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Impatto - voci contro le nocività

Panico a Reggio Calabria, amarezza a Taranto...ma il cielo è sempre più "green"

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Durata 55m 1s

Apriamo con una corrispondenza da Reggio Calabria che ci illustra la situazione di emergenza rifiuti che vive il capoluogo calabro dopo ben 16 anni di commissariamento. Riprendiamo la questione delle centrali a biogas e biomasse, la loro promozione mediatica e l'opposizione che stanno mettendo in piedi i cittadini di Chiusi e Castiglione del Lago. Aggiornamenti dal versante Ilva di Taranto e brevi news sul Ponte sullo stretto di Messina e sul livello di inquinamento da CO2.

Non c'è due senza Terni, non c'è tre senza Albano

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Durata 54m 57s

Partiamo con una corrispondenza da Terni per parlare del corteo di sabato 11 maggio contro il revamping dell'inceneritore, passiamo poi ad albano con alcuni aggiornamenti sulla vertenza contro discarica e inceneritore. Terminiamo con un'ampia panoramica sulla questione biogas e biomasse e il lancio del prossimo appuntamento di scenari energetici.

Sud Italia? una monnezza! Retrospettiva su Orlando il neo ministro dell'ambiente e corrispondenza con no muos

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Durata 1h 4m 34s

Apriamo con una panoramica sull'emergenza rifiuti che sta dilagando nel centro e sud Italia: a Palermo come a Reggio Calabria, Foggia e presto Roma. A seguire breve retrospettiva sul neo ministro dell'ambiente Andrea Orlando: i suoi legami con i potentati economici e politici, la sua vasta esperienza in qualità di "problem solver" e le sue più recenti dichiarazioni in merito alle questioni ambientali come il tav. Si ricordano alcuni appuntamenti della settimana e a chiudere corrispondenza  con un compagno del coordinamento no muos di niscemi per gli ultimi aggiornamenti.

Monnezza da mangiare, Arsenico da bere e digestione (anaerobica) un po' pesante

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Durata 48m 20s

Apriamo la trasmissione con degli aggiornamenti sulla situazione rifiuti laziale rigguardo le spedizioni di monnezza fuori regione (Abruzzo). Ospitiamo una corrispondenza con il referente legale  del Coordimento contro l'inceneritore di Albano per una panoramica sulloo stato d'arte dell'apertura del cantiere.

Riprendiamo poi il filo dell'inquinamento di arsenico nelle acque dei comuni del Lazio, a molti mesi di distanza dalla scadenza dell'ultima deroga (31 dicembre 2012) sulkla concentrazione di metalli pesanti.

Infine parliamo del famigerato digestato prodotto dagli impianti a biogas in relazione ad alcuni casi di rilevazione di inquinanti tossici e biologici nel biomassa in ingresso.

Chiudiamo lanciando appuntamenti per la settimana a venire (Scenari Energetici 2.0 @ Fisica e la passeggiata archeologica a Santa Maria delle Mole il 25 Aprile).

Non solo cattive notizie: primo stop al biogas. Ma anche molto altro..

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Durata 51m 4s

Puntata ricca di corrispondenze: iniziamo con un collegamento da Arquata Scrivia per parlare degli ultimi sviluppi del progetto TAV Milano-Genova (Terzo Valico) e lanciare la marcia popolare da Novi a Pozzolo del 20 aprile. Andiamo  poi a toccare la spinosa questione del biogas, questa volta però con una buona notizia. Un compagno del comitato di Guidonia (RM) ci racconta come si è arrivati a bloccare i progetti di ben due impianti a biogas. L'azienda appaltatrice ha infatti ritirato i progetti dopo la battagliera reazione della popolazione, è il primo stop al bioga in provincia di Roma. Notizie meno entusiasmanti arrivano invece da Bagnoli, dove si è aperta un'inchiesta per disastro ambientale in seguito alla mancata bonifica dell'ex stabilimento siderurgico dell'Italsider. Quasi contemporaneamente è avvenuto lo sgombero del centro sociale Bancarotta Bagnoli, i due avvenimenti sono chiaramente collegati e ne parliamo con un compagno in diretta telefonica. Chiudiamo con le news da Taranto: la legge salva-Ilva, purtroppo, è salva ovvero la Corte Costituzionale si è pronunciata sulla sua costituzionalità con parere positivo. Risultato invece negativo l'ha avuto il referendum popolare promosso da Taranto Futura per la chiusura dell'Ilva che non ha raggiunto il quorum.

