Le Dita nella Presa
Trasmissione di approfondimento tecnologico a cura di AvANa. Contattaci a leditanellapresa poi fai una chiocciolina ondarossa poi fai un punto info
Verifiche a (buon) mercato
Meglio un giorno da abbonato o 100 tap da Smart Citizen?
Apriamo la puntata di oggi parlando del cookie wall: quel pannello un po' noioso ma che vi permette di dire di no al tracciamento. Da qualche tempo, alcuni quotidiani italiani lo stanno interpretando a modo loro: per dire di no bisogna abbonarsi. Si può fare? Vediamo cosa dice la normativa.
Elon Musk si compra Twitter per farne "un agorà digitale", tempio della libertà di espressione, nell'accezione che gli dà lui stesso, cioè un esponente della destra libertariana statunitense.
Il comune di Roma annuncia il lancio di un progetto di "Smart Citizen Wallet". Ci sarebbe da parlare sul serio delle implicazioni di questo modello di città divisa tra cittadini virtuosi e non; come spesso accade, invece, l'implementazione capitolina è prima di tutto ridicola: l'unico comportamento virtuoso pare essere l'uso del tap&go. Grazie ad esso si otterranno dei punti, il cui uso non ci è ancora dato sapere.
Il tutto farcito, e concluso, con notiziole varie:
- FB minaccia il Canada di bloccare il servizio news se deve pagare gli editori dei quotidiani per farlo
- Parler annuncia che verrà acquistato da Kanie West (il nazista più popolare del ventunesimo secolo) e lo fa lasciandosi sfuggire gli indirizzi dei suoi associati VIP
- Gli USA mettono il bollino per la cybersecurity sui dispositivi IoT
- Una nuova tecnologia minaccia il copyright: i mixer con Intelligenza Artificiale. Li abbiamo provati, ottenendo versioni più compresse di canzoni che già conoscevamo.
- La protesta contro i jet privati va a segno: ora i miliardari li noleggiano.
Tracciamento in tutte le salse
Puntata fiume per rimediare alla vacanza di 2 settimane fa.Parliamo di tracciamento, che sia fatto di stati o di aziende.
- Apriamo guardandoci in casa nostra: un'azienda italiana sfrutta la vetustà del protocollo che gestisce le comunicazioni tra operatori telefonici su scala mondiale, per localizzare geograficamente utenti in tutto il mondo
- in Messico non va meglio: dopo lo scandalo del 2017, Lopez Obrador aveva promesso che sarebbe cessato l'utilizzo di Pegasus. Non è andata così.
- La dogana USA ha collezionato dump completi di decine di migliaia di passeggeri che hanno attraversato la frontiera e sono risultati "sospetti". Questi dati sono accessibili a migliaia di funzionari doganali e rimarranno tali per altri 12 anni, nonostante il progetto sia cessato per manifesta inutilità.
- Consoliamoci: uno dei sistemi di comunicazione "riservate" della CIA era fatto così male che l'avevano capito tutti. Probabilmente lo capirono i servizi antispionaggio di Cina e Iran. Oggi ci sono gli archivi di quei siti, e si può confermare che non era difficile notarlo.
- TikTok ti traccia quanto (e come) Facebook e Google
- L'opzione "Blocca le connessioni senza VPN" non fa tutto quel che dice... qualcosa passa! Non è un bug, è una feature.
- Se usate Chrome o Edge, quello che digitate in un form potrebbe essere inviato su internet per il controllo ortografico. Sì, anche le password.
- Pare che sempre meno persone utilizzino la funzionalità "Login con Facebook", tanto che iniziano a sparire gli appositi pulsanti. È una buona notizia, ma non del tutto.
- Sapete dove memorizza Facebook i vostri dati? Se sì, diteglielo agli ingegneri di Facebook
- Facebook censura i palestinesi più degli israeliani, dicono. Facebook non ci crede, e commissiona un report indipendente. Che conferma tutto e rincara la dose. Facebook dice che non è vero ma farà tutto quello che suggerisce il report.
- VLC bloccato in India. La causa? lettura frettoloso di un report Symante.
- La Cina attiva la censura basata su SNI, tecnica vecchia ma ancora efficace.
- Aggiornamento dalla puntata precedente: Kiwi Farms bucato!
- Dopo il disastro di log4j, gli USA vogliono finanziare la sicurezza nel software libero
È l'algoritmo, bellezza
Sorvegliamoli a casa loro
- Come mai molte applicazioni utilizzano il "loro" browser invece di usare quello di sistema?
