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Colombia

Evento a sostegno del Popolo Wayuu (Colombia e Venezuela)

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Insieme a un attivista e a Simon Wright, musicista australiano, si parla dell'evento a sostegno del Popolo Wayuu (Colombia e Venezuela) al Spin Time Labs  per la costruzione del primo pozzo d'acqua.

Inoltre affrontiamo gli effetti della rotta del carbone dalla Colombia all'Italia prendendo spunti dalla pubblicazione "Profondo Nero" di Re:Common (aprile 2016)

 

 

Dalla Colombia al Venezuela

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Dalla Colombia un commento sulla morte di Chavez, di come il Sud America ha celebrato questa morte. Cosa accadrà adesso? Cosa rimane della rivoluzione boliviana in un momento in cui viene anche eletto un papa argentino.  

Colombia: Enel prepara il massacro

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Da un lato ci sono centinaia di persone, pescatori, costruttori, braccianti, contadini e mezzadri, accampati lungo il fiume. Dall’altro buldozer, scavatrici, luci che illuminano a giorno il cantiere degli italiani e degli spagnoli. In mezzo esercito e ESMAD, i tristemente famosi squadroni antisommossa colombiani che dalla loro creazione ad oggi, hanno ucciso decine di presone reprimendo il dissenso.

In questi giorni l’epilogo del conflitto
che vede contrapporsi da 4 anni da un lato la controllata ENEL – ENDESA e dall’altro le comunità residenti e resistenti che verranno sfollate per aprire spazio a un mega progetto idroelettrico. Il Quimbo, questo è il nome della diga che le multinazionali italo spagnole pretendono costruire, è una gigantesca opera che inonderà 8.500 ettari delle terre agricole più fertili del paese, per produrre energia destinata all’esportazione e a coprire il fabisogno energetico interno, che si prevede incrementerà in maniera esponenziale con la conversione in atto del territorio colombiano in una enorme miniera a cielo aperto. Son 4 anni che le comunità del Huila, la regione dove sorgerà la diga, protestano, si oppongono pacificamente e legalmete alla distruzione delle loro esistenze, della sicurezza alimentare del paese e di una valle bellissima, riserva di protezione della amazzonia.

Lo hanno fatto portando avanti con assiduità e insistenza le proprie ragioni, scontrandosi contro il muro di gomma di una burocrazia e di un mondo politico che non vogliono capire. O forse che hanno capito benissimo e si sono schierati, anche a costo di violare le stesse norme costituzionali colombiane. La Contraloria un ente di controllo statale, ha già aperto una indagine contro le autorità ambientali e contro lo stesso ministro di ambiente, riscontrando pesanti irregolarità nella concessione dei permessi per la realizzazione della idroelettrica. Ma i tempi di indagine sono lunghi. Il 20 febbraio Enel e Endesa devieranno il corso del Magdalena, il più grande fiume colombiano, causando un danno irreparabile. Le comunità resistono, si sono accampate nella zona dei lavori, per impedire il danno, dicono che non se ne andranno da lì. L’impresa ha richiesto l’intervento dell’esercito e degli antisommossa. Lo sgombero è previsto per martedi 14 febbraio.

Giornale radio serale

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sono 11 i giorni di sciopero della fame del cobas della scuola

Il rifiuto dell’abrogazione delle leggi Moratti, richiesta da tutto il popolo della scuola pubblica, è l’asse di un’operazione gattopardesca: cambiare la forma per conservare la sostanza della scuola-azienda, della precarizzazione, della frantumazione della scuola pubblica. Tale operazione è particolarmente odiosa rispetto al gravissimo problema della democrazia sindacale nelle scuole, anche in vista delle elezioni RSU di dicembre, il cui meccanismo, già di per sé aberrante (si misura la rappresentanza nazionale dei sindacati non su liste nazionali ove tutti/e possano votare, ma su liste RSU di scuola: così docenti ed ATA non possono dare il voto ad un sindacato se esso non ha un candidato/a all’RSU di quella scuola) è aggravato dal divieto ai COBAS e ai “non-rappresentativi” di tenere assemblee nelle scuole per cercare i candidati e fare campagna elettorale. Fioroni si era impegnato a restituire le assemblee ma, pressato dai sindacati concertativi che detengono il monopolio dei diritti, non ha fatto niente. insieme, hanno tempestato di circolari e ammonimenti quei pochi capi di istituto che hanno continuato, malgrado tutto, a concedere le assemblee ai cobas. Per rivendicare il diritto di parola nelle scuole per tutti, dal 2 ottobre Ferdinando Alliata, Nicola Giua e Antimo Santoro, membri dell’Esecutivo Nazionale dei COBAS, sono in sciopero della fame davanti al Ministero della Pubblica Istruzione