La maleodorante brezza primaverile: Ilva e rifiuti

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Durata 1h 9m 54s

Questo aprile si prospetta movimentato a giudicare dalle numerose mobilitazioni che hanno attraversato lo stivale in questi giorni. Apriamo con un collegamento da Taranto che ci aggiorna sulla situazione dell'Ilva: domani infatti si attende il pronunciamento della corte costituzionale sulla costituzionalità della legge salva-Ilva, promossa da Clini per offrire una sponda alla famiglia Riva nel suo confronto con la magistratura. Dopo una breve lettura del rapporto Ispra sull'inquinamento delle acque provocato da pesticidi, passiamo alla valutazione delle iniziative del 6 aprile contro rifiuti e inceneritori tenutesi a Malagrotta, Capua e Albano. Ci colleghiamo infine con Colfelice, uno dei siti provinciali destinato ad accogliere i rifiuti romani che vive, da giorni, una situazione di tensione, per i blocchi attuati dalla popolazione per fermare i camion dell'Ama.

Dal Divino Amore alla Nigeria con tappa a Niscemi

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Durata 53m 41s

Ultimi aggiornamenti sulla questione rifiuti nel lazio: botta e risposta fra Clini e Alemanno riguardo malagrotta e monti dell'ortaccio. Alemanno, in odore di elezioni, sembra retrocedere sulla sbandierata emergenza rifiuti romani mentre Clini spinge per l'utilizzo delle discariche regionali. Passiamo ad analizzare il progetto di cementificazione dell'area del divino amore nella zona dei castelli romani. Scendiamo poi a Niscemi con un collegamento telefonico per lanciare la manifestazione del 30 marzo contro la base militare americana e terminiamo con la notizia del ritiro di gran parte delle attività estrattive dell'Eni nella zona del Delta del Niger a causa dei sabotaggi portati avanti dai ribelli del Mend.

Monnezza vs. cemento, sfida tra mostri: Caltagirone contro Cerroni

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Durata 56m 7s

Puntata dedicata al peggio della monnezza romana. Apriamo con una corrispondenza da Albano per degli aggiornamenti sul consiglio comunale straordinario  sull'AIA dell'inceneritore di Albano e sversamenti di monnezza romana. Continuiamo con un riepilogo delle scorse due settimane sul post-Malagrotta, multe europee e dichiarazioni roboanti del ministro Clini. Veniamo al clou con lo scontro tra i mostri Caltagirone-Cerroni sul controllo di ACEA e delle corrispettive quote nella gestione della produzione e dello smaltimento dei vari combustibili organico e CDR  che escono dagli impianti di TMB. Inquietanti ombre, infine si addensano sulle nostre teste per quel che riguarda le tariffe per lo smaltimento rifiuti, dato che peggiore è la gestione rifiuti, maggiori sono i costi per i cittadini, mentre si affaccia la TARES, nuovo balzello regalatoci dal mitico governo Monti.

Dal sud Italia con furore: No ponte e No gassificatore

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Durata 55m 27s

In questa puntata il sud è protagonista: apriamo con un collegamento con i No ponte che ci spiegano come si è arrivati all'annullamento del progetto del ponte sullo stretto. Si inizia infatti a delineare un mese di marzo all'insegna dell'opposizione alle grandi opere. Seguono gli aggiornamenti riguardanti un nuovo sito per lo smaltimento dei rifiuti romani nella zona tra la Laurentina e l'Ardeatina (terreno, che strano! di proprietà di Manlio Cerroni) e l'apparizione di un cartello che annuncia l'inizio del cantiere a Monti dell'ortaccio. Passiamo poi a parlare con un compagno di Gioia Tauro di un progetto di rigassificatore che andrebbe ad incidere su un territorio già martoriato da un inceneritore e una turbogas. Terminiamo con brevi notizie riguardanti il nucleare: la popolazione giapponese è scesa in piazza dopo che il primo ministro ha annunciato il ritorno al nucleare, per quel che riguarda l'Italia il passaggio di un treno di scorie nucleari ad Avigliana in Piemonte è previsto per questa notte. Sempre in Piemonte sono state rinvenute tracce di radioattività nei cinghiali della zona della Valsesia, radioattività che i giornali riconducono alla catastrofe di Cernobyl ma che più probabilmente è dovuta all'inquinamento causato dalle centrali nucleari piemontesi come quella di Saluggia.

L'inceneritore non s'ha da fare da Albano a Parma e pene di progetti perduti

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Durata 1h 3m 58s

Progetti di inceneritori a confronto, da Albano a Parma, nel contesto dei risultati elettorali del movimento 5 stelle. Il comitato No inc di Albano ha messo in piedi un presidio permanente per monitorare le attività in discarica e si assiste nel frattempo al collaudo dell'inceneritore a Parma dove il sindaco 5 stelle Pizzarotti non è riuscito a fermare il progetto. Si prosegue con un aggiornamento sull'Ilva di Taranto in particolare sullo scontro sui prodotti finiti in atto fra magistratura e azienda. Passiamo poi alle notizie radioattive sulla centrale nucleare del Garigliano e terminiamo con la questione delle penali che incombono sui progetti delle grandi opere, Tav e Ponte sullo stretto, nel caso non venissero attuati.