Ascolta lo streaming di Radio Onda Rossa !

Lavoro

I compagni di Adil: è stato ucciso

Data di trasmissione
Durata 12m 45s

Al telefono un compagno di lotta di Adil, il sindacalista del Sicobas ucciso a Novara, ricostruisce la dinamica dell'omicidio rendendo palesi le responsabilità dell'azienda e delle forze dell'ordine. Il camion che ha travolto Adil è uscito dal cancello di entrata, da cui il senso unico impedirebbe l'uscita dei camion, qualcuno da dentro il magazzino ha autorizzato questa manovra, alzato la sbarra, aperto il cancello. Tutto sotto lo sguardo vigile degli agenti della DIGOS presenti in forze. Nessun incidente, nessuna guerra tra poveri: l'assassinio di Adil è responsabilità diretta della LIDL e della Polizia di Stato.

Assassinato il coordinatore SI Cobas di Novara

Data di trasmissione
Durata 4m 42s

Questa mattina, nella cornice dello sciopero nazionale del comparto della logistica indetto dal SI Cobas, di fronte alla Lidl di Biandrate (Novara) è stato ucciso Adil Belakdim, coordinatore provinciale del sindacato. Adil stava partecipando a un picchetto ed è stato travolto e ucciso da un camion che ha forzato il blocco, altri due compagni di lotta sono rimasti feriti ma per fortuna non sono in pericolo di vita. Si tratta della cronaca di una morte annunciata, da settimane si verificano casi simili e più volte si è sfiorata la morte di manifestanti. La nostra corrispondenza con un compagno del SI Cobas, l'appuntamento per tutte e tutti è per il corteo nazionale di lavoratori e lavoratrici della logistica, con partenza da piazza Esedra a Roma alle ore 14.00 di sabato 19 giugno 2021.

Scene di lotta di classe a Tavazzano

Data di trasmissione
Durata 10m 11s

Stamattina, passata da non molto la mezzanotte, una squadraccia di bodyguard assoldata da un noto imprenditore del settore della logistica ha assaltato il presidio dei lavoratori della Fedex di Piacenza, sotto lo sguardo indifferente delle forze dell'ordine. Ai nostri microfoni Aldo Milani, del Si Cobas nazionale, ci racconta quello che accaduto, purtroppo non per la prima volta, e invita a sostenere lo sciopero nazionale del comparto della logistica, indetto per venerdì 18 giugno, e la manifestazione nazionale a Roma il giorno dopo.

Di seguito il comunicato del Si Cobas

Poco fa, verso l'1,00 di notte, alla Zampieri di Tavazzano il presidio dei lavoratori Fedex di Piacenza è stato aggredito a colpi di bastoni. frammenti di bancali, sassi e bottiglie da una cinquantina di bodyguard assoldati dai padroni.
La squadraccia guidata dai capiclan di Zampieri, mimentizzatasi tra i lavoratori e col sostegno di qualche crumiro ha attaccato il presidio, composto da circa 40 lavoratori del SI Cobas a mani nude, e per circa 10 minuti è stato lasciato agire indisturbato dalla polizia che era a pochi passi e non ha mosso un dito.
Il risultato è un lavoratore di Piacenza con la testa fracassata!
E' oramai evidente la reale identità di Zampieri: un'organizzazione mafiosa che agisce col sostegno di Fedex e col beneplacito delle forze dell'ordine.
Come accaduto due settimane fa a San Giuliano Milanese, questi criminali hanno teso un agguato in maniera infame e vigliacca, approfittando della presenza meno numerosa del presidio rispetto ad altre sere a causa dell'impegno dei lavoratori su altri fronti di lotta.
La lotta eroica dei lavoratori di Piacenza, oltre ad imprimere pesanti perdite economiche al colosso americano e ai suoi scagnozzi di Zampieri, sta contribuendo a svelare una volta per tutte la reale identità di Fedex: un'associazione a delinquere che si serve della criminalità organizzata per reprimere col sangue le proteste dei lavoratori.
Lo abbiamo promesso tre mesi fa e stiamo mantenendo l'impegno: Fedex e Zampieri non avranno tregua finchè non sarà restituito il posto di lavoro ai facchini di Piacenza!
Le loro aggressioni non fanno altro che rafforzare la lotta dei lavoratori e indebolire e screditare il fronte padronale!
Continueremo a rispondere colpo su colpo alla loro violenza con la forza organizzata dei lavoratori di tutta la filiera e dell'intero settore della logistica.
Denunceremo in tutte le sedi che i complici del tentato omicidio di stasera sono il governo Draghi, il ministro Giorgetti e le forze di polizia che attaccano gli scioperi e assistono inermi alle aggressioni di bande armate contro i lavoratori!
Per questo il 18 giugno invitiamo tutti i lavoratori ad aderire allo sciopero nazionale del Trasporto merci e Logistica, e invitiamo tutti i proletari, i solidali e i movimenti che intendono opporsi alla brutalità di padroni e mazzieri a manifestare sabato 19 giugno a Roma.
Il SI Cobas si stringe al fianco del lavoratore colpito, augurandosi che tutto vada per il meglio, e chiama tutti i propri aderenti alla mobilitazione per far si che questa infame aggressione non resti impunita.
SI Cobas nazionale

