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manifestazione

Sciopero , un compagno ci racconta la piazza

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Dietro lo striscione 'Uniamo le lotte, mettiamoli in crisi' si è mosso questa mattina il corteo dei lavoratori e delle lavoratrici in sciopero. Salario, reddito, diritti e dignità. Questi i motivi della protesta che si è  articolata nel corteo di oggi. L'unica sicurezza è che la crisi la pagano i/le pover* per il resto la crisi deve ancora arrivare.

Ascolta la corrispondenza

Roma, Piazzale Aldo Moro. Manifestazione nazionale Que se vayan todos!

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Roma. Nel giorno del voto di (s)fiducia al Governo Berlusconi, sono previste diverse manifestazioni con la partecipazione di molte realtà provenienti da tutta Italia. Gli studenti, una delle componenti centrali di questa giornata, si sono convocati in diverse piazze. Da piazzale Aldo Moro, all'università la Sapienza sono già in migliaia.

Raggiunti anche dagli studenti Bolognesi giunti a Roma con 8/9 pulmann, gli universitari stanno per partire in corteo.

Ascolta le corrispondenze con gli studenti di Roma, Bologna e Pisa.

Roma. Rilasciati gli studenti e le studentesse dopo le cariche e i fermi di stamane

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Ascolta le conclusioni dopo il rilascio degli studenti e delle studentesse fermate stamattina nel corso di un'azione alla sede della Fondazione Roma, che entra nel cda della Sapienza da oggi. Al blitz pacifico con striscioni e fumogeni la polizia risponde con cariche e fermi. Intorno allel 17,00 di questo pomeriggio sono stati rilasciati dopo diverse ore di fermo presso il commissariato Trevi.

Catanzaro. Manifestazione antifascista contro la violenza squadrista

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Comunitato

 

Nella notte dello scorso 30 Ottobre si è verificata, in pieno centro cittadino, una terribile aggressione ai danni dei ragazzi del Collettivo Riscossa, che solo per un colpo di fortuna non ha avuto esiti tragici. Un ragazzo di 27 anni, colpito da due fendenti alla schiena è finito in ospedale rischiando di perdere la vita. Vorremmo scrivere che si tratta di un avvenimento isolato e inspiegabile, e invece è solo l'ultimo atto di una lunga scia di violenze neofasciste che ha condotto alla devastazione delle sedi del Pdci e del PRC, ad atti di spregio nei confronti della rappresentanza diplomatica del Marocco, all'aggressione feroce e indiscriminata nei confronti dei pacifici cittadini che festeggiavano il 25 aprile, alla deturpazione con una svastica della targa in ricordo di Malacaria e a una miriade di piccoli atti di intimidazione. L'incrocio tra teppismo di strada, neofascismo e la volontà di uccidere che si cela dietro la coltellata sferrata contro un giovane colpevole solo delle proprie idee determina una salto di qualità che deve preoccupare l'intera città, a prescindere da qualsiasi appartenenza politica. Sono in gioco, come è evidente, le condizioni minime del vivere democratico, la sicurezza dei cittadini, i valori irrinunciabili della tolleranza, del dialogo, della libertà di esprimere il proprio pensiero. Per questo chiediamo a tutta la cittadinanza di non sottovalutare quello che è accaduto, nel recente passato, e di nuovo sabato 30 Ottobre e di reagire alla prepotenza di chi pretende di imporre le proprie idee a colpi di spranghe, coltelli e minacce. Manifestiamo in ogni forma possibile il rifiuto della violenza fascista e la solidarietà agli aggrediti. In questi giorni abbiamo voluto realizzare una serie di iniziative volte a tenere alta l'attenzione della politica, delle istituzioni, dei cittadini, della società civile, per ribadire con forza il valore costituzionale dell'antifascismo. Se è in gioco la libertà e la democrazia non si possono avere tentennamenti e non si può avere paura. Con questa finalità nasce il Coordinamento Catanzaro Antifascista, che tra le tante iniziative volte a sensibilizzare la cittadinanza tutta sui gravi fatti avvenuti, ora, annuncia per Sabato 20 Novembre una manifestazione antifascista nella città di Catanzaro. Sono variegate le forze politiche e sociali, le associazioni, esponenenti della società civile, liberi cittadini che hanno già pubblicamente aderito alla Manifestazione del prossimo 20 Novembre. Per non vivere in una città dove si rischia la vita per le proprie idee, per non continuare a subire soprusi e minacce, per non rinunciare alla libertà, per dire no alla violenza neofascista, per dire no al fascismo.

20 Novembre: L'Aquila chiama Italia

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Dopo 1 anno e mezzo di scandali, speculazioni politiche ed economiche L’Aquila chiama Italia Perché i cittadini possano finalmente partecipare alla scelte che riguardano la loro vita. L’Aquila chiama Italia Perché tutto il Paese ha la responsabilità storica di non far morire una delle maggiori città d’arte L’Aquila chiama Italia Perché ci stanno TOGLIENDO IL FUTURO.

Manifestazioni in Francia

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Corrispondenza di Danielle del gruppo Buldozer Girls, che insieme al gruppo Spazio Lesbians of Colors, sta organizzando presidi nelle menifestazioni contro il neoliberalismo, razzismo e contro le riforme delle pensioni e della sicurezza sociale.