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guerra

Fermare l'escalation. Unitə contro guerra, armi e fossile! Il 21 ottobre a San Piero a Grado

Data di trasmissione
Durata 11m 40s
Durata 18m 57s

C’è una stretta connessione tra la militarizzazione dei territori in cui viviamo e le politiche di guerra che l’attuale governo conduce in continuità con quelli precedenti. Per questo la lotta contro la militarizzazione e la costruzione di nuove basi militari deve intrecciarsi con la lotta per fermare l’escalation globale verso la guerra.

In tale prospettiva “Fermare l’escalation” nasce come processo di mobilitazione di diverse realtà di lotta politica, sindacale, sociale, ecologica, transfemminista, dell’associazionismo, del mondo antimilitarista, pacifista e di quello della giustizia climatica, dei nodi territoriali contro le grandi opere, i disastri ambientali ed il fossile. 

“Le guerre non scoppiano, si preparano”, è una delle espressioni che abbiamo pronunciato più volte: come possiamo fare in modo di costruire una fiducia nella possibilità di inceppare questa preparazione? 

Ne parliamo con un compagno del Movimento No Base di Pisa e con una compagna del Movimento per il diritto all'abitare di Roma.

Per maggiori informazioni: https://fermarelescalation.org/appello_alla_mobilitazione/

Per informazioni logistiche: https://fermarelescalation.org/raggiungici-il-21-ottobre-per-fermare-lescalation/

La guerra in corso in Messico

Data di trasmissione
Durata 38m 18s

In Messico è in corso una guerra e nessuno ne parla. Negli ultimi 4 anni di governo di sinistra sono morte 160.000 persone.

Il governo dei territori, e le politiche estrattiviste che vedono coinvolte aziende anche italiane come ENI, Bonatti, ENEL. spinte dall'FMI, vengono garantite da un livello molto alto di violenza, delegata a forze paramilitare più o meno legate al narcotraffico.

L'unico argine reale a questo attacco alla popolazione messicana sono le realtà di compagne e compagni, zapatiste, di collettivi indigeni e urbani, che costruiscono comunità ribelli e resistenti dal basso. Insieme ai compagni del Nodo solidale, realtà di solidarietà internazionalista presente sia in Italia che in Messico, approfondiamo questo quadro, che ci porta a ragione su come supportare anche dall'Italia le lotte delle compagne e dei compagni in Messico. E ci mostra come ciò che accade dall'altro lato del mondo ci aiuta a comprendere come il capitalismo agisce, e come le lotte in un mondo globalizzato vadano sempre di più messe in collegamento.

Un'occasione per approfondire questi temi sarà questo sabato 8 luglio, dalle 18, al Porto Fluviale, durante l'iniziativa dal titolo "Chiapas sull'orlo della Guerra civile" e in una successiva iniziativa giovedì 13 luglio alla Casa di quartiere al Quarticciolo, durante la presentazione del libro "Autodifesa medica", sulle esperienze di lotta e autogestione sui temi della salute in Messico.

Un Foglio contro la guerra

Data di trasmissione
Durata 33m 37s

L'idea di questo foglio nasce dall'assemblea "La guerra in Ucraina e le nostre lotte" organizzata da ConvergenX - parole e pratiche in movimento il 15 gennaio a Bologna. È stato poi discusso e redatto collettivamente da compagne e compagni di Bologna, Brescia, Milano, Napoli, Pisa, Reggio Emilia, Torino, Trieste. Da più di un anno la guerra in Ucraina infiamma, oscurando e nello stesso tempo intensificando conflitti e focolai di guerra attivi in luoghi più distanti dall’Europa. I suoi effetti materiali investono le nostre vite, le nostre condizioni di lavoro, le nostre lotte. Le discussioni hanno provato a indicare la possibilità di andare oltre la reazione alle condizioni presenti alla quale le lotte sembrano condannate, nello sforzo di anticipare processi che la guerra sta mettendo in movimento e che riguardano il tem-po che ci aspetta. Ne parliamo con una compagna di Bologna.

Il foglio contro la guerra è scaricabile qui: https://issuu.com/fogliocontrolaguerra/docs/foglio_online

Coordinamento Regionale Sanità

Data di trasmissione
Durata 1h 29m 1s

"Se c'è tutto c'è anche la salute!" sull'onda di questo slogan la trasmissione si è sviluppata con interlocuzioni in merito alla lotta per la casa in vista anche della manifestazione di giovedì 4 maggio ore 17 da P.zza Esquilino e sull'assemblea contro la guerra convocata per lunedì 8 maggio ore 17 alla facoltà di Lettere dell'Università "La Sapienza".