CORRISPONDENZA

PALERMO: PER LA CASA, OCCUPATA LA CATTEDRALE

Una cinquantina di persone, aderenti al "Comitato di lotta per la casa - 12 luglio " ha occupato la cattedrale di Palermo. Per risolvere l'emergenza che riguarda centinaia di famiglie senza alloggio il comitato chiede che il Comune assegni ai senza tetto immobili confiscati alla mafia e rimasti finora inutilizzati. Su questa vicenda la trattativa tra i cittadini e l'amministrazione va avanti da mesi. Elisabetta, centro sociale ex carcere di Palermo

CORRISPONDENZA

ESTERI

VIOLENZA IN IRAQ, “UNA SPIRALE SENZA CONTROLLO” SECONDO ONU

Cento persone uccise ogni giorno, 1 milione e 500.000 sfollati interni, oltre 1 milione e 300.000 profughi nei paesi circostanti (ogni giorno 2000 iracheni attraversano il confine con la Siria e il numero è segnalato in crescita costante), 315.000 civili che negli ultimi 8 mesi sono stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni a causa delle violenze o delle operazioni militari della coalizione: sono solo alcuni dei dati snocciolati ieri a Ginevra dal vicesegretario delle Nazioni Unite. “La violenza in Iraq è entrata ormai in una spirale senza controllo e nessun segmento della società ne è immune” ha detto Egeland sottolineando che gli omicidi compiuti dagli squadroni della morte, da milizie settarie o i più recenti “omicidi d’onore” (vendette private o vere e proprie faide tra famiglie) non risparmiano nessuno e coinvolgono “poliziotti, giudici, avvocati, giornalisti e sempre di più donne”. Una violenza in continuo aumento che spinge larghe fette di popolazione ad abbandonare i propri villaggi, le proprie città e il proprio paese. Un’emorragia umana che rischia di avere serie conseguenze sulle possibilità di ricostruzione del paese, dal momento che la fuga di personale altamente qualificato sarebbe in continua crescita.

OAXACA: NUOVE VIOLENZE, IN ARRIVO COMMISSIONE INCHIESTA DEL SENATO

È durata meno di 24 ore la tregua a Oaxaca, dopo il raggiungimento di un primo accordo a Città del Messico tra rappresentanti di maestri e contadini in sciopero da quasi 5 mesi e governo federale. Nonostante l’intesa che prevede la sostituzione con funzionari federali dei vertici della polizia locale, sospettati dalla popolazione di corruzione, i manifestanti di Oaxaca ieri hanno eretto nuove barricate per impedire alla polizia l’accesso al centro della città e hanno tentato di occupare alcuni edifici pubblici, riaperti dopo un mese di chiusura forzata dal governatore Ulises Ruiz. Colpi di pistola sono stati sparati da sconosciuti dalle finestre di uffici dei ministeri federali dell’Economia, delle Finanze e dello Sviluppo sociale presi d’assalto da centinaia di giovani, provocando due feriti. Nei prossimi giorni una sottocommissione del Senato si recherà a Oaxaca per valutare se Ruiz detenga ancora i poteri costituzionali per governare città e stato o se invece, come previsto dalla Costituzione, possa essere rimosso. Dallo scorso 22 maggio, la protesta ha provocato una perdita di almeno 150 milioni di euro di introiti a Oaxaca, località turistica, causa della lotta sociale in corso.

