Facciamo un punto settimanale sulla situazione negli Stati Uniti d'America: women's march, la seconda manifestazione oceanica delle donne contro Trump; lo sciopero nelle carceri statunitensi continua e infine la guerra a parole di Trump e Erdogan.
Parliamo della morte di Erica Garner, attivista di Black Lives Matter, ricoverata in ospedale per un problema cardiaco, non ha ricevuto le cure necessarie. Ennesima donna nera morta per noncuranza. Erica era diventata attivista in seguito all'uccisione, da parte della polizia di suo padre, Eric Garner, strangolato perché vendeva sigarette sfuse. Continua in USA quindi la guerra contro gli afro americani, soprattutto verso le donne. In un momento in cui Trump annuncia di voler espellere 800 mila dreamers, giovani entrati in USA con i genitori e che ormai adulti ed inseriti nella società americana, si trovano ancora in una situazione di illegalità.
Approfondimento con Alberto Negri, giornalista ed analista, sulla situazione internazionale rispetto al riconoscimento dell'amministrazione Trump di Gerusalemme capitale d'Israele, le sue implicazioni ed il significato del voto di oggi all'assemblea generale dell'ONU
Aggiornamenti dalla striscia di Gaza e dall'area di Betlemme sugli scontri e la resistenza palestinese dopo la decisione di Donald Trump di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele. Ormai la soluzione due stati non è più praticabile, rimane quella di uno stato unico, ma per quale Palestina si lotta?
Il presidente americano Donald Trump arriverà domani in Giappone, dove incontrerà il premier appena riconfermato Shinzo Abe. A Pechino incontrerà invece Xi Jinping, presidente cinese appena reincoronato dal recente congresso del Partito comunista cinese. Sul tavolo diplomatico il dossier Corea del Nord.
Che vento tira in Estremo Oriente? Quali le opportunità e quali i rischi di questo viaggio di undici giorni?
Grande è la confusione sotto il cielo orientale?
Ne abbiamo parlato con Simone Pieranni, giornalista de "il manifesto" che oggi pubblica un pezzo sul tema (puoi leggerlo qui)
Metà delle armi di tutto il mondo circolano tra pochi cittadini statunitensi, eppure il nord america non si interroga su questo, neanche dopo la strage di Las vegas. Ne parliamo con un nostro corrispondente.
Apriamo continuando a parlare di roghi di rifiuti, questa volta nella zona di Viterbo, sempre ai danni di aziende riconducibili al gruppo Cerroni. Sempre nella rassegna rifiuti commentiamo sui bilanci dell'import-export dei rifiuti in Italia e sui miasmi a Malagrotta. Passiamo poi ad una notizia un po' più estiva: l'emergenza idrica decretata da Acea nella provincia di Roma, provocata da siccità e alte temperature. Cogliamo quindi la palla al balzo e andiamo a commentare l'uscita degli Stati Uniti dagli accordi di Parigi.
Verso il G7 di Taormina di questa settimana abbiamo contattato una compagna di Palermo per parlare della mobilitazione che si terrà il 27 Maggio ai Giardini Naxos e per condividere alcune riflessioni insieme.
Riportiamo il comunicato dell'assemblea pubblica che si terrà il giorno precedente, il 26 Maggio sempre ai Giardini Naxos.
Il 27 maggio sfileremo in corteo sul Lungomare di Giardini-Naxos a ridosso della zona rossa del G7. Lo faremo perché la riunione dei cosiddetti “sette grandi” è la rappresentazione politica di una diseguaglianza globale spaventosa per la quale pochissime persone concentrano nelle loro mani gran parte della ricchezza prodotta nel nostro pianeta. Lo faremo perché le politiche economiche dei “sette grandi” spingono sempre più persone nella povertà e distruggono il sistema di garanzie sociali conquistate in occidente con decenni di lotte.
Lo faremo perché a Taormina verrà messa a punto la guerra ai migranti, quella strategia criminale finalizzata ad impedire a chi vuole conquistare una possibilità di vita per sé, per le proprie famiglie e per le proprie comunità di farlo. Ai muri che questa strategia vuole costruire noi rispondiamo con l’affermazione della libera circolazione delle persone. Il 27 maggio saremo a Giardini-Naxos per opporci alle politiche belliche dei “sette grandi”, che vedono la nostra terra (con la base di Sigonella e il Muos) disposta come avamposto fondamentale della guerra permanente, finalizzata a mantenere il controllo politico sui paesi aggrediti e controllarne le risorse energetiche, causando miseria e migrazioni. Ci saremo per opporci alla svolta razzista, xenofoba e maschilista che la figura di Trump (sarà la sua prima vera apparizione sulla scena globale) rappresenta.
Saremo in piazza perché pensiamo che la tecnologia vada utilizzata per migliorare la condizione di vita delle persone e non per mettere in atto sistemi di controllo sociale che mimetizzano dietro le espressioni “smart city” e “cybersecurity” e perché vogliamo difendere il pianeta dalla distruzione ambientale cui il sistema economico ci sta conducendo, nonostante le tesi negazioniste tendano a nasconderlo.
Il 27 maggio sfileremo in corteo per rivendicare il sacrosanto diritto di dire la nostra, di portare in piazza i nostri contenuti e, attraverso questo, di rivendicare il diritto all’autodeterminazione. Ma, soprattutto, il 27 maggio staremo col fiato sul collo dei potenti perché il g7 è una vera e propria occupazione militare, uno schiaffo tirato in faccia agli abitanti di questa terra. Da mesi, ormai, infatti, la libertà dei cittadini è limitata e tutti i poteri locali sono commissariati.
Per questo G7 una terra marginalizzata, umiliata, inquinata viene usata come il parco-giochi delle famiglie dei potenti. Una terra desertificata da generazioni di amministratori corrotti e che oggi si stendono supini ai piedi dei potenti viene utilizzata come un ottovolante dove poter fare muovere i loro aeromobili.
Noi alziamo la testa per difendere la nostra dignità. Chiediamo a tutti voi di farlo insieme a noi.
Torniamo con qualche aggiornamento: cosa succede in Vaticano?
- domani Bergoglio sceglierà il successore di Angelo Bagnasco alla CEI (Conferenza Episcopale Italiana);
- mercoledì 24 maggio il presidente USA Trump incontra in Vaticano il papa. Ma a noi che ce frega? Il 24 maggio è il compleanno di Radio Onda Rossa e siete tutti/e invitati/e a via dei Volsci (per info qui, mentre qui lo spot).
Infine, un paio di segnalazioni dall'edizione odierna de "Il Foglio" su:
- situazione dei cristiani nel medio oriente;
- dopo il collasso del "socialismo reale", si registra un forte ritorno del cristianesimo nell'Europa dell'Est... ma non era meglio l'ateismo di Stato?
Per concludere: finalmente qualcosa di bello sui muri di Roma, vedi qui.