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Repressione

Palestina: repressione dopo buco sul muro dell'apartheid

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Forte la repressione dopo che i giovani del campo di Aida, Betlemme, due giorni fa hanno bucato il muro dell'Apartheid. L'esercito israeliano ha lanciato lacrimogeni dentro le case e pallottole di gomma contro la popolazione. Una ragaza italiana è stata ferita alla testa.

Anche oggi sono ancora in corso scontri, perchè l'IDF ha imposto il coprifuoco per ricostruire il muro ma ad Aida la resistenza cerca di impedirglielo. Parallelamente oggi tre omicidi anche da perte dell'DF anche nel campo di Jenin.

Contro il carcere: Che succede della legge Fini-Giovanardi? Ancora su Repressione, legalità, conflitto.

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La legge Fini Giovanardi sulle droghe è stata dichiarata incostituzionale. Cosa succede per chi è caduto sotto la mannaia di quella legge. Due casi: chi è stato condannato definitivamente e chi invece è imputato o in un grado di processo. Continuiamo a mettere il naso dentro il rapporto Repressione, legalità e conflitto.

Contro il carcere. Repressione, che fare?

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In dirittura d'arrivo il Decreto che introduce una riduzione controllata dei detenuti. Il Senato con 147 'Sì', 95 'No' ha approvato, in seconda lettura, il decreto legge. Riflettiamo sulla Repressione che si abbatte su chi lotta per obiettivi collettivi, ma anche su chi risponde all'impoverimento cercando una illusoria soluzione individuale. Costruire nei territori "casse di resistenza" per sostenere economicamente ma anche per segnare una condivisione con chiunque venga colpito/a dalla repressione.

Roma: domiciliari e obblighi di firma notificati questa mattina a compagni per i fatti del 31 ott 2013

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Alla vigilia dell'importante manifestazione di sabato prossimo, entrano in azione le forze dell'ordine.

La corrispondenza con una compagna. Aggiornamenti nella seconda corrispondenza. Un intervento di un compagno del coordinamento di lotta per la casa.

 

13 febbraio: l’assedio continua   I movimenti sociali rispondono in piazza agli arresti avvenuti a Roma e a Napoli questa mattina.     Questa mattina, a Roma, alle prime luci dell’alba decine di agenti si sono presentati sotto diverse occupazioni abitative per prelevare 17 attivisti a cui hanno notificato 7 arresti domiciliari e 10 obblighi di firma per aver partecipato alle giornate di lotta contro l’austerity e la precarietà dell’autunno scorso. In particolare ai 17 attivisti viene contestata la partecipazione alla manifestazione del 31 ottobre, con capi di imputazione che vanno dall’adunata sediziosa alla resistenza pluriaggravata e perfino alla rapina. Si è trattato di un momento di grande partecipazione popolare che, in continuità con l’assedio di Porta Pia del 19 ottobre, voleva raggiungere la Conferenza Stato-Regioni che discuteva di politiche abitative. In particolare lo stesso ministro Lupi aveva rimandato al 31 ottobre la decisione sul blocco generalizzato degli sfratti e sulle necessità di politiche abitative pubbliche poste dai movimenti nell’incontro avvenuto al ministero delle Infrastrutture, riassumibili nello slogan “una sola grande opera: casa e reddito per tutti/e”. L’assedio del 31 ottobre sotto a Palazzo Chigi ha ottenuto l’autorizzazione a spostarsi sotto la sede della Conferenza ma è poi stato arbitrariamente fermato e caricato a via del Tritone. Quei momenti di tensione, che hanno visto i manifestanti tutti a volto scoperto rivendicare i propri diritti,  sono stati tradotti in un impianto accusatorio tutto politico finalizzato a criminalizzare anche preventivamente le prossime iniziative di lotta, a partire dal corteo di sabato prossimo contro il CIE di Ponte Galeria. È chiaro che l’assenza di risposte sul piano politico e istituzionale relega le lotte ad una questione di ordine pubblico : dalle manganellate ai facchini della logistica agli arresti di oggi dei disoccupati di Napoli. Rilanciamo da oggi l’assedio in tutte le città verso una primavera di conflitto lanciata il 9 febbraio all’assemblea nazionale. Chiediamo l’immediata liberazione di tutti e tutte, facendo sentire la nostra rabbia sotto le prefetture e le piazze di tutte le città di Italia. La Roma delle lotte sociali chiama tutta la città ad esprimere la solidarietà e il dissenso APPUNTAMENTO questo pomeriggio alle 15 e 30 ad una conferenza stampa e a Porta Pia e preparandosi a muoversi in corteo verso via del Tritonedove, il 31 ottobre, la polizia tentò di sbarrare la strada al movimento. DALLA VALLE ALLA METROPOLI LE LOTTE NON SI ARRESTANO! TUTTE LIBERI TUTTI LIBERI #LIBERTA’ DI MOVIMENTO #31O C’ERAVAMO TUTT*   Movimenti sociali contro l’Austerity #19o