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non una di meno

Manifestazione Agitazione Permanente - Verona Sabato 13 Ottobre ore 15

Data di trasmissione
Durata 12m

Con una compagna di Verona parliamo del corteo di Sabato 13 Ottobre e del clima nella città di Verona.


 

ECCO PERCHE' SAREMO TUTT* IN PIAZZA.

Non Una Di Meno lancia lo stato di agitazione permanente

Con i nostri corpi resistenti daremo inizio allo stato di agitazione permanente lanciato da Non Una di Meno. Sabato 13 ottobre ci mobiliteremo a Verona per l’aborto libero, sicuro e gratuito, una presa di parola contro il governo giallo-verde e parte della battaglia delle femministe di tutto il mondo.

La scorsa settimana l’amministrazione comunale ha approvato una mozione che proclama Verona “città a favore della vita” e che finanzia progetti e associazioni cattoliche per la cosiddetta “adozione del feto”. Nelle prossime settimane tornerà probabilmente in discussione al consiglio comunale di Verona anche un’altra mozione, che prevede la sepoltura automatica dei feti senza il consenso della donna coinvolta. Le premesse e il contesto politico da cui nasce tale proposta sono le stesse, punitive e vendicative nei confronti delle donne, che ritroviamo in Parlamento e al governo del paese con il Ddl Pillon e con i continui attacchi all'aborto del ministro Fontana. La saldatura tra destra e movimenti per la vita trova come sempre il supporto del Papa che torna a attaccare l'aborto criminalizzando le donne. La lotta per l'aborto garantito, sicuro e gratuito è una lotta globale di liberazione dal potere di controllo sociale, politico e religioso sui corpi delle donne.

Contro la cultura patriarcale e sessista che ci confina in ruoli di genere prestabiliti, minacciando la nostra salute e limitando la nostra possibilità di autodeterminazione, rivendichiamo #moltopiùdi194! Sappiamo che la 194 è già svuotata nella sua efficacia dall'obiezione di coscienza, dai tagli ai consultori e dalle limitazioni all'uso della pillola abortiva RU486. L'autodeterminazione che rivendichiamo non è solo individuale, ma afferma la forza collettiva di un movimento globale. Per questo noi vogliamo: educazione sessuale per decidere, contraccezione gratuita per non abortire e aborto accessibile per non morire.

Verona è la città che da decenni si è imposta come laboratorio di ciò che ora vediamo in opera al governo. L'azione della giunta Sboarina riassume in sé tutta la violenza che in questi anni ha contraddistinto il clima politico della città contro donne, gay, lesbiche, trans, migranti.

Per queste ragioni la nostra lotta sarà oltre i confini delle organizzazioni tradizionali: Non Una di Meno sarà in piazza per riprendere parola insieme a movimenti LGBTQI e studenteschi, ai collettivi universitari e alle altre associazioni che lavorano per aprire spazi di libertà. La data di Verona segna l'inizio dello Stato di agitazione permanente lanciato da Non Una Di Meno verso il 24 novembre, manifestazione nazionale a Roma, e lo sciopero globale dell’8 marzo.

Ci vediamo a Verona sabato 13 ottobre alle ore 15.00 Stazione Porta Nuova (Piazzale XXV aprile)

#AgitazionePermanente - #moltopiùdi194!

 

Le città femministe: assemblea sabato 22 sett. Oggi presidio al consultorio di piazza dei Condottieri

Data di trasmissione
Durata 9m 6s

Sabato 22 settembre Le città femministe esistono e resistono - Incontro pubblico nazionale dalle ore 13

presso la Casa delle donne Lucha y Siesta, in Via Lucio Sestio 10 Metro A

https://www.facebook.com/notes/non-una-di-meno-roma/le-citt%C3%A0-femmi…

ANPAL Servizi: contratto non rinnovato a due lavoratrici precarie

Data di trasmissione

Al telefono con noi una delle lavoratrici di Anpal servizi a cui non sarà rinnovato il contratto.