INCURSIONE A GAZA, RAID ANCHE IN CISGIORDANIA

Sei palestinesi sono stati uccisi stamani all’alba in un’incursione dell’esercito israeliano nei pressi di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo il quotidiano ‘Haaretz’, 5 vittime appartenevano alla stessa famiglia: 3 erano membri del movimento di Hamas, gli altri due sarebbero rimasti coinvolti loro malgrado negli scontri tra miliziani e militari dello Stato ebraico. Truppe israeliane sono entrate nel villaggio di Abassan con l’appoggio di elicotteri da guerra. Fonti militari di Israele hanno confermato l’attacco, finalizzato – a detta di un portavoce – a individuare tunnel usati per il contrabbando di armi. In risposta all’incursione, l’ala armata di Hamas ha lanciato sei ordigni artigianali in territorio israeliano. Un sesto palestinese, un militante di 23 anni, è stato ucciso alcune ore dopo a Barakha. Secondo il dottor Hassinen Mouawia, direttore generale dei servizi di pronto soccorso nella Striscia di Gaza presso il ministero della Sanità dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), dall’inizio della violenta offensiva israeliana nella Striscia di Gaza lo scorso 25 giugno – in seguito al rapimento di un sottufficiale, tuttora sequestrato - sono stati uccisi 292 palestinesi e oltre 4.200 feriti.

Peru.INDIGENI ACHUAR PROTESTANO CONTRO AZIENDA PETROLIFERA ARGENTINA

Un gruppo di indigeni di etnia Achuar ha occupato tre pozzi petroliferi nelle selve settentrionali del paese appartenenti alla società petrolifera argentina ‘Pluspetrol’, accusata di aver contaminato le acque del fiume Corrientes, provocando danni alla salute delle comunità che abitano lungo le sue rive.

Da oggi chi in Francia nega il genocidio armeno è perseguibile per legge

L'Assemblea nazionale ha approvato, con 106 voti a favore e 19 contrari, la norma che dichiara punibile chi nega che tra il 1915 e il 1923 il governo turco Ottomano perseguitò la minoranza armena e sterminò un milione e mezzo di persone. Nonostante le pressioni e le proteste del governo di Ankara, e le paure espresse dai mercati nazionali, il Parlamento francese ha dunque approvato la legge, che ora deve essere ratificata dal Senato. La Turchia ha già fatto sapere che la decisione di Parigi minerà i rapporti con gli alleati della Nato. Ankara respinge infatti l'accusa di genocidio sostenendo che gli armeni furono vittime della guerra civile che si scatenò in conseguenza della disgregazione dell'Impero Ottomano durante la Prima Guerra Mondiale. In un comunicato ufficiale, il ministero degli Esteri turco ha dichiarato che la legge provoca "un danno grave" alle relazioni tra i due paesi.

Omicidi di ceceni, Mosca condannata a risarcire i familiari con 250 mila euro

La Corte europea per i diritti degli essere umani ha condannato il governo russo a risarcire i famigliari di cinque ceceni uccisi dai militari russi a Grozny nel 2000. Mosca dovrà versare oltre 250mila dollari di indennizzo per quello che è stato definitio come un abuso di violenza. Le vittime, di età compresa fra i dieci e i 72 anni, facevano parte della stessa famiglia.

ITALIA

Tredici cittadini del Bangladesh e cinque afgani, tra cui due minori, sono stati intercettati e fermati oggi dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza a Santa Maria di Leuca (Lecce). È probabile che i clandestini abbiano viaggiato lungo la rotta che passa per il Mare Egeo, alternativa a quella usata di solito dalla Libia per raggiungere le coste italiane in direzione della Sicilia. Da gennaio circa 20.000 migranti irregolari sono sbarcati sui litorali italiani, 18.000 dei quali a Lampedusa.

dopo anni proprietario vuole sfrattare senegalesi dal pigneto

era stato fissato per oggi un presidio in via CAMPOBASSO AL PIGNETO per impedire lo sfratto di decine e decine di ragazzi e ragazze senegalesi. Una comunita' immigrata con regolare permesso di soggiorno vive da molti anni in una palazzina di via campobasso al pigneto.Da qualche anno hanno cominciato a chiedere al proprietario un regolare contratto locativo e di fare alcuni lavori dato che gli appartamenti cadono a pezzi e c' è muffa ovunque,CI SONO cavi elettrici scoperti e servizi igienici insufficienti che creano malattie. MA il proprietario INTASCANDO OGNI MESE I SOLDI IN CONTANTI DA ORMAI ANNI SI RIFIUTA DI FARE TUTTO CIO.INOLTRE VUOLE AUMENTARE L'AFFITTO. ALCUNI DEI RAGAZZI ALLORA HANNO DECISO DI NON PAGARE L'AUMENTO IMPOSTO DAL PROPRIETARIO, CHE DI CORSA HA SUBITO IMPOSTO LO SFRATTO IMMEDIATO PER MOROSITA'. IERI POMERIGGIO LA GUARDIA DI FINANZA SENZA UN REGOLARE PERMESSO E' ENTRATA NELL'INTERNO 18 E HA SEQUESTRATO MATERIALE E SOLDI DEI RAGAZZI.NELL'INTERNO 16 NON E RIUSCITA AD ENTRARE.