In chiusura di trasmissione è intervenuto Giorgio De Finis direttore del Museo dell'Altro e dell'Altrove di Metropoliz per approfondire il valore del progetto e la necessità di mobilitazione.

Microfoni aperti sulla guerra

Data di trasmissione
Durata 2h 3m 22s

Dallo scoppio del conflitto in Ucraina è passato un anno e il mondo che conoscevamo prima del 24 febbraio 2022 oggi non esiste più. Sul fronte si continua a morire (si parla di oltre 100mila vittime per entrambe le part) e il livello dello scontro bellico sul terreno internazionale appare più preoccupante che mai. E' passato un anno di massacri insensati, un anno di invii di armi, un anno di annientamenmto di ogni soluzione diplomatica, un anno di gasdotti cha saltano in aria, un anno di creazione del nemico, un anno di NATO e di spese militari al 2% del PIL, un anno di inazione e impotenza, di retorica nazionalista, militarista e patriarcale. In occasione di questo pesante anniversario ROR apre i microfoni per un confronto con compagn*, ascoltatori/ascoltatrici sulla fase in atto, su cosa fare e come uscirne...

Coordinamento Regionale Sanita

Data di trasmissione
Durata 1h 33m 1s

1) Piano rifiuti e lotta contro discariche e inceneritori: a che punto siamo, verso la manifestazione del 9/2;

2) Da Aprilia, notizia di un ennesimo incendio in corso ai capannoni dove vengono stoccati i rifiuti, pericolo per la popolazione;

3) Viterbo 4/2 ore 10 all'ENI Store via Cassia Sud 3/A, presidio contro guerra e carovita;

4) voci dal presidio al Ministero della Sanità per la liberazione di Alfredo e sulla condizione sanitaria nelle carceri;

5) CSDA coordinamento per la difesa delle persone anziane malate e non autosufficienti, intervento sulla legge delega in discussione in parlamento che taglia i finanziamenti e li sottrae al SSN

Io Te L'avevo Detto - gas, guerra, repressione. What else?

Data di trasmissione
Durata 2h 3m 32s

Vediamo come il tentativo di approvvigionarsi di metano altrove rispetto alla Russia, sia una pia illusione del nostro governo.

Quasi un anno di guerra. L'italia cosa fa? Tra escalation a suon di carri armati e commissioni militari, tra piani di finanziamento bellico e scontro fra blocchi, noi si sta come le foglie ecc ecc...

Oltre 100 giorni di sciopero della fame per il compagno Cospito, ragioniamoci su. 

Come al solito arriviamo in ritardo, ma continuiamo a vederci lunghissimo!

io te l'avevo detto - giù le armi, su i salari, manifestazione 3 dicembre contro guerra carovita e governo Meloni

Data di trasmissione

Giornata intensa piena di corrispondenze e testimonianze audio dal corteo contro guerra carovita e repressione del 3 dicembre. 

Ovviamente non sono mancate tanta musica oltre a frivolezze ed amenità del tutto gratuite e fuorvianti di cui ci assumiamo prontamente la colpa. 

Il Rojava è sotto attacco da parte dello stato Turco

Data di trasmissione
Durata 6m 31s

Dopo l’attentato di Istanbul, che ha causato 6 morti numerosi feriti e caos e paura diffusi,  il governo centrale ha avviato una campagna politica trovando l’origine dell’attentato in Rojava , accusando quindi il pkk, le ypj, le ypg. Le prime dichiarazioni governative erano pura vendetta, come si riscontra nelle dichiarazioni del ministro dell’interno. Le fonti locali in Rojava  parlano di ingenti bombardamenti , civili uccisi , droni militari. Ankara invece parla di un’operazione legittima che sta puntualmente evitando i civili. Washington da tempo riteneva probabile un attacco turco di questa portata. L’attenzione va mantenuta alta sia perché è chiaramente un’azione militare legata alla politica interna della Repubblica turca e sia perché stanno uscendo le prime dichiarazioni degli arrestati dopo l’attentato, che senza sorprese sono strane e contraddittorie.

Ne parliamo con Murat Cinar, giornalista esperto di Turchia e Kurdistan.