Apriamo continuando a parlare di roghi di rifiuti, questa volta nella zona di Viterbo, sempre ai danni di aziende riconducibili al gruppo Cerroni. Sempre nella rassegna rifiuti commentiamo sui bilanci dell'import-export dei rifiuti in Italia e sui miasmi a Malagrotta. Passiamo poi ad una notizia un po' più estiva: l'emergenza idrica decretata da Acea nella provincia di Roma, provocata da siccità e alte temperature. Cogliamo quindi la palla al balzo e andiamo a commentare l'uscita degli Stati Uniti dagli accordi di Parigi.
Verso il G7 di Taormina di questa settimana abbiamo contattato una compagna di Palermo per parlare della mobilitazione che si terrà il 27 Maggio ai Giardini Naxos e per condividere alcune riflessioni insieme.
Riportiamo il comunicato dell'assemblea pubblica che si terrà il giorno precedente, il 26 Maggio sempre ai Giardini Naxos.
Il 27 maggio sfileremo in corteo sul Lungomare di Giardini-Naxos a ridosso della zona rossa del G7. Lo faremo perché la riunione dei cosiddetti “sette grandi” è la rappresentazione politica di una diseguaglianza globale spaventosa per la quale pochissime persone concentrano nelle loro mani gran parte della ricchezza prodotta nel nostro pianeta. Lo faremo perché le politiche economiche dei “sette grandi” spingono sempre più persone nella povertà e distruggono il sistema di garanzie sociali conquistate in occidente con decenni di lotte.
Lo faremo perché a Taormina verrà messa a punto la guerra ai migranti, quella strategia criminale finalizzata ad impedire a chi vuole conquistare una possibilità di vita per sé, per le proprie famiglie e per le proprie comunità di farlo. Ai muri che questa strategia vuole costruire noi rispondiamo con l’affermazione della libera circolazione delle persone. Il 27 maggio saremo a Giardini-Naxos per opporci alle politiche belliche dei “sette grandi”, che vedono la nostra terra (con la base di Sigonella e il Muos) disposta come avamposto fondamentale della guerra permanente, finalizzata a mantenere il controllo politico sui paesi aggrediti e controllarne le risorse energetiche, causando miseria e migrazioni. Ci saremo per opporci alla svolta razzista, xenofoba e maschilista che la figura di Trump (sarà la sua prima vera apparizione sulla scena globale) rappresenta.
Saremo in piazza perché pensiamo che la tecnologia vada utilizzata per migliorare la condizione di vita delle persone e non per mettere in atto sistemi di controllo sociale che mimetizzano dietro le espressioni “smart city” e “cybersecurity” e perché vogliamo difendere il pianeta dalla distruzione ambientale cui il sistema economico ci sta conducendo, nonostante le tesi negazioniste tendano a nasconderlo.
Il 27 maggio sfileremo in corteo per rivendicare il sacrosanto diritto di dire la nostra, di portare in piazza i nostri contenuti e, attraverso questo, di rivendicare il diritto all’autodeterminazione. Ma, soprattutto, il 27 maggio staremo col fiato sul collo dei potenti perché il g7 è una vera e propria occupazione militare, uno schiaffo tirato in faccia agli abitanti di questa terra. Da mesi, ormai, infatti, la libertà dei cittadini è limitata e tutti i poteri locali sono commissariati.
Per questo G7 una terra marginalizzata, umiliata, inquinata viene usata come il parco-giochi delle famiglie dei potenti. Una terra desertificata da generazioni di amministratori corrotti e che oggi si stendono supini ai piedi dei potenti viene utilizzata come un ottovolante dove poter fare muovere i loro aeromobili.
Noi alziamo la testa per difendere la nostra dignità. Chiediamo a tutti voi di farlo insieme a noi.
Torniamo con qualche aggiornamento: cosa succede in Vaticano?
- domani Bergoglio sceglierà il successore di Angelo Bagnasco alla CEI (Conferenza Episcopale Italiana);
- mercoledì 24 maggio il presidente USA Trump incontra in Vaticano il papa. Ma a noi che ce frega? Il 24 maggio è il compleanno di Radio Onda Rossa e siete tutti/e invitati/e a via dei Volsci (per info qui, mentre qui lo spot).
Infine, un paio di segnalazioni dall'edizione odierna de "Il Foglio" su:
- situazione dei cristiani nel medio oriente;
- dopo il collasso del "socialismo reale", si registra un forte ritorno del cristianesimo nell'Europa dell'Est... ma non era meglio l'ateismo di Stato?
Per concludere: finalmente qualcosa di bello sui muri di Roma, vedi qui.
Insieme ad un compagno della redazione di Infoaut, che ha pubblicato un ebook dal titolo "Gli USA di Trump: il crepuscolo della seconda globalizzazione?", approfondiamo dopo tre mesi dalle elezioni americane lo scenario socio-economico e politico che ha portato il candidato repubblicano alla casa bianca, le sue prime mosse e le proteste diffuse che in queste settimane stanno rispondendo alle politiche promesse da Trump.
Scontri e annullamento della conferenza di Milo Yiannopoulos all'università di Berkeley, questo è avvenuto ieri in California. Lo racconta un compagno.
Corrispondenza da Oakland.
Il movimento Black Lives Matter, le richieste fatte nella piattaforma, le violenze (e gli ampi sovvenzionamenti) della polizia statunitense contro persone nere (indipendentemente dalla classe), connessioni internazionali con altri movimenti (in particolare con la Palestina) e con lotte di migranti ispanici e people of color.
La campagna elettorale, il razzismo successivo all'elezione di Obama, gli ostacoli posti al voto dei neri/people of color poste da governatori di Stato repubblicani, il duello televisivo Hillary Clinton - Donald Trump.