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San Ferdinando - Continua la lotta autorganizzata di chi vive in tendopoli contro segregazione, sfruttamento e razzismo

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Durata 21m 20s

Nella mattina di venerdì un gruppo di lavoratori delle campagne è andato a far visita al sindaco di San Ferdinando per pretendere soluzioni immediate invece di violenze e repressione.
Durante l'incontro il sindaco ha preferito imporre la mediazione della CGIL, piuttosto che dare ascolto alle persone che vivono sulla propria pelle la segregazione in un campo di stato fatto di tende, con l'impossibilità di accedere all'acqua potabile, riunirsi liberamente in assemblea, cucinarsi autonomamente un pasto, scegliere quando uscire o quando rientrare. Tutto questo avviene tra i continui abusi sul rilascio delle residenze e in un clima di violenze razziste nelle strade e incursioni della polizia nel campo.

Il sindacato è stato costretto a lasciare gli uffici del comune perché i lavoratori hanno scelto di non delegare a nessuno le loro rivendicazioni.

La corrispondenza con un compagno che vive nella tendopoli si apre con un saluto solidale nei confronti dei lavoratori colpiti dalla repressione a Saluzzo.

Stacchiamo la spina a Salvini!

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Durata 19m 48s

Da Peschici a Policoro, da Soverato a Catania  il ministro dell'Interno ha raccolto una buona dose di fischi e pernacchie. E c'è pure chi gli ha "tolto la parola" spegnendo semplicemente l'amplificazione. Ce lo racconta un compagno di Cosenza.

San Ferdinando (RC): rabbia e rivolte dei braccianti dopo l’omicidio di Soumaila Sacko, lavoratore-migrante

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In diretta dal Municipio di San Ferdinando con un compagno di lavoro di Soumaila Sacko.

Sacko è stato ucciso da una fucilata sparata da diversi metri di distanza mentre stava prendendo delle lamiere.

Per un ulteriore approfondimento, ascolta qui una corrispondenza con un compagno di Campagne in Lotta da S. Ferdinando.

Cosenza: blitz dei Carabinieri nella redazione di "Iacchitè" (e qualche nota sulla Calabria)

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Durata 20m 38s

Venerdì 30 giugno c'è stata un'operazione sbirresca contro la redazione di “Iacchitè“, noto giornale on line dell’area cosentina. I Carabineri hanno fatto irruzione nella redazione della testata, sequestrando tutti i computer e notificando l’ennesimo procedimento penale nei confronti dei due redattori, Gabriele Carchidi e Michele Santagata. La perquisizione è durata diverse ore. Il blitz è scattato per accertare quel che più volte i due redattori hanno ammesso pubblicamente: sono consumatori di cannabis.

Ne parliamo con Claudio Dionesalvi, scrittore cosentino e curatore del blog Inviato da nessuno.

La corrispondenza è anche un'occasione per parlare della Calabria, dallo stato del giornalismo locale dopo la chiusura del più importante quotidiano regionale ("L'ora della Calabria") alla situazione dei migranti, passando in rassegna i frutti insani della ricetta del ministro Minniti (anch'egli calabrese!).

Corteo degli abitanti della tendopoli di San Ferdinando (Rosarno)

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Questa mattina decine di abitanti della tendopoli di San Ferdinando (Rosarno) sono usciti in corteo per rivendicare documenti, casa e contratti di lavoro. 

La protesta vuole rompere il silenzio imposto dai media e smascherare le false promesse del sindaco e del prefetto che prendono tempo mostrando ancora una volta l'inadeguatezza e la malafede delle istituzioni che non vogliono assumersi le loro responsabilità circa la vita di migliaia di persone.

Già dalla mattina la celere tenta di intimorire i manifestanti con pressioni e provocazioni vicino alla tendopoli.

In questo momento continua il blocco sulla strada principale di San Ferdinando dopo che per ore si è bloccata la strada principale verso il porto di Gioia Tauro.

Nei prossimi giorni è stato inoltre annunciato lo sgombero del campo per sostituirlo con uno adibito solo a coloro che sono in possesso di documenti, sottraendo a centinaia di persone la possibilità di avere un tetto sopra la testa seppur umile. 

 

Calabria connection: notizie dai comitati antidiscarica di Battaglina e Celico

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Durata 54m 49s

Puntata d'approfondimento sull'emergenza rifiuti in Calabria in nome della quale la regione sta tentando di varare una nuova legge che vedrebbe l'ingresso di imprese private nella gestione del ciclo dei rifiuti. Le popolazioni dei comuni fra Cosenza e Catanzaro sono in mobilitazione e stanno nascendo numerosi presidi. Ne parliamo in collegamento telefonico con il presidio di Battaglina e di Celico che affermano la determinazione a coordinarsi nella protesta a livello regionale con un'assemblea dei comitati che si tiene oggi a Bisignano.

Seguono brevi aggiornamenti sull'allargamento della discarica di Formica a Brindisi di proprietà di Manlio Cerroni. Poi passiamo alle diatribe processuali di Vendola per le sue interferenze, con l'Arpa regionale, in merito all'inquinamento prodotto dall'Ilva.

Terminiamo con la notizia dell'anniversario dell'incidente al reattore nucleare di Fukushima del 2011 che vede scendere in piazza a Tokyo circa trentamila persone contro le posizioni filonucleari del governo di Shinzo Abe.

Le strade e le discariche del Lazio: nuovi percorsi, vecchi odori

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La puntata si apre con una corrispondenza con un membro dei comitati che si oppongono al progetto del Corridoio Tirrenico Meridionale A12, che prevede uno stanziamento di 2 miliardi e 700 milioni. Segue la notizia dell'apertura di una nuova discarica in Calabria a Battaglina, che nei progetti potrebbe diventare la seconda più grande d'Europa. L'opposizione locale è già partita con una manifestazione della scorsa settimana e un presidio all'ingresso dei cantieri. Proseguiamo con un po' di notizie provenienti dalla mega inchiesta in corso contro Cerroni e diversi dirigenti della Regione Lazio. Tra le altre parliamo delle prime rivelazioni su future truffe previste per le procedure di capping della discarica di Malagrotta, che confermano le nostre passate ipotesi ;D . Infine parliamo con il legale del Coordinamento contro l'Inceneritore di Albano riguardo le mancate rilevazioni Arpa sull'inquinamento idrico della discarica di Roncigliano e sulla relativa Conferenza dei Servizi avvenuta oggi al Comune di Albano e prontamente rimandata senza alcun risultato.