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Afrin

Solidarietà con Afrin, iniziativa all'ambasciata turca a Roma

Data di trasmissione
Durata 5m 30s

Questa mattina alcune decine di attivisti della Rete Kurdistan si sono incatenati alla sede dell'ambasciata della Turchia a Roma, in protesta contro l'aggressione militare turca ad Afrin. L'intervento della polizia ha sgomberato l'iniziativa e non ha permesso lo svolgimento della conferenza stampa, che era stata convocata per mezzogiorno.

 

Dal Rojava un saluto alla compagna Hêlîn Qereçox uccisa ad Afrin

Data di trasmissione
Durata 22m 45s

Una compagna britannica da un anno nelle Ypj è stata uccisa dai bombardamenti turchi ad Afrin, una delle tante e tanti martiri che stanno lottando in Rojava per la libertà delle donne e il confederalismo democratico. Nel giorno del Newroz la ricordiamo con una compagna che si trova in Rojava.

Concentramento a Roma in solidarietà con Afrin

Data di trasmissione
Durata 9m 22s
Durata 4m 3s
Durata 14m 23s
Durata 3m 26s

Collegamento con un compagno della rete Kurdistan Roma dal presidio in solidarietà con Afrin, dopo le notizie della mattina dell'entrata dell'esercito turco nella città.

Nel secondo audio un collegamento con una compagna della Rete Kurdistan che ci aggiorna su la situazione ad Afrin.

Terzo collegamento con il presidio alla stazione Termini a Roma

Nel quarto audio un compagno della rete di solidarietà Torino Per Afrin ci dà un quadro delle iniziative di solidarietà e delle azioni in città in sostegno alle popolazioni del Rojava e della resistenza di Afrin

Nell'ultimo audio con la manifestazione di Roma ricordiamo le prossime iniziative di solidarietà e l'appuntamento per il Newroz ad Ararat

 

Roma, 17 febbraio: solidarietà con il Kurdistan e libertà per Ocalan

Data di trasmissione

Manifestazione nazionale del 17 febbraio a Roma

Fermare le bombe turche su Afrin-Rojava – Libertà per Öcalan e le/i prigionieri politici – Pace e Giustizia per il Kurdistan

Il popolo curdo sta attraversando una situazione drammatica, perseguitato in Turchia dal regime di Erdogan, che distrugge i villaggi nel Kurdistan irakeno, che muove la guerra e bombarda il Cantone di Afrin complici Russia, Usa, UE, che resiste in Iran insieme a tutti i popoli.

Dopo il presunto golpe, Erdogan ha riempito le galere di oppositori tra cui migliaia di curdi, compresi sindaci e deputati HDP anche i due co-presidenti Demirtas e Yüksedag, mentre tutto il mondo trepida per la sorte del leader Ocalan. Ora l’escalation turco con l’aggressione militare al Cantone di Afrin per annettersi quel territorio, nell’intenzione esplicita di distruggere l’esperienza della rivoluzione in Rojava.

La criminale guerra dichiarata dal regime turco contro il popolo curdo portatore di istanze di pace e giustizia, pone oltremodo la preoccupazione sulle sorti del leader Ocalan di cui non si hanno più notizie da due anni.

Per perorare la sua vicenda, a Strasburgo davanti la sede del Consiglio di Europa, è in corso da mesi un presidio del movimento curdo, a cui si aggiungerà dall’8 febbraio “la marcia internazionale per la liberazione di Ocalan, delle/dei prigioniere/i politici, per la pace e giustizia in Kurdistan”, che si concluderà con una grande manifestazione a Strasburgo il 17 febbraio, nel 19° anniversario dell’intrigo internazionale che consegnò il leader Ocalan nelle mani della Turchia.

In contemporanea della Marcia a Strasburgo intendiamo manifestiamo insieme alla comunità curda a Roma. Sarà l’occasione per mostrare ancora una volta al mondo quanto l’Italia sia vicina al popolo curdo e non dimentichi le responsabilità del governo italiano quando Ocalan giunse in Italia per chiedere asilo politico, soprattutto per rinnovare l’attenzione e l’impegno nella ricerca di una soluzione pacifica per quel popolo perseguitato.

Temiamo per la vita del leader Ocalan, vista la situazione di assoluto isolamento divenuta ormai pratica costante per tutte/i le/i detenute/i politici. La sua presenza è fortemente necessaria, rappresenta la speranza di un cambiamento radicale rispetto alle logiche degli Stati, che impediscono ai popoli di viveri liberi, in armonia e cooperazione sociale.

Il leader Ocalan deve vivere e tornare libero, per contribuire a riaprire il dialogo di pace e realizzare una condizione giusta e duratura per il popolo curdo e per tutti i popoli della regione mediorientale.

PACE E LIBERTA’ PER IL POPOLO CURDO E I POPOLI DEL MEDIO ORIENTE A FIANCO DI AFRIN CHE COMBATTE E RESISTE PER L’UMANITA’

17 FEBBRAIO, MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA, h 14.00 Piazza della Repubblica