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Tecnologia e automazione

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La centralità dell'IT e l'incapacità nostrana di realizzare un IT di qualità, fanno sì che ci troviamo a dipendere da attori terzi e a regalare loro il nostro futuro. Che fare? Cominciamo intanto a capire come funzionano le cose. Solo in base a questo potremo ricavare, se ne saremo in grado, uno spazio di agibilità politica.
I servizi IT devono essere: sicuri, scalabili e affidabili. E' molto costoso costruirli così e manutenerli nel tempo, ci sarebbe bisogno di un esercito di addetti che lavorano 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Per questo è stata introdotta l'automazione spinta. L'Italia ancora fatica a cominciare questo percorso che in USA e in Cina ha già 20 anni di sperimentazione e pratica alle spalle. Per questo dobbiamo usare le loro infrastrutture e rinunciare così al quarto caposaldo dei servizi IT, che si dicementica sempre: la privacy.
 

Nella seconda parte della puntata, vediamo un esempio pratico: Signal, una app di messaggistica con crittografia end-to-end che sta rapidamente diffondendosi,  tra molte note positive a alcune criticità da conoscere, proponendosi come alternativa alle più note WhatsApp e Telegram.

Si arriva alla conclusione che i serivizi IT hanno senso solo in regime di Sovranità Digitale, ossia quando c'è una comunità, comunque estesa e comunque formalizzata, che prende in carico in proprio la responsabilità e gli oneri della gestione dell'infrastruttura IT.

Tecnologia e automazione

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Ottava puntata del ciclo su tecnologia e automazione, parliamo di governance della rete ai tempi del Coronavirus, con un ospite speciale che ci illustra i modi in cui il digitale sta cambiando le articolazioni del vivere civile e l'esercizio dei poteri ad esso connesso. Parliamo di App Immuni, della questione della conservazione ed analisi dei dati delle persone, delle conseguenze dell'introduzione di algoritmi di intellegenza artificale sui diritti e sul lavoro e di come tutto questo porti inevitabilmente ad un ulteriore incremento delle disuguaglianze sociali.

Statistiche e tracciamento ai tempi del coronavirus

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Partendo da una statistica presentata dalla regione Lombardia che tende a dimostrare l'ancora eccessiva mobilità della popolazione nonostante i decreti, facciamo quattro conti
per vedere quanto le conclusioni tratte siano veramente supportate dai dati statistici, e in generale quanta validità abbiano quei dati rispetto alla domanda posta. 
Il nostro risultato permette sostanzialmente di giungere alla conclusione opposta rispetto allo studio originale, facendo solo qualche assunto sulla sopravvivenza della popolazione.
 
Parliamo poi della diffusione del sistemi di sorveglianza e autosorveglianza, declinati come necessari nella lotta all'epidemia, sia in Italia sia in altri paesi, 
come Israele (che ha comunque una lunga tradizione in tema di sorveglianza della popolazione).
Questa diffusione è dovuta anche all'imitazione del modello "virtuoso" della corea del sud, che ha tracciato tutti i cittadini e reso pubblici i movimenti di quelli positivi per permettere al resto della cittadinanza di "difendersi". Un approccio non solo invadente della privacy, ma di cui non è chiara l'utilità.
 
In conclusione discutiamo brevemente altri due argomenti:
  • il "problema" della scarsità di tamponi analizzati in italia rispetto a quello che da più parti si considera il necessario (sempre chiamando in causa il "modello" corea del sud) e il contributo che il mondo scientifico potrebbe dare alla lotta contro l'epidemia.
  • come sopravvivere alla scarsità di banda in un mondo che ormai vede la rete come una delle poche forme di intrattenimento e lavoro ancora consentite? commentiamo la soluzione proposta dal sole24 ore e le promesse delle major dei video online di ridurre il consumo di banda. Recentemente avevamo dedicato un approfondimento all'insostenibilita' economica tecnica e ambientale di un sistema di intrattenimento e comunicazione basata sui video. Ascoltalo qui.

Il DNS over HTTPS non è una svolta, ma... impariamo ad usarlo!

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Cos'è questo DNS-over-HTTPS, di cui i provider si lamentano perché dicono che impedisce la censura, il parlamento statunitense si lamenta perché dice che c'è abuso di posizione dominante? È una tecnologia promettente e positiva, ma per come sta venendo implementata potrebbe portare ad una ulteriore centralizzazione di Internet.

Autistici/Inventati ha vari aggiornamenti positivi per i suoi utenti: riaperto il servizio di helpdesk e riattivato il servizio jabber (qui qualche informazione). Ancora impossibile, invece, richiedere nuovi servizi.

Il lavoro è un gioco o i giochi aiutano a lavorare di più?

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Prendendo spunto dalle novità sui "giochi" in azienda di Amazon parliamo di gamificazione con Karlessi di CIRCE: come distinguere i contesti gamificati da quelli di semplice gioco? Perché la gamificazione - idea non nuovissima - si va diffondendo sempre di più, fuori e dentro il mondo del lavoro ma soprattutto in quell'area intermedia che è la sharing/gig economy.
Il libro citato nell'intervista è Addiction by design di Natasha Dow Schüll 

Parliamo poi delle consuetudini all'interno di Snapchat: l'azienda era così abituata a rispondere a richieste legali da aver sviluppato addirittura una applicazione per farlo con maggiore efficienza; applicazione che ovviamente è sfuggita di mano ed è stata spesso usata indiscriminatamente.

