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migranti

Sgomberato stabile a San Ferdinando

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Questa mattina le forze dell'ordine hanno sgomberato un'ex fabbrica vicino alla tendopoli di San Ferdinando (RC) dove vivevano molte persone. Solidali e alcuni occupanti al momento della prima corrispondenza realizzata si trovavano in commissariato.

La seconda corrispondenza racconta tutta la mattinata e tira le fila della situazione.

Nella foto una protesta dei braccianti di questa estate

Presidio antifascista e antirazzista a Rocca di Papa

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Durata 5m 21s

In collegamento con un compagno da Rocca di Papa, dove si è tenuto oggi (ma anche ieri) un presidio antifascista e antirazzista. A Rocca di Papa, comune fuori Roma nella zona dei Castelli Romani, sono stati accolti i migranti della nave Diciotti.

I fascisti, assenti dal territorio, sono arrivati (da Roma e dal Litorale romano) scortati dalle forze dell'ordine.

This is Internet... le dita nella presa va in vacanza!

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Ultima puntata dell'estate!

Facciamo un breve report di Hackmeeting (ascolta la puntata precedente con anteprima sui seminari)

Due notizie dall'unione europea:rimandata la discussione della legge sul copyright; la multa a Google.

La polizia perquisisce la sede di Zwiebelfreunde e le case di alcuni suoi membri. Zwiebelfreuende è un'associazione che si occupa di aiutare la rete Tor (il sistema di anonimato online) a crescere gestendone alcune parti. Il tutto si rivela poi un'operazione contro Riseup, colpevole di ospitare un sito per organizzare un corteo contro una manifestazione neonazista.

Un'analisi di Android alla ricerca di software spia rivela che poche applicazioni utilizzano il microfono quando non dovrebbero; in compenso moltissimo collezionano "screenshot" del telefono mentre usa altre applicazioni. In questo modo ad esempio possono leggere le vostre chat.

Facebook brevetta lo stesso sistema di beacon usato da Silverpush; ne avevamo già parlato, ma ora Facebook ci vuole mettere il brevetto. Promette di non usarlo...

Chiudiamo con l'utilizzo dei dati presenti sugli smartphone per "indagare" sui richiedenti asilo e verificare le loro affermazioni.

Aggressione squadrista al rifugio autogestito Chez Jesus

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Durata 22m

con una compagna parliamo dell'aggressione avvenuta al rifugio autogestito Chez Jesus e la situazione in frontiera. Di seguito il comunicato

A Chez Jesus ieri è stata issata una bandiera. Anzi, due bandiere, belle, alte più o meno 5 metri. Una bandiera No Tav e una con scritto No Borders.

Poche ore dopo, 6-7 persone residenti di Claviere, in modo evidentemente organizzato, si sono presentati al rifugio. Con toni minacciosi e violenti, hanno preteso di togliere le bandiere insultando sin da subito le persone presenti a Chez Jesus. Poco dopo, sono stati raggiunti da altri residenti attirati probabilmente dalla situazione o forse alcuni chiamati dagli stessi aggressori.

I presidianti si sono mossi in difesa del luogo cercando un dialogo, ma evidentemente l’intenzione degli interlocutori non era affatto quella di trovare una soluzione collettiva, imponendosi infatti sin da subito con la violenza verbale, offendendo i presenti con insulti razzisti e sessisti quali “negra di merda”, “a voi non darei neanche venti euro sulla strada”, “avete solo bisogno di un po’ di cazzo”, “pompinari e zecche di merda”. Gli stessi sono arrivati a prendere a calci una ragazza, scaraventare un altro ragazzo giù da un muretto per poi picchiarlo. Alcuni di questi aggressori si sono rivendicati di essere orgogliosamente fascisti, proclamando di essere a casa loro e di poter agire con qualsiasi mezzo necessario. Un’altra componente del gruppo di residenti presenti non aveva intenzioni esplicitamente violente, ma comunque attraverso il totale silenzio e l’osservazione della scena ha legittimato tali azioni rendendosi complice.

Poco dopo l’inizio dei fatti è giunto il sindaco di Claviere, che ha avvertito i carabinieri. Sono arrivate sul posto tre pattuglie con l’intenzione di identificare tutti i presenti. Mentre gli occupanti sono rientrati nel rifugio, due di noi, che stavano difendendo la porta di accesso, sono state scaraventate e immobilizzate a terra dalla polizia. Le minacce di denuncia di resistenza sono state numerose, come altre intimidazioni. Alla fine, molti dei presenti sono stati identificati.

Inoltre, non è la prima volta che tali personaggi attaccano il rifugio autogestito di Chez Jesus. La sera del 22 aprile scorso infatti, al termine della marcia solidale da Claviere a Briançon culminata con gli arresti di Eleonora, Théo e Bastien, alcuni di questi stessi personaggi di ieri, si erano presentati al rifugio insultando con frasi sessiste e razziste, evidentemente a loro tanto care, cercando di mettere le mani addosso e minacciando di tornare. Quella sera solo la calma e la tranquillità dei solidali (non propensi ad avere ulteriori complicazioni al termine di quella giornata) e l’intervento di un residente ha permesso di allontanare tali personaggi molesti e violenti, senza ulteriori complicazioni.

È evidente dunque che la presenza di Chez Jesus dà fastidio qui a Claviere. Dà fastidio ai fascisti che non vogliono neri a vista, bandiere No Tav e No Borders.

Dà fastidio all’economia del posto. Claviere resta un paesino di montagna, che vive del turismo sciistico d’inverno, di quello golfistico e naturalistico d’estate. Come ci ha ricordato il sindaco ieri, il commercio viene rovinato perché l’immagine della località turistica ricca e tranquilla viene soppiantata da una realtà più scomoda, fatta di respingimenti e botte da parte della polizia, di migranti bloccati a Claviere e di conseguenza ben visibili nel paese.

È abbastanza ironico come la sola presenza di persone dal colore della pelle per alcuni sbagliato, o di qualche scritta comparsa alla frontiera contro i respingimenti, bastino ad incrinare un apparente decoro urbano. La perturbazione dell’immagine di Claviere a quanto pare scalda gli animi. Le violenze e i respingimenti sono quotidiani, e accadono a meno di due chilometri dalle ultime case di Claviere, nell’indifferenza più totale dei residenti. Sembra quindi che alla gran parte del paese stia a cuore molto di più la tranquillità del proprio villaggio piuttosto che interessarsi e prendere posizione rispetto alle dinamiche che questa frontiera e il suo dispositivo porta. La mediatizzazione di questa realtà, ha come effetto immediato di allontanare i turisti, secondo le preoccupazioni di chi ha attività commerciali. E abbastanza chiaro che sono queste alcune delle ragioni dell’ostilità di vari residenti nei confronti del posto.

Non accettiamo nessun attacco né intimidazione. Non accettiamo minacce né insulti, che siano sessisti, machisti o razzisti. Né verso chi di passaggio né verso i solidali.

Che sia ben chiaro: noi da qui non ce ne andiamo. E non rimarremo in silenzio.

INVITIAMO TUTTE E TUTTI DOMENICA 8 LUGLIO, ORE 17, PER UNA MERENDA SINOIRA NELLA PIAZZA DELLA CHIESA DI CLAVIERE.