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Tiburtino III e la cacciata di Casapound

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Il 13 settembre centinaia di abitanti del quartiere, realta' sociali, cittadini e cittadine solidali da tutta Roma sono scesi in piazza per impedire il consiglio municipale straordinario delle menzogne a Tiburtino III. Il consiglio, convocato dietro intimidazione di Casapound e avallato da tutte le forze politiche, e' stato annullato grazie alla determinazione dei quartieri che non accettano la strumentalizzazione, le intimidazioni e le incitazioni alla guerra tra poveri delle compagini di estrena destra. Si sono presentati come corpo estraneo in quartiere, protetti e scortati dalla polizia, mentre al presidio antirazzista e democratico veniva impedito di assistere alla seduta pubblica. Quanto accaduto oggi e' responsabilita' di tutte le forze politiche, M5S che governa questo municipio, PD, Forza Italia e Fratelli d'Italia, che nei giorni scorsi, pur avendo la possibilita' di porre fine a questo scempio, hanno invece scelto di usare la forza contro la societa' civile, gli abitanti, le associazioni, i comitati che a gran voce avevano chiesto l'annullamento di un consiglio basato sulle menzogne rispetto al centro di via del Frantoio e non sulle reali problematiche del quartiere: case popolari, servizi sociali, disoccupazione, desertificazione delle attivita' commerciali, scarsa manutenzione dei complessi scolastici. Ribadiamo con forza che le.compagini neofasciste non sono le benvenute ne' a Tiburtino, ne' in tutta la citta'. Diamo appuntamento per un corteo questo sabato per le vie di Tiburtino III per gridare forte che non accettiamo menzogne e violenze sul centro di Via del Frantoio e per chiedere un consiglio municipale sulle vere tematiche del quartiere!

Nodo Territoriale Tiburtina

Roma: ancora senza soluzione l'emergenza abitativa

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Proseguono le mobilitazioni del movimento per il diritto all'abitare sull'emergenza casa a Roma. Domani mattina alle 9 nuovo appuntamento a Piazza dell'Esquilino per l'incontro che ci dovrebbe essere tra Minniti e Virginia Raggi. Intanto gli sgomberati di Cinecittà a via Curtatone continuano a dormire per strada mentre in città non esiste un piano di assegnazione di alloggi o che possa risolvere l'emergenza abitativa. 

Roma città aperta: conclusione del corteo

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Il corteo di oggi ha sfilato per il centro di Roma. Tanti i partecipanti (più di 10mila, sostengono gli organizzatori) e situazione sempre molto tranquilla nonostante l'ingente dispositivo securitario messo in campo nelle strade della Capitale da parte della Questura.

Ascolta le conclusioni dal corteo di un compagno di Radio Onda Rossa.

Roma città aperta: in diretta da piazza Esquilino

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Primo collegamento con la piazza con un redattore della nostra emittente e militante di Progetto Degage.

Nel secondo audio, un intervento di una compagna dei Blocchi Precari Metropolitani.

Nella terza corrispondenza, analisi e riflessioni su questi ultimi giorni con un nostro redattore.

A seguire, l'intervento di un ascoltatore durante la diretta.

La polizia prova lo sgombero di piazza indipendenza

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Un compagno ci fa un quadro sulla situazione a Piazza Indipendenza: molte camionette e idranti per cercare di sgomberare la comunità migrante che si è accampata in piazza e non vuole lasciarla.

La piazza rimane comunque accessibile.

 

Aggiornamento delle 9.47: mentre stampa e solidali vengono allontanati, un prelato si introduce come mediatore quando le cariche sembravano imminenti. Non è chiaro con quale proposte.

Aggiornamento delle 11.00: momenti di tensione, poi la situazione si rinormalizza

8 Agosto 1956: la tragedia della miniera di Marcinelle, Belgio

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Approfondimento con intervista ad un compagno abruzzese che vive in Belgio ed ha studiato approfonditamente la storia dell'immigrazione italiana in quel Paese e la tragedia di Marcinelle, dove l'8 Agosto del 1956 morirono 262 persone di cui 136 italiani. Dall'episodio la discussione si allarga sulla storia degli italiani in Belgio, gli accordi tra il governo italiano e quello belga, i rapporti tra comunità italiana e belga, le inchieste successive alla tragedia e la percezione dell'evento oggi.

Daspo urbano e repressione delle persone trans, eternormativià e violenza del decoro

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A partire dal caso dei daspo a Naoli contro donne trans e dell'omicidio di Vincenzo, attivista gay campano, una riflessione con una compagna di Napoli e Loredana Rossi dell'associazione trans Napoli su decoro, repressione, eteronormatività, famiglia e controllo.