Questo il comunicato di solidarietà diffuso da Non Una Di Meno:

È di due giorni fa la notizia che a due lavoratrici di Anpal servizi (Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro) non sarà prorogato il contratto.
Anpal servizi tiene nella morsa della precarietà centinaia di lavoratori, gli stessi che dovrebbero aiutare i disoccupati a trovare un impiego. E fa pagare alle donne il prezzo più salato delle sue scelte. Su 10 contratti in scadenza solo quelli di 2 lavoratrici non verranno rinnovati:

Il primo è di una lavoratrice in maternità: dopo 24 mesi di contratto a tempo determinato, dal 31 luglio sarà disoccupata. Il mancato rinnovo ha i tratti della farsa: l’azienda ha deciso di motivare i rinnovi con la “sostituzione delle lavoratrici in congedo di maternità e dei lavoratori/trici in aspettativa” - come si legge nel comunicato del nascente coordinamento nazionale precari Anpal servizi.

La neomamma di fatto è stata esclusa con un vero e proprio atto discriminatorio e quindi illegittimo: utilizzare strumentalmente la “causalità” del rinnovo dei contratti a tempo determinato – reintrodotta dal Decreto Dignità e di fatto strumento di contrasto all’abuso dell’utilizzo di questo contratto - per espellere una precaria dal mondo del lavoro.

Per la seconda lavoratrice, invece, la motivazione addotta al mancato rinnovo sarebbe l'aver superato le 4 proroghe ammesse dal Decreto dignità, a cui però non seguirà la stabilizzazione ma la cessazione del rapporto di lavoro.

L’Anpal Servizi - società in house di Anpal, agenzia tecnica del Ministero del lavoro e braccio operativo del sistema delle politiche attive- elude il Decreto dignità e invece di stabilizzare, lascia per strada due lavoratrici. Il diritto alla maternità e il diritto al lavoro vengono piegati in un sol colpo ai dettami della produttività e della precarietà. Ancora una volta sono le donne che vengono costrette a rimanere a casa e a scegliere tra la voglia e la decisione di essere madre e l’autonomia economica.

Non una di Meno combatte contro la violenza economica e il ricatto del lavoro precario, per l'autonomia e la dignità nel lavoro e nel non lavoro.

Per questo esprimiamo solidarietà alle lavoratrici Anpal servizi e siamo al loro finaco in questa battaglia. Auspichiamo una risoluzione immediata per le due lavoratrici, che non può che essere la loro stabilizzazione.

Un torto fatto ad una è un torto fatto a tutte!
#nonunadimeno

#8marzo: NUDM Roma a Policlinico Umberto I

Data di trasmissione
Durata 13m 48s

PER UNA SANITA' PUBBLICA E LAICA

Verso lo sciopero delle donne del prossimo 8 marzo, per l’autodeterminazione e il diritto alla salute, nella mattinata di oggi Non Una di Meno è entrata al Policlinico Umberto I di Roma per un flash mob.

La corrispondenza con Graziella, redattrice di radio onda rossa e attivista dei COBAS

#WeTooGether, Non una di meno: due attiviste identificate, sequestro di pericolosi cartelli rosa e una denuncia

Data di trasmissione

Stamattina davanti all'Altare della Patria, a Roma, si è svolto un flash mob performativo delle donne di Non Una di Meno: circa 15 donne hanno esposto cartelli rosa a comporre la scritta #WeTooGether, l'hashtag che riprende il #Metoo globale e che sarà lo slogan dello sciopero delle donne del prossimo 8 marzo. La Digos ha sequestrato i cartelli, trattenuto due delle attiviste presenti al flash mob, identificandole e denunciandone una per manifestazione non autorizzata. "Nn una di meno" denuncia l'ulteriore militarizzazione delle città che non tutela le donne, viceversa ne riduce lo spazio di libera espressione e il diritto di manifestare. 

Le strade sicure le fanno solo le donne che le attraversano!