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Gaza

Chi contesta e chi censura

Data di trasmissione

La trasmissione racconta ancora la protesta nelle università italiane (collegamento in diretta con il presidio alla Sapienza) e statunitensi (corrispondenza con un docente della University of Southern California). Proseguiamo con la corrispondenza con un educatore che invita domani 15 maggio, ore 17, al presidio al liceo Chateaubriand in via di Villa Patrizi, 9, qui a Roma, sulla vicenda di Seif Bensouibat, licenziato per due post sul genocidio a Gaza.

Gaza Sunbirds

Data di trasmissione
Durata 16m 49s

Storia di Alaa, di ciclisti e di uomini straordinari.
Alaa al Dali è un vero talento del ciclismo, il migliore di Gaza.
Alaa ha un sogno: partecipare al nostro @giroditalia ed essere ingaggiato da una squadra italiana.
Chiede alle autorità di occupazione israeliane di concedergli il visto per l'Italia. Visto negato.

Ma Alaa non si arrende. Organizza con i suoi amici ciclisti una manifestazione pacifica in bici per protestare contro la decisione di Israele di vietargli di raggiungere l'Italia.
Un colpo solo.
Durante la manifestazione un cecchino dell'esercito israeliano mira alla gamba destra di Alaa e spara un proiettile a espansione, i famigerati proiettili dum-dum, vietati dalle leggi internazionali.
La gamba di Alaa viene maciullata, insieme al suo sogno italiano.

Ma la tenacia e la passione per il ciclismo rimangono intatte.
Da invalido, inizia a gareggiare nel paraciclismo. Vince tutte le gare.
Alaa chiede alle autorità di occupazione di concedergli almeno l'autorizzazione a uscire da Gaza per poter gareggiare nelle competizioni internazionali del paraciclismo. Autorizzazione negata.

Alaa mai avrebbe immaginato che il suo Dio gli avesse riservato un posto tra gli eroi, insieme ai suoi amici.
Fonda una squadra di ciclisti, i "@gazasunbirds", composta da ragazzi che hanno subito amputazioni per opera dei militari israeliani. L'intento di questi ragazzi meravigliosi è quello di allenarsi duramente per raggiungere il sogno di partecipare alle Paralimpiadi 2024. Sono consapevoli di vivere in una prigione a cielo aperto ma, nonostante tutto, vogliono provarci lo stesso.

Ma su Gaza si abbatte l'inferno. Ai sionisti non basta il sangue dei bambini palestinesi, vogliono anche affamarli con il blocco degli aiuti umanitari.
Alaa contatta l'ACS, l'Associazione di Cooperazione e Solidarietà che si occupa da più di vent'anni della distribuzione di pacchi alimentari alle persone bisognose.
L'ACS ha in magazzino numerosi pacchi ma non riesce a distribuirli in quanto le strade sono distrutte e i veicoli per il trasporto sono facili bersagli dei cecchini.
Alaa propone di distribuire i pacchi alimentari con la sua squadra di ciclisti dei "Gaza Sunbirds".
L'idea riscuote un enorme successo, i ragazzi invalidi attraversano in bici la città in macerie da una parte all'altra sfidando le bombe e i cecchini, raggiungono luogi isolati portando conforto a tante famiglie.

Ma le scorte nei magazzini stanno per esaurirsi, Alaa e i "Gaza Sunbirds" vogliono fare di più. Spesso a Gaza le famiglie sono separate, costrette dagĺi eventi a sopravvivere in luoghi diversi con la necessità di scambiarsi anche altri beni, Alaa e gli altri iniziano a consegnare di tutto: cibi caldi, pane (tanto pane) medicinali, pannolini.

Aprono un sito web gazasunbirds.org, iniziano ad arrivare le prime donazioni, acquistano generi alimentari dovunque sia possibile, cucinanano il cibo e consegnano oltre 5.000 pasti caldi.
Ogni giorno Alaa e i "Gaza Sunbirds" mettono in gioco la loro vita per portare cose e sorrisi.
"È arrivato Alaa" gridano di gioia i bambini di Gaza. Gli anziani li accolgono in lacrime.

Grazie ragazzi. Correte, non fermatevi.

Daniele del Disability Pride ci racconta perchè hanno aderito e sono solidali con i Gaza Sunbirds

L'AI uccide, il vostro engagement pure

Data di trasmissione
Durata 1h 50m 28s
Durata 44m 47s

Nella puntata di oggi guardiamo una notizia leggermente datata, ovvero l'inchiesta su Lavender, l'AI utilizzata da Israele per uccidere un numero incredibile di palestinesi. Da quella inchiesta, molti giornali hanno dedotto che Meta collaborerebbe in modo attivo a questo sistema, e dunque al genocidio in corso. È vero? Il materiale per i sospetti ci sono tutti, ma prove non ce ne sono ancora.
Del resto, è certo che Meta non solo collabori con il governo israeliano e con gruppi di destra israeliani, ma abbia anche già, con il suo "naturale" funzionamento, contribuito in modo attivo ad altri genocidi, tra cui quello in Myanmar.

Ci spostiamo in Polonia, dove delle inchieste fanno venire alla luce l'uso diffuso di Pegasus - malware di provenienza israeliana - da parte del governo Kaczyński.

Nei civilissimi USA, invece, si diffondono leggi per limitare l'uso dei bagni a quelli del sesso assegnato alla nascita; se ad un po' di transfobia ci aggiungiamo qualche "dimenticanza" tecnica, cosa esce fuori?

Il governo Russo si dà all'open source e sperimenta il fork di progetti di grande successo, ad esempio Wikipedia.

Per la serie "discorsi da Bar" facciamo gli auguri al BASIC, commentiamo l'aumento del biglietto del bus a Roma, e brindiamo all'avversa sorte dei nemici.

Violazioni del Diritto internazionale in Cisgiordania e a Gaza

Data di trasmissione
Durata 23m 29s

Con il prof. Triestino Marinello, docente di Diritto Internazionale alla Liverpool John Moores University, parliamo  della detenzione amministrativa in Cisgiordania, della violazione della delibera del Consiglio di Sicurezza del ONU per il cessate il fuoco a Gaza e delle sistematiche violazioni dei più basilari principi del Diritto internazionale da parte di Israele e di diversi paesi occidentali.

Stop al Genocidio: Corteo a Genzano

Data di trasmissione
Durata 13m 6s

Corteo cittadino a Genzano domenica 14 aprile con concentramento a Piazza Frasconi alle ore 10.30: corrispondenza con un compagno del Comitato Castelli Romani per la Palestina.

STOP alla pulizia etnica del popolo palestinese

FINE della collaborazione politico-militare tra Italia e Israele

FINE del colonialismo di insediamento sionista

Con la resistenza palestinese fino alla vittoria!

A Rafah e Khan Younis: l'esercito sionista uccide anche gli alberi

Data di trasmissione
Durata 6m 57s
Durata 3m 2s

Da Rafah un aggiornamento sullo stato disastroso della cittadina che si trova ad ospitare 1mln e 700 persone in piena crisi alimentare. Uccisi anche 7 internazionali mentre stavano portando del cibo. Importante mandare aiuti e sostegno economico.  

Mandiamo anche un audio da Khan Younis dove l'esercito sionista non ha lasciato neanche un albero, devastazione totale.