Chiudiamo con facebook, che si merita ben due notizie:

  • la chiusura (ma la vera notizia è l'esistenza) di 2miliardi (DUE MILIARDI) di account fasulli, cosa che mette abbastanza in discussione l'uso di facebook come termometro del sentire comune.
  • l'annuncio di una nuova criptovaluta all'interno dell'ecosistema di facebook chiamata GlobalCoin, che promette di "rendere lo scambio di soldi facile come l'invio di una foto su whatsapp". Per realizzare questo obiettivo anarcocapitalista Facebook si sta accordando con grandi gruppi finanziari, sperando così di non ricadere nel fallimento dei "facebook credits" o nei problemi delle altre criptovalute.

 

Privacy e supercazzole

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Facciamo un bilancio del NAck appena conclusosi: tantissimi interventi interessanti e un'assemblea che ha lanciato l'hackmeeting 2019 al CSA Next Emerson di Firenze.

Alcune notizie di variegata serietà:

  • Una compagnia di cybersecurity israeliana, la NSO, vende software di sorveglianza all'Arabia Saudita. Non è un caso isolato ma fa parte di scambi di "armamenti" continui.
  • Un'azienda inizia a promuovere - a suon di supercazzole - una strana idea di privacy: la cessione dei dati ad una azienda intermediaria che si occupa di... venderli. È un'idea di privacy che rifiutiamo e che dà un'idea puramente monetaria dell'intimità

... e concludiamo con un paio di notizie ben poco serie :)

Link che avevamo promesso:

Per me il solito grazie

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Inauguriamo il ciclo sulla profilazione: in questa e nelle prossime puntate parleremo della profilazione su Internet, del perché avviene, di come avviene, del mercato che esprime, e di come arriva ad impattare la nostra vita.

Nella puntata di oggi spieghiamo cosa sono e a cosa servono i cookie, e di come vengono usati per la profilazione. In questa puntata ci limiteremo alle tecnologie di tracciamento più semplici, rimandando concetti più avanzati alle successive puntate del ciclo.

Abbiamo cambiato giorni di trasmissione: ci risentiamo Domenica 8 ottobre, mentre Domenica 1 ottobre manderemo una replica di Coccoli al Silicio.

Alla apple sono dei buoni (parte 1)

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Puntata all'insegna della critica cinematografica ma anche della poesia.

 

Si parte parlando brevemente dell'ingiunzione di un tribunale statunitense che imporrebbe ad Apple di aiutare l'FBI a "bucare" i sistemi di sicurezza di un telefono da essa stessa prodotto, e del plateale rifiuto di collaborare della Apple, che conferma la strategia dell colosso di Cupertino, intenzionato più a mantenere la propria immagine pulita e prestigiosa dopo lo scandalo di Prism e la morte del proprio leader, che non a tutelare davvero la privacy degli utenti.

Si passa quindi ad una accurata recensione del film di Danny Boyle [1] sulla vita di Steve Jobs, ormai guida spirituale postuma della mela morsicata e delle/dei suoi fan.

Si torna alle malefatte della Apple contemporanea parlando con un compagno di MsACK[2] della scuola di alta formazione che Apple si accinge ad aprire a Napoli, di cui si sa ancora poco o nulla, se non l'ingente costo del progetto, comunque basso rispetto a quanto verrà scontato ad Apple dai debiti che ha con il fisco italiano. Tanti sono anche i dubbi su quante risorse questo progetto sottrarrà all'università e agli studenti, sull'utilità effettiva dei tirocinii offerti e la volatilità delle competenze così settoriali e specifiche, atte a formare manovalanza precaria e sottopagata.

Nelle pillole di tecnologia si parla di un altro gigante buono, ovvero di Google, che ci offre una nuova app: "Data Save"[3] che facendo transitare tutto il traffico dell'utente tramite i propri server, ripulisce i dati da cio' che non è essenziale, facendo risparmiare prezioso traffico dati, e consegnando tutto il contenuto della navigazione nelle mani del motore di ricerca.

Chiudono la puntata delle delicate citazioni[4] di frasi di Steve Jobs, nascoste in mezzo ad un mare di frasi dei Baci Perugina, riesci a distinguere le une dalle altre?

 

Durata: 1h17"

 

[1]https://it.wikipedia.org/wiki/Steve_Jobs_(film)

[2]http://msack.org/

[3]https://chrome.google.com/webstore/detail/data-saver/pfmgfdlgomnbgkofeojodiodmgpgmkac

[4]https://it.wikiquote.org/wiki/Steve_Jobs

 

 

Malware di stato 2, captatori informatici e ransomware

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In questa puntata torniamo a parlare di captatori informatici e malware di stato, in occasione della riproposizione del norme che ne permetterebbero l'uso diffuso per le indagini.

Abbiamo riascoltato l'intervista di marzo 2015 all'avvocato Sarzana[1], e analizzato la cronologia della proposta di legge[2] (che si ripete immutata) esaminandone brevemente le implicazioni.

 

In chiusura abbiamo parlato dei ransomware[3], in particolare di cryptolocker[4] e delle sue varianti.

 

[1]http://www.ondarossa.info/redazionali/intercettazioni-malware-e-dintorni

[2]http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0037810.pdf

[3]http://it.wikipedia.org/wiki/Ransomware

[4]http://it.wikipedia.org/wiki/CryptoLocker

 

 

cookie e captatori occulti

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Seconda puntata delle Dita nella Presa.

 

La trasmissione è iniziata parlando dei banner sui "cookie" che da qualche mese imperversano su internet. Dopo una breve panoramica sul funzionamento tecnico dei cookie, abbiamo analizzato alcune loro implicazioni sulla privacy, per nulla tutelata dalla nuova normativa che impone i banner.

Abbiamo nominato http://prebake.eu/ un espediente tecnico per non vedere il "banner dei cookie".

 

Si è poi passati a commentare la nuova legge, in fase di stesura, riguado i captatori informatici occulti.