- Qualcuno ha avuto un'ideona per scovare i pedofili: perché non mettiamo una IA che ti sorveglia _dentro_ al cellulare? Un esempio chiarisce le possibili conseguenze
- Facebook fa di tutto per non essere trasparente riguardo alle pubblicità elettorali negli Stati Uniti. E per le prossime elezioni in Italia? Quì il problema non si pone nemmeno, perché non ci sono leggi in proposito...
- Una azienda statunitense vende alle polizie sistemi di sorveglianza a basso costo che funzionano utilizzando dati raccolti per scopi commerciali.
- E varie altre notiziole...
Non si parli di Intelligenza dell'IA
Ultima puntata della stagione per le dita nella presa! (forse).
Iniziamo col parlare di intelligenza artificiale, partendo dalla notizia del licenziamento di Blake Lemoine, dipendente di Google che aveva dichiarato che un chatbot basato su IA poteva essere considerato senziente. Evidentemente, Google non apprezza affermazioni esagerate sulle IA che sviluppa e preferisce avere un profilo più basso. Come spiegare, altrimenti, la collaborazione tra Google e il governo israeliano in tema di sorveglianza basata su intelligenza artificiale?
Diamo anche alcune altre notizie - di serietà variabile - riguardanti gli sviluppi dell'intelligenza artificiale.
Parliamo anche di sorveglianza "stupida": niente IA, ma tanto cloud, dall'uso della domotica al prelevamento del DNA alla nascita, tutto fa brodo.
Concludiamo con le notiziole: ancora problemi per Google dal GDPR; i giudici americani fanno ricerche come gli studenti delle superiori (su wikipedia); il trenino "Termini-Centocelle", grazie ai lavori di ammodernamento, viaggerà su un futuristico binario unico per 1,5km; ma soprattutto, pare che stavolta il copyright per Topolino scada sul serio!
(il dato) non passa allo straniero!
Iniziamo commentando il no del Garante della Privacy a Google Analytics. Una decisione che ci si aspettava, con una sua valenza anche simbolica, ma che non è detto che cambi davvero qualcosa per il futuro. Infatti il no riguarda solo una versione di Google Analytics che non è l'ultima, solo se si continuerà a mantenere i dati negli USA, e solo se gli USA non cercheranno di rimettere in piedi un nuovo Privacy Shield.
Parliamo poi di Cloudflare, commentando uno splendido articolo del sole 24 ore: l'AGCOM esaudisce le richieste delle lobby discografiche e ordina a Cloudflare di censurare dal suo servizio di DNS i siti che il governo italiano indica. Finora non era mai successo.
Chiudiamo con un po' di notiziole su app e browser.
Annunci di inizio estate
Nella puntata di oggi attraversiamo varie notizie di attualità ma dai temi disparati.
Apriamo con la situazione per le donne negli USA: dopo la cancellazione della Roe v. Wade, e quindi la possibilità che l'aborto venga vietato in molti stati, molte persone si chiedono se le app di monitoraggio del ciclo mestruale potranno essere utilizzate nell'ambito di indagini penali. Vediamo quindi come il divieto di aborto colpisce la salute delle donne anche aldilà dell'interruzione di gravidanza; e come alcuni strumenti tecnologici che sembravano innocui diventano molto sensibili al mutare dello scenario legale.
Passiamo poi ad alcuni annunci sul tema della combustione; il governo italiano si batte per i motori a combustibili derivati da massa biologica ma analoghi a quelli fossili (insomma, bioetanolo e biodiesel). Con un sofismo, si dice che questi motori sono "carbon-free", in quanto la CO2 che rilasciano è quella che hanno intrappolato durante la crescita. Sebbene questo abbia una parte di verità, colpisce come la scelta di difendere i motori a combustione interna (che ha anche dei pregi, beninteso) venga raccontata schiacciata sull'aspetto dell'anidride carbonica.
Ancora sulla combustione, alcuni cinquestelle hanno scoperto la "ossicombustione" e ne tessono le lodi. La ossicombustione è in effetti una tecnica che pare promettente. Difficile dire però che un inceneritore che utilizza questa tecnologia sia qualcosa di completamente diverso rispetto a quelli che già conosciamo. Tra l'altro gli studi scientifici disponibili finora sono sempre stati applicati a scenari in cui l'inceneritore veniva utilizzato dopo un processo di differenziazione del rifiuto molto accurato. Uno scenario che non è quello che si prospetta per la città di Roma.
Concludiamo con notiziole dedicate a tracciamento e copyright.