
Un compagno che vive in Chiapas ci racconta della giornata di mobilitazione di ieri in tutto il Messico per la riapparizione in vita dei 43 studenti della scuola rurale di Ayotzinapa e ci aiuta a dare una lettura di quelllo che sta accadendo in Messico con un appello agli studenti italiani in mobilitazione affinchè non dimentichino e reclamino anche loro giustizia per i loro compagni messicani.
La buona…consultazione verso il 10 Ottobre
Il capo del governo Renzi ci invita a partecipare alla consultazione elettronica sul suo piano scuola. Noi l’abbiamo letto con attenzione, con l’occhio di chi vive e lavora a scuola da anni e da anni si batte per il suo rilancio. L’occhio che ci consente quindi di vedere la realtà nascosta dietro i proclami, la continuità mascherata da finta innovazione. Raccogliamo perciò la sfida e rilanciamo, proponendo la nostra idea di scuola. Ma non virtualmente: la nostra consultazione sarà viva e dal vivo il 10 ottobre e, per prepararlo insieme, nell’assemblea-presidio che si terrà
GIOVEDÌ 25 SETTEMBRE ORE 16,30 AL MIUR
Sarà l’occasione per iniziare a dire che chi nella scuola vive e lavora, si batte per renderla un luogo più democratico, in cui ci sia una crescita condivisa e non una misera corsa alla premialità che gerarchizza i rapporti.
Che non vuole una versione aggiornata del PDL Aprea, avendo già rispedito al mittente la concezione privatistica di cui era portatore. Anzi, vuole che si ripristini quanto soppresso dalla gestione Gelmini, i cui tagli sono divenuti sistema e vengono travestiti da premi di produzione, per altro miserrimi e solo per alcuni “adatti”.
Che le assunzioni promesse siano effettive, ma per tutti i precari, non solo quelli per i quali l’Europa a guida italiana multerebbe proprio l’Italia per l’eccessivo sfruttamento di lavoro precario. Che siano su cattedre vere, non come tappabuchi, perché solo così la didattica può tornare a crescere. Che riguardino anche il personale ATA.
Che il tempo di lavoro deve essere funzionale alla qualità della didattica, come lo devono essere il numero di alunni per classe e l’età degli insegnanti, contrariamente all’ineffabile trattamento dei quota 96.
Che chi lavora possa contrattare le condizioni del proprio lavoro per ridargli una dignità che riguardi tutti, dal profilo salariale a quello giuridico.
Noi non assistiamo, non clickiamo e basta. Noi ci muoviamo attivamente con studenti e famiglie perché il buono che ancora c’è nella scuola pubblica è quello che hanno difeso e conquistato le nostre lotte e la nostra progettualità.
Assemblea delle scuole di Roma, Autoconvocati scuola, Coordinamento delle scuole di Roma, Coordinamento precari scuola, Precari uniti contro i tagli.
Oggi 11 settembre ASSEMBLEA DELLE SCUOLE DI ROMA E PROVINCIA alle ore 15.30 via Galilei 53 indetta da autoconvocati scuola Roma – coordinamento precari scuola - coordinamento scuole Roma – precari uniti contro i tagli.
Odg:
• analisi del documento “la buona scuola”
• iniziative di mobilitazione
• proposta per un grande sciopero unitario del mondo
della scuola il 10 ottobre
A Roma ci sono state 5 nuove occupazioni per dare casa a famiglie, migranti studenti e studentesse. Mentre si registra il primo caso dell'applicazione dell'articolo 5 del decreto Lupi, il quale non è altro che un pacchetto edilizio che promuove la speculazione e attacca le occupazioni per emergenza abitativa, i movimenti per il diritto all'abitare danno una chiara risposta al governo Renzi riprendendosi le palazzine sfitte.
Da stamattina quando è stato occupato lo studentato Godot in via Cesalpino 12/14 per dare casa a giovanti studenti, precari e studenti lavoratori. Si tratta di uno stabile in zona universitaria, di proprietà di una società privata, comprato e rivenduto più volte, poi sequestrato e attualmente in stato di abbandono da più di cinque anni. Immediatamente sul posto si sono presentati uomini e blindati della polizia, i quali hanno proceduto con lo sgombero, manganellando gli studenti e le studentesse presenti all'interno dell'edificio. Due giovani erano saliti sul tetto per opporsi allo sgombero.
Attualmente si ha notizia di due ragazzi arrestati, uno studente ferito e tutte le persone identificate. Le guardie stanno rimuovendo gli striscioni dal tetto, mentre per tutta la via si sentono cori e slogan in solidarietà alle occupazioni e per l'immediato rilascio degli arrestati. In un periodo di crisi, in cui la disoccupazione giovanile è al 42,3 per cento, e il governo Renzi impone ancora maggiore flessibilità e precarietà ai giovani che riescono ad affacciarsi sul mondo del lavoro, è evidente come quando si tenta di mettere in campo una soluzione ai problemi esistenti, la politica istituzionale sa solo esibire i muscoli. Gli occupanti però non si fanno intimidire e sono determinati a continuare le proprie battaglie, perciò per oggi pomeriggio è prevista un'assemblea pubblica al Lucernario alle ore 16 verso il 12 aprile perché la lotta non si arresta.
Circa 150 persone hanno occupato due palazzine in via Corti a Ponte di Nona, le quali erano abbandonate da tempo e ora sono confluite in un fondo immobiliare. Attualmente davanti agli edifici occupati ci sono digos, agenti e mezzi della polizia, ma gli occupanti sono determinati a resistere. Un presidio di solidarietà si è formato nelle vicinanze e continua a crescere. h.15.50: I carabinieri antisommossa entrano nelle palazzine occupate di Ponte di Nona. Blindati in arrivo all'occupazione di Neet Bloc. h.16.00: A Ponte di Nona la polizia sfonda il portone. Gli occupanti salgono sul tetto per resistere e opporsi allo sgombero. h.17.00: Lo sgombero a Ponte di Nona si è concluso. Davanti all'occupazione Neet Bloc la polizia che ha caricato le persone che difendevano l'occupazione. I ragazzi fermati durante lo sgombero dello studentato Godot sono invece stati rilasciati.
Alla Montagnola circa 300 nuclei familiari (più di 700 persone) hanno preso casa in un enorme stabile di uffici in via Baldassarre Castiglione. L'edificio sfitto ormai da anni, era stato occupato e poi sgomberato per essere lasciato nuovamente al degrado. A Roma ci sono 245 mila case vuote, di cui 86 mila possedute da privati o da grandi società, mentre migliaia di persone sono senza un tetto e il governo Renzi non propone soluzioni reali per risolvere questo problema, dunque l'unica soluzione è occupare gli stabili fissi.
Un'altra occupazione si trova a Torre Spaccata, dove 80 famiglie, per un totale di 300 persone tra italiani e migranti. Non appena gli abitanti sono entrati nell'edificio, si è presentato agenti della sicurezza privata, ma gli occupanti hanno rivendicato l'azione e li hanno allontanati.
h.17:00, arriva la celere anche di fronte a Neet Bloc, in via del Commercio. Gli occupanti e le occupanti riescono a ritardare l'ingresso della polizia. Intorno alle 18.00 la polizia entra, identificando i presenti.
Contro il Piano casa e Jobs Act manifestazione a Roma il 12 aprile!