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resistenza

25 aprile: due ricordi

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Dalla stampa di oggi, vi leggiamo due interessantissimi articoli: un'intervista alla partigiana Annunziata Verità su la Repubblica (questo il libro citato nell'articolo) e un ricordo dello scrittore e partigiano Nuto Revelli su il manifesto (potete leggerlo qui).

Riproponiamo inoltre un redazionale di qualche anno fa sulla continuità istituzionale tra fascismo e Repubblica (ascolta qui).

25(aprile)o'clock vol. 2

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è festa. è la festa nostra, per cui ogni anno auguriamo buona liberazione, liberazione dal fascismo, dal nazismo, dall’oppressione del capitalismo. è una liberazione, che, come nel '45, si ottiene, combattendo, lottando, tutti i giorni, un piccolo passo alla volta. eppure ogni venticinque aprile arriva un aria nuova, fresca, energica, bramosa di cambiamento, di rivolta all'ingiustizia, di resistenza. apriamo la finestra degli studi di ror la facciamo circolare, ci pervade e ci inebria. anche troppo....

da via dei volsci 56, con marco dei p38punk e con talune incursioni di "allegro con fuoco", festeggiamo la nostra caotica liberazione punk. evidentemente non pubblichiamo la play list. "solo" 3 ore di caos creativo.

Ribelle e mai domata. Storie e canti di una famiglia antifascista romana

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Alessandro Portelli, più volte ospite dei nostri microfoni, presenta lo spettacolo Ribelle e mai domata. Storie e canti di una famiglia antifascista romana (Teatro Torlonia, 17 aprile 2019), in scena per il "Calendario Civile" del Circolo Gianni Bosio, con cui per anni lo stesso Portelli ha collaborato.

Lo spettacolo Ribelle e mai domata è un racconto familiare, che nasce dall'intervista di Alessandro Portelli alla famiglia Menichetti. L'intervista è tratta dal volume Ribelle e mai domata. Canti e racconti di antifascismo e resistenza (ed. Squilibri 2016), che contiene dodici interviste ad altrettante donne, che ricordano la propria esperienza sotto il fascismo, durante il conflitto e la resistenza, e propone un ampio repertorio di canti partigiani e antifascisti dell'area centro-meridionale.

 

Informazione in rete: Wikipedia e il revisionismo

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Nuova stagione per Le dita nella presa, ripartiamo con un nuovo ciclo sull'attendibilità dell'informazione in rete.

In particolare in questa puntata parliamo di Wikipedia con un membro del collettivo Nicoletta Bourbaki. Vediamo insieme i limiti dell'"enciclopedia libera", seguendo il metodo di indagine storiografica che il collettivo utilizza, e diamo alcuni esempi dei metodi che i revisionisti usano per presentare una lettura distorta della storia su Wikipedia.

In conclusione alcuni aggiornamenti tecnici:

Resistenza Kurda

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L'intervista a Cosimo, osservatore internazionale durante le ultime elezioni in Turchia che denuncia brogli di ogni genere, sottolinea come il regime fascista di Erdogan violi continuamente i diritti umani e perpetri continue stragi nei confronti dei Kurdi senza che l'Unione Europea spenda alcuna parola in merito. Manifestazioni di solidarietà verso il popolo Kurdo arrivano a livello internazionale e si fa appello ad una mobilitazione generale il 17 febbraio

Alcune riflessioni storiche sul 25 aprile

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Con Davide Conti, storico e archivista, riannodiamo i fili e le parti oscure della Liberazione dal nazi-fascismo.

In nome dell'anticomunismo, le dirigenze dell'Italia repubblicana e post-fascista impedirono l'epurazione nella magistratura, nelle forze dell'ordine e nell'esercito, proteggendo inoltre i criminali fascisti fuggiti all'estero; il codice penale Rocco è uno dei tanti esempi di queste scelte. E' quello che