Un secondo resoconto sugli effetti della deportazione di circa quaranta persone tra adulti e bambini e bambine in Romania e sulle posizioni che gli enti locali di Latina hanno preso e dichiarato.Sulla strumentale richiesta di sgombero del centro di accoglienza,dopo la deportazione imposta come ''reimpatrio assistito'' il campo vede aumentare il numero dei residenti.Un luogo a due passi dalla discarica di Montebello,senza servizi igienici e con delle strutture in amianto,quando si dice la politica dell'accoglienza...
Continuano le deportazioni dal Cie di Ponte galeria: stamattina un gruppo di attivisti/e stanno cercando di fermare l'ennesima deportazione dal lager di ponte galeria dove una donna tunisina, che vive in Italia da oltre 21 anni sta per essere deportata con un volo charter.
Un aggiornamento sulla situazione del centro di Lampedusa: nonostante i proclami del governo continuano gli sbarchi e i respingimenti, le rivolte e le deportazioni. Quello che i giornali non dicono...
La corrispondenza è andata in onda durante la puntata di oggi di Silenzio Assordante: ascolta.
La Federazione Nazionale della Stampa (Fnsi) denuncia l'impossibilità di libera informazione nei CIE (Centri di Identificazione) e CARA (Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo), e convoca una serie di manifestazioni e sit-in presso i centri dislocati a Roma, Bologna, Modena, Gradisca, Torino, Milano, Bari, Cagliari, Santa Maria Capua Vetere, Trapani, Catania, Lampedusa, Porto Empedocle. Ne parliamo con Gabriele Del Grande di Fortress Europe, organizzazione che ha lanciato questo appuntamento raccolto da diversi giornalisti.
Durata: 7'06''
Per ulteriori info sulle condizioni all'interno dei cie:
I tempi cupi finiranno, è il titolo di una mostra fotografica sulle insurrezioni in corso nel Nord-Africa, che sarà esposta durante l'iniziativa - organizzata da Radio OndaRossa insieme a Rap-gruppo inkiesta e alla rete contro i Cie - che si svolgerà domenica 6 marzo 2011 all'occupazione abitativa di via di Casale de Merode.
Sul numero di febbraio del mensile anarchico «Invece» potete leggere un articolo, intitolato Dietro l'angolo, che offre preziose informazioni sugli interessi economici delle imprese italiane che investono in Tunisia e sugli accordi bilaterali stipulati dal governo italiano con quello tunisino per consentire i rimpatri di massa degli immigrati clandestini rinchiusi nei Cie.
Quest'articolo lo trovate anche su Macerie, ma per leggere tutto il mensile - invece - venite a trovarci negli studi di OndaRossa a San Lorenzo, oppure scrivete a invece@autistici.org.
«Mentre in questi anni il capitalismo italiano faceva affari d’oro sfruttando il proletariato tunisino, la fortezza Europa chiudeva sempre più duramente le porte»... Nel corso della puntata di oggi ne parliamo con un compagno, ospite in studio, che ha contribuito sia alla realizzazione della mostra fotografica, sia alla redazione di «Invece».
Infine, vi proponiamo un paio di spot nuovi di zecca, realizzati dalla redazione di OndaRossa: il primo per lanciare le due iniziative del 6 e del 12 marzo; il secondo - in cui potete ascoltare anche le voci da dentro le gabbie - per continuare a ricordarci, giorno dopo giorno, che bisogna chiudere tutti i Cie!
Corrispondenza con l'avvocato Salvatore Fachile per chiarire tecnicamente la normativa europea appena entrata in vigore e l'incopatibilità con la legislazione italiana e il reato di clandestinità.
Questa mattina a Brescia la polizia ha fermato Noureddine, uno degli immigrati del presidio, ed in poche ore e’ stato rinchiuso nel CIE di Modena in quanto la sua domanda di regolarizzazione con la sanatoria colf e badanti e’ stata rigettata a causa della condanna per inottemperanza ad un ordine di espulsione del questore. Noureddine, migrante della comunita’ marocchina, e’ uno dei protagonisti della lotta per i diritti e per la regolarizzazione di tutte le persone che hanno fatto la sanatoria colf e badanti ed e’ conosciuto in citta’ anche perche’ attivo in associazioni di volontariato.
Il presidio sotto la gru, le associazioni antirazziste e degli immigrati fanno appello per una immediata mobilitazione per le prossime ore e per i prossimi giorni. A breve nuove informazioni e indicazioni sulle iniziative di lotta per i prossimi giorni
“Le autorità non hanno seguito le procedure. O meglio: hanno applicato la procedura in modo che il diritto alla difesa non possa essere applicato”, commenta l'avvocato Pietro Massarotto, presidente del Naga. Il provvedimento di espulsione era stato adottato il 15 novembre e solo ieri, in tarda serata, c'era stata la convalida. “Mi ero dato la giornata di domani come termine per presentare ricorso al Tar e alla corte europea per i diritti umani - aggiunge Massarotto - ma era impossibile farlo in 24 ore”.
Alcuni manifestanti si sono spostati verso Malpensa cercando di impedire la deportazione di Mimmo.