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Repressione

Roma: impedita conferenza stampa a Piazza Indipendenza

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Corrispondenze con i compagni e le compagne del Si Cobas e del Movimento per il Diritto all'Abitare sull'impedimento, da parte della polizia, della conferenza stampa in merito al processo a carico degli attivisti e degli occupanti sul vergognoso sgombero di Via Curtatone lo scorso agosto.

Egitto: continuano torture e condanne a morte

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Con un compagno che conosce bene l'Egitto, avendoci anche vissuto, affrontiamo la spinosa questione dell'Egitto contemporaneo, dove la dittatura militare di Al Sisi continua a torturare e condannare a morte. 

Indaghiamo anche le mire espansionistiche dell'Egitto nell'area, cercando di capire cosa si agita tra il Mar Rosso e la penisola del Golfo.

Per gli aggiornamenti sull'Egitto vi consigliamo di seguire il blog Hurriya.

Qui la lettera di un condannato a morte in Egitto, di cui abbiamo letto uno stralcio.

Messico: uccisa procuratrice che indagava su donne scomparse e stuprate

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Una procuratrice - Torres Castellanos, 35enne - che stava indagando sulle donne stuprate e uccise nello Stato orientale di Veracruz è stata assassinata ieri a colpi d'arma da fuoco. Una fonte dell'esercito messicano ha detto alla France presse che sulla scena del delitto è stata rinvenuta una lettera di minacce contro i funzionari della procura (fonte RaiNews).
 
Commentiamo questo grave fatto con una nostra redattrice, curatrice de La Esquina del Soul (ogni giovedì alle 17 su Radio Onda Rossa).

Amburgo: nuova udienza per Fabio Vettorel, da quattro mesi in carcere

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Fabio Vettorel è stato arrestato in occasione delle giornate contro il G20 di Amburgo. È ancora in carcere, ormai da quattro mesi. Oggi c'è stata una nuova udienza del processo: si spera nella scarcerazione, che potrebbe avvenire - finalmente! - già da domani.

Nel disinteresse generale della stampa italiana (a differenza invece di quella tedesca, piuttosto presente in aula), si segnala l'unico articolo uscito (puoi leggerlo qui) sui nostri media.

Abbiamo intervistato la mamma di Fabio, Jamila Barone.

FABIO LIBERO!

Roma: presidio in solidarietà con la comunità LGBTQI egiziana

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Sentiamo una compagna de le cagne sciolte che ci racconta del presidio di oggi alla gay street in solidarietà con la comunità lgbtqi ancora colpita dalla repressione di Al Sisi in Egitto

 

Il 18 ottobre facciamo qualcosa di concreto per LGBTQI d’Egitto, per Alaa e per tutt* le prigioniere/i politiche/i

In Egitto la repressione quotidiana continua ogni giorno più dura. Dalla fine del 2013 sono all’ordine del giorno le violazioni dei diritti umani da parte delle autorità militari del regime di Al Sisi.

Il 23 settembre scorso, durante il concerto della band libanese Mashrou’ Leila alcune persone hanno sventolato la bandiera rainbow, simbolo delle lotte LGBTQI.
In seguito a questa azione la repressione del regime ha colpito tempestivamente, con arresti e detenzioni, e molte/i sono sotto indagine da parte dei servizi di sicurezza. Finora sono state arrestate più di cinquanta persone, molto giovani, “presunte” appartenenti alla comunità LGBTQI, alcuni hanno già subìto processi sommari con relative condanne, tra cui una persona a sei anni di carcere.

Con la scusa della bandiera rainbow sventolata in pubblico, la polizia effettua perquisizioni e retate nelle case delle persone che hanno manifestato la propria solidarietà alla comunità LGBTQI. Il bilancio per ora è di 57 arresti, 9 condanne già effettuate, 35 procedimenti in corso, 2 persone sotto indagine e 11 persone detenute in luoghi sconosciuti – le sparizioni di persone ‘scomode’ al regime sono la prassi in Egitto.

Ricordiamo che l’Egitto intrattiene con l’Italia e l’Unione Europea relazioni politiche e militari. Recentemente sono stati siglati accordi per il blocco dell’immigrazione verso l’Europa e per la detenzione di persone migranti, essendo l’Egitto uno dei maggiori paesi di origine, transito e arrivo di persone migranti, molte delle quali vogliono raggiungere l’Europa.
Come è possibile stringere accordi con un regime che incarcera, fa sparire e giustizia decine di migliaia di oppositrici e oppositori politici?


Facciamo nostro l’appello rivolto alle comunità LGBTIQ internazionali di manifestare il 18 ottobre di fronte alle Ambasciate e ai Consolati Egiziani in ogni città, per denunciare queste violazioni e fare pressione sul governo egiziano, nonché diffondere la notizia della repressione attraverso i media.

Facciamo anche nostro l’appello per chiedere il rilascio di Alaa Abdel-Fattah il cui appello per una condanna di 5 anni -di cui ha già scontanto 3 anni e mezzo – sarà il giorno dopo.

Il 18 ottobre manifesteremo la nostra solidarietà contro la repressione del regime di Al Sisi.
Invitiamo tutte, tutti e tuttu ad unirsi a noi.
Appuntamento alle ore 18,30 all’entrata del parco di Colle Oppio su via Labicana.

Venite rainbow, favolos* e glitterat*!

#freeLGBTQI
#freeAlaa
Liber* tutti e tutte!!!!

LGBTIQ SOLIDALI CONTRO LA REPRESSIONE