Insieme ad una compagna e lavoratrice, presente questo Sabato a Milano durante l'assemblea indetta da diversi sindacati di base per la costruzione il 20 Maggio di una data di sciopero generale contro la guerra, ci facciamo raccontare l'assemblea e le ragioni dello sciopero.
Verso le ore 12, di nuovo in collegamento con le diverse piazze di Italia, dove lavoratrici e lavoratori migranti, compagni e compagni, erano scese in piazza oggi.
In successione le piazze di: Modena, Roma, Torino, Rosarno.
Con una compagna dell'occupazione di Berta Caceres sgomberata dalla Regione Lazio nella giornata di ieri parliamo dello sciopero sul clima e del corteo di Fridays for future che sta sfilando per la città di Roma.
Normale follia per immaginare ed agire una società della cura femminista e trasfemminista che rompa ogni violenza, steriotipo, binarismo, ruolo, imposizione, diseguaglianze. Tutti gli strumenti e le scadenze di avvicinamento allo sciopero dell'8 marzo (salute/benessere, scuola, lavoro e non lavoro) contro la produzione e la riproduzione e letture da il manifesto della cura del The care collettive e da Bruciamo la paura del collettivo LATSTESIS.
Sciopero di tutt contro ogni forma di violenza per autodeterminazione, libertà negate, una società femminista e trasfemminista. Dentro i posti di lavoro che ci sfruttano e ci annientano, le famiglie tossiche che ci ammazzano, i tribunali che ci rendono colpevolu se ci ribbelliamo ai ruoli imposti, gli ospedali che ci vogliono malatu come fonti di profitto, le scuole che annientano crescita, pensiero e cultura, nelle città, quartieri e spazi pubblici e autogestiti, noi vogliamo essere VIVU e Liberu di scegliere. Contro i guerrafondai, contro tutte le guerre, con tutta la nostra rabbia lottiamo per una società della cura universale e promisqua, condivisa e socialmente vussuta. Contro capitalismo e patriarcato MARTEDÌ 8 MARZO ore 17 corteo da piazza Esedra per immaginare e costruire una costellazione femminista e trasfemminista per 365 giorni l'anno e a 360 gradi.
Oggi in tutta italia la scuola ha scioperato ed è scesa in piazza per protestare come lo sfruttamento dell'alternanza scuola lavoro
- a Torino la polizia carica
- Udine manifestazione anche contro le dichiarazioni della presidente di Confindustria Udine che ha difeso le tipologie di sfruttamento lavorativo proposto alla scuola da Confindustria
- Da Roma voci della Lupa e del mondo della scuola
La chiamavano "alternanza". L'hanno rinominata "Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento PCTO" ma il contenuto, e il senso, rimangono i medesimi: un vangelo che milioni di studenti devono recitare non per trovare un lavoro, ma per imparare a cercarne uno. Questa è la vita dove il lavoro è quello di cercare un lavoro. Precario. Nella scuola, soprattutto negli istituti tecnici e professionali, questa pratica ha messo a disposizione delle aziende sui territori centinaia di migliaia di giovanissimi/e che, con la giustificazione di imparare il mestiere, introiettano la concezione dominante per cui è una fortuna trovare un impiego anche se i diritti (salariali, contrattuali, di orario e organizzazione) devono essere sacrificati in nome di una produzione finalizzata ai profitti privati piuttosto che a soddisfare i bisogni sociali di tutta la cittadinanza.
Venerdì 28 alle ore 16,30 in pzza dell'Esquilino a Roma, gli/le studenti scenderanno in piazza contro i progetti PCTO che a Udine hanno ucciso Lorenzo Parrelli.
Anche i Cobas Scuola convocano lo sciopero dell'intera giornata nelle scuole superiori (medie di secondo grado) insieme agli studenti in lotta, con manifestazioni locali unitarie.
Ne parliamo con uno studente del Liceo Righi di Roma e con Mario Sanguinetti, esecutivo nazionale Cobas Scuola.
Nella prima parte della trasmissione parliamo della inaccettabile morte di Lorenzo Parelli, uno studente di 18 anni dell'Istituto di Formazione professionale "Bearzi" di Udine, travolto da una putrella di acciaio durante un'esperienza di tirocinio in un'azienda del territorio. I Cobas scuola convocano per il 28 gennaio lo sciopero dell'intera giornata nelle scuole superiori.
A seguire, riflettiamo sulla situazione introdotta dal decreto del 7 gennaio 2022 che stabilisce la quarantena selettiva per gli e le studenti a seconda dello stato vaccinale e sulla sostanziale paralisi della didattica introdotta dalle nuove misure di "contrasto" all'epidemia.
Puntata di argomenti vari: l'obbligo vaccinale per il personale scolastico applicato da domani 15 dicembre 2021, lo sciopero della scuola del 10 dicembre e quello generale del 16, il concorso della scuola dell'infanzia e primaria al via, i "grandi intellettuali" parlano di scuola sulla stampa italiana.
Iniziamo la trasmissione confrontandoci con Mario Sanguinetti (Cobas scuola) sullo sciopero dell'11 ottobre del sindacato di base e sulle ambigue convocazioni di scioperi ad oltranza da parte di organizzazioni sindacali di destra.
Nella seconda parte, spazio di riflessione sulla dispersione scolastica: partendo dai dati del Miur e dell'Istat, ci confrontiamo con due compagne di doposcuola auto organizzati nei quartieri del Quarticciolo e Casal de' pazzi.