In merito a questo è importante sottolineare che proprio in un comunicato pubblicato il 16 Giugno, 47 esperti indipendenti delle Nazioni Unite hanno condannato il piano israeliano di annettere parti consistenti del territorio cisgiordano a partire dal 1 luglio. Un progetto che, si legge nella nota, “intensificherà le violazioni dei diritti umani dei palestinesi”. Gli Emirati Arabi, intanto, aprono sempre più ad Israele: “Abu Dhabi può lavorare con Tel Aviv in alcuni campi” (Fonte: nena-news)
Corrispondenza con un compagno dell'assemblea permanente di Taranto per raccontarci della manifestazione del 4 Maggio a Taranto per la bonifica e chiusura dell'Ilva e sui prossimi appuntamenti di lotta.
FIRENZE - DOMENICA 31 MARZO
GIORNATA NAZIONALE per ORSO "TEKOSER" e per TUTTI/E I/LE COMBATTENTI per la LIBERTA'
Concentramento ore 15.00 in Piazza Leopoldo a Firenze verso la fortezza
Per Orso, Per Tekoser
Il 18 marzo è arrivata la terribile notizia dell’uccisione di Orso, compagno fiorentino partito per il Kurdistan nel settembre 2017.
Lorenzo, nome di battaglia “Tekoser – Combattente”, si è unito alle YPG-YPJ per portare avanti i propri ideali di libertà, uguaglianza e solidarietà. Lo ha fatto dando tutto se stesso, mettendo in discussione la propria esistenza.
E ricordino tutti, avvoltoi e politicanti, che oggi vorrebbero fare di un compagno un eroe che è andato a combattere l’ISIS quasi in nome dei valori occidentali, che non è possibile ridurre la sua scelta a questo; che Orso era in Rojava ed in Siria per affermare i propri ideali di antifascismo e anticapitalismo, perché credeva che ognuno di noi deve fare la sua parte nella costruzione di una società più giusta e libera da rapporti di dominio, e aveva scelto di farlo sostenendo la rivoluzione portata avanti dal PKK e difesa da migliaia di compagni/e kurdi, arabi, assiri, ezidi e da centinaia di altri internazionalisti come lui.
Ricordare Orso vuol dire proseguire nella lotta, in Italia come in Kurdistan, continuando a manifestare a sostegno del movimento kurdo, sostenere gli scioperi della fame dei prigionieri kurdi in Turchia, denunciare ed attaccare il ruolo dell’Italia e della Ue nelle guerre e nello sfruttamento.
Lorenzo non è un eroe, è un compagno che ha fatto una scelta profonda, mettendo anche noi di fronte alle nostre responsabilità, alle nostre scelte, e l’ha fatto NON per ODIO ma per AMORE.
“E ricordate sempre che ogni tempesta comincia con una singola goccia. Cercate di essere voi quella goccia. Vi amo tutti spero farete tesoro di queste parole. Serkeftin- Vittoria!” – dalla lettera di addio di Tekoser
In collegamento con una compagna parliamo della manifestazione del 23 febbraio che si terrà al confine tra Italia e Francia, indetta dopo l'ennesima morte di Stato.
L’assemblea del 25 novembre è strutturata in due sessioni:
I sessione, mattina: Analisi della fase, rivendicazioni e campagne verso lo sciopero femminista dell’8 marzo.
II sessione, pomeriggio: costruzione dello sciopero del lavoro produttivo e riproduttivo: percorso di avvicinamento, pratiche e strumenti condivisi di organizzazione dello sciopero, confronto con i sindacati.
Corrispondenza con un attivista No Tav per parlare della manifestazione di Sabato 20 Ottobre al cantiere di Chiomonte per violare i fogli di via e gli avvisi orali comminati nei giorni scorsi a decine di attivisti ed attiviste. E' la prima uscita pubblica del movimento dopo le pesanti condanne dei giorni scorsi per i fatti del 25 giugno 2015: 33 anni di reclusione a 16 imputati.
La trasmissione comincia con un aggiornamento per quello che riguarda gli incendi presso gli stabilimenti di trattamento dei rifiuti ,tre incendi in una settimana ,1° luglio S.Vitaliano (Napoli) ,6°luglio Piediripa (Macerata) ,8°luglio Muggiano (Milano). Si prosegue con una corrispondeza con un lavoratore dell'A.M.A. per parlare della debolezza del sistema di trattamento e raccolta dei rifiuti nella citta di Roma. Resoconto breve della manifestazione del 7/07/2018 a Colleferro contro inceneritore e discarica.
Due collegamenti focus sul kurdistan, il primo collegamento di presentazione della manifestazione di sabato 17 febbraio e nel secondo collegamento un'aggiornamento sull'assedio della città di Afrin.
Terzo giorno di occupazione all’Ilva di Genova contro i licenziamenti decisi dal gruppo industriale: 4mila in tutto il Paese, di cui 600 a Genova, su un organico di 1.499. Stamattina i lavoratori sono scesi in corteo per le strade del capoluogo ligure, fino ad arrivare sotto la Regione per un incontro. Gli operai sono poi tornati in fabbrica per proseguire l’occupazione, almeno fino domani - giovedì 9 - quando a Roma, Fim e Uilm siederanno al tavolo, dove la Fiom ci sarà ma solo come uditrice: la richiesta è quella di un tavolo ad hoc su Genova, ripartendo dall’accordo di programma siglato nel 2005 ma mai rispettato.
Dall'occupazione, ai nostri microfoni Bruno Montanaro, segretario Fiom di Genova.