Presunta frode, sequestrati 20 milioni a DHL

Data di trasmissione
Durata 16m 22s

La guardia di finanza ha eseguito un decreto di sequestro di oltre 20 milioni di euro emesso d'urgenza dalla procura di Milano nei confronti della Dhl Supply Chain Italy spa, società del colosso della logistica, per una presunta maxi frode sull'Iva. Dall'inchiesta è emerso che, attraverso cooperative fittizie, sarebbero stati creati "meri serbatoi di manodopera", cioè lavoratori a cui le società intermediarie non versavano in parte i contributi.

I rapporti di lavoro "con la società committente", ossia Dhl, sarebbero stati "schermati" da un consorzio, una "società filtro", che si avvaleva a "sua volta di 23 società cooperative", le cosiddette società "serbatoio", che si avvicendavano nel tempo "trasferendo la manodopera dall'una all'altra, omettendo sistematicamente il versamento dell'Iva e, nella maggior parte dei casi, degli oneri di natura previdenziale".

Abbiamo chiesto a un compagno del SI Cobas un commento sull'intera vicenda.

Ristorazione: la parola a chi lavora da dipendente

Data di trasmissione
Durata 2h 10m 9s

Pomeriggio di microfoni aperti dedicati a chi lavora nella ristorazione.
 

Uno spazio di confronto aperto a chi lavora nella ristorazione mentre inizia l'alta stagione, con la riapertura del servizio ai tavoli.
In questa crisi economica e sanitaria sono continuate le lotte di braccianti, facchini e riders, nella filiera manca la voce e le rivendicazioni di cuochx, camerierx, lavapiatti, banchistx etc.
È trascorso un anno e mezzo difficilissimo e per alcunx non c'è stata neanche l'ombra di una misera cassa integrazione data l'enorme diffusione di lavoro in nero.
Le recenti proteste dei ristoratori parlavano delle nostre esigenze?
Com'erano e come sono le nostre vite?
Come funziona il lavoro nella ristorazione?
Venerdì 28 maggio - dalle 16 alle 18:15 - su Radio Onda Rossa (87.9 FM da Roma o streaming dal sito ondarossa.info) MICROFONI APERTI A CHI LAVORA NELLA RISTORAZIONE per considerazioni, racconti (anche in forma anonima) ed esperienze di lotta autorganizzata.

Lavorare nella Tecnologia: marcati a vista

Data di trasmissione
Durata 1h 48m 41s
In questa puntata parliamo di 3 casi piuttosto diversi, di interazione tra grandi aziende teconogiche e lavoratori:
  • nel primo caso Google licenzia (o accompagna alle dimissioni...) una sua ricercatrice, Timnit Gebru, perché un suo articolo sul bias algoritmico non rispettava gli standard aziendali (non era messo sufficientemente in risalto l'impegno positivo di google) e lei non l'ha voluto ritirare; la narrativa del "lavoro da sogno" che Google fa di sé stessa ne esce alquanto ridimensionata...
  • nel secondo Amazon assolda la Pinkerton, azienda famosa nella storia delle relazioni tra aziende e lavoratori, per indagini di intelligence sui suoi stessi lavoratori; commentiamo estendendo la discussione ai comportamenti che amazon ha tenuto nei confronti dei lavoratori soprattutto dall'inizio delll'emergenza covid.
  • nel terzo troviamo la Microsoft impegnata a studiare software per rendere più efficienti i lavoratori ("Productivity Score") o le riunioni in base ai comportamenti registrati, confrontati con l'"ideale" da una AI e aggregati in punteggi ipersemplificati.
    
    Concludiamo con qualche notiziola.

Chiusura Whirlpool Napoli, gli operai bloccano l’autostrada

Data di trasmissione
Durata 5m 27s

Ci colleghiamo con i lavoratori della Whirlpool di Napoli che hanno bloccato il raccordo autostradale all'altezza dello stabilimento di via Argine. Una marcia partita dallo stabilimento per chiedere al governo una risposta rapida e definitiva. Una risoluzione che possa salvare i dipendenti della fabbrica e il relativo indotto in lotta da 18 mesi.

La seconda corrispondenza realizzata alle ore 19 ci aggiorna e dà appuntamento a venerdì quando si terrà un altro incontro con il governo