CORRISPONDEZA

domani al cs la torre una inziativa sulla colombia

non si muore di sola coca cola: multinazionali assassine

CORRISPONDENZA

Giornale Radio

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In primo Piano

PERQUISIZIONI AL LIVELLO IN CERCA DI MARIUANA

La presentazione di un ordine del giorno per impedire la street parade di Bologna. Le perquisizioni al centro sociale livello 57. E' scontro aperto tra antiproibizionisti e amministrazione bolognese. la testimonianza di Mefisto, tra gli organizzatori della million marijuana march

CORRISPONDENZA REALIZZATA DA AMISNET

ROVERETO ANTIPROIBIZIONISTA

Si è svolto questa mattina presso il Tribunale di Rovereto, il processo al creatore del sito http://www.marijuana.it, per il reato di "istigazione al consumo di sostanze stupefacenti". La sua colpa? Vendere via internet prodotti (legali) e gadget, e ospitare un sito di discussione sulla cannabis. I cittadini antiprobizionisti hanno dato vita a un presidio di fronte al Tribunale di Rovereto, in occasione di un processo che rappresenta l'emblema della persecuzione che colpisce i consumatori e ignora i grandi flussi di narcotraffico. Comè andata questa mattina? Sentiamo Tommaso cittadino antiproibizionista

CORRISPONDENZA REALIZZATA DA RADIONDADURTO

SCONTRI 11 MARZO - Respinta un'altra richiesta di scarcerazione

Il Tribunale del Riesame di Milano ha respinto due nuove richieste di scarcerazione, con arresti domiciliari, avanzate dai legali di due dei 25 giovani ancora in carcere per gli scontri avvenuti l'11 marzo scorso in corso Buenos Aires. Si tratta di due incensurati, entrambi accusati di concorso in devastazione e saccheggio, violenza a pubblico ufficiale e incendio. Secondo i giudici del Riesame permangono le esigenze di custodia cautelare in carcere allo scopo di prevenire la reiterazione del reato e l'inquinamento probatorio.

Nel dispositivo, che cita un'ordinanza del Gip di Milano, si legge che i due al di là delle mere professioni verbali di distacco da metodologie violente di affermazione delle proprie idee (tardivamente effettuate in sede di interrogatorio e comunque smentite dalle circostanze obiettivamente accertate) hanno in realtà palesato di voler seguire e saper efficacemente attuare proprio detti metodi di azione violenta. Intanto, nei prossimi giorni, è attesa la richiesta di rinvio a giudizio del pm Piero Basilone per 29 indagati nei confronti dei quali è già stato notificato l'avviso di chiusura delle indagini.

CORRISPONDEZA

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

MOGADISCIO si aggrava la situazione

Si aggrava la situazione a Mogadiscio, dove intensi combattimenti sono ora segnalati in diverse zone della città: la MISNA lo ha appreso da fonti locali, contattate per telefono in alcuni quartieri della capitale. Difficile un bilancio esatto delle vittime: sarebbero ormai oltre venti, con un numero imprecisato di feriti. Malgrado una fragile tregua, ieri erano ripresi gli scontri, mentre stamani all'alba la battaglia si è allargata alla zona del cosiddetto ‘chilometro 4’ e ora anche in diversi altri quartieri. Ne sono protagonisti alcuni ‘signori della guerra’ della sedicente ‘Alleanza anti-terrorismo’ e i miliziani dei tribunali islamici. Secondo testimonianze citate da un’emittente radiofonica cittadina, miliziani pesantemente armati avrebbero creato posti di blocco collocando alcuni camion in mezzo alla strada e fermato i mini-bus (taxi collettivi) in circolazione, obbligando i passeggeri a proseguire a piedi. Testimoni hanno riferito sempre alla MISNA che le milizie islamiche avrebbero preso il controllo del famoso ‘Hotel Sahafi’, nei pressi del ‘chilometro 4’, finora controllato dai ‘signori della guerra’; davanti al suo ingresso nel febbraio 2005 venne uccisa la produttrice della ‘Bbc’ Kate Peyton, 39 anni.

Al via la conferenza del Dialogo nazionale palestinese

La conferenza del Dialogo nazionale palestinese ha presso avvio presso il quartiere generale di Abu Mazen a Ramallah in collegamento con Gaza citta', dove ai lavori partecipa il primo ministro Ismail Haniye. Abu Mazen ha proposto un calendario, che pare sia stato accettato dai rappresentanti del governo: dieci giorni di trattative e se non emerge un altro progetto, sottoporre a referendum popolare il documento di dirigenti palestinesi detenuti da Israele che suggerisce uno Stato palestinese da creare all'interno dei confini dei territori occupati dallo Stato ebraico nel 1967. Intanto, intense consultazioni sono in corso tra i vari gruppi palestinesi anche a Damasco e a Beirut per cercare di superare le divisioni tra le organizzazioni. Ai colloqui partecipano tutti i massimi dirigenti politici in esilio. Si cerca soprattutto di influenzare gli eventi nella striscia di Gaza, dove la tensione tra sostenitori di Hamas e al Fatah ha raggiunto livelli pericolosi.

proteste degli studenti a teheran

I due piu' importanti atenei di Teheran hanno vissuto una notte ed una mattinata di tumulti e di violente proteste degli studenti, che hanno sostenuto scontri con la polizia nazionale ed i vigilantes della rivoluzione islamica. Quaranta poliziotti sono rimasti lievemente feriti dalla sassaiola degli studenti, che protestavano contro le nuove restrizioni impose dal governo del presidene Ahmadinejad. I giovani hanno acceso falo' davanti ai dormitori universitari spiegando che le proteste si sono accese a causa delle espulsioni di alcuni studenti e della repressione delle critiche ad opera delle autorita'.

colombia: L'Ue denuncia le minacce dei paramilitari ai cooperanti

L'Unione Europea interviene nella compleassa situazione colombiana, denunciando gli attacchi contro i difensori dei diritti umani ad opera dei paramilitari filo-governativi delle Auc. Con questa presa di posizione si testimonia che il processo di pace tra il governo di Uribe e le Auc è una farsa. Il delegato dell'Ue per la Colombia e l'Ecuador e l'ambasciatore austriaco a Bogotà hanno dichiarato "profonda preoccupazione per la recente intensificazione di minacce e aggressioni contro gli attivisti e le loro famiglie". inoltre è stato denunciato che con l'approssimarsi delle elezioni presidenziali i paramilitari hanno minacciato almeno una ventina di cooperanti di Ong.

Spagna: ETA; governo respinge commissione Batasuna

Il governo spagnolo ha respinto come inaccettabile la delegazione di Batasuna per negoziare un accordo politico con gli altri partiti nel Paese Basco ricordando che si tratta di un partito fuorilegge. Una posizione, quella di Madrid, che rischia di paralizzare l'incipiente processo di pace, considerato che sia Eta che Batasuna considerano la "tavola rotonda" basca un elemento imprescindibile del negoziato.

ITALIA

detenuti del carcere di Trento hanno iniziato sciopero fame

Da ieri i detenuti del carcere di Trento hanno iniziato uno «sciopero pacifico della fame ad oltranza» per protestare contro le condizioni igienico-sanitarie della struttura che attualmente ospita 170 persone, mentre la capienza è di 100. In un documento si denunciano lunghe attese per l' assistenza medica, interventi odontoiatrici in condizioni precarie, e in generale condizioni igenico-sanitarie «che offendono la dignità umana, con docce fatiscenti e scrostate, passaggi sporchi dove i topi e i piccioni la fanno da padrone».

fiat di pomigliano reintegrati otto licenziati'

Il tribunale di Nola con ordinanza esecutiva accoglie il ricorso presentato dallo slai cobas e reintegra al lavoro gli otto licenziati dichiarando il carattere antisindacale dei licenziamenti, avvenuti a seguito delle contestazioni dei lavoratori rispetto all'intesa sul ccnl dei metalmeccanici del 14 febbraio scorso. ascoltiamo la corrispondenza dello slai cobas fiat di napoli.

CORRISPONDEZA

angelo mai non si sgombera

prevista per domani una conferenza stampa

CORISPNDENZA

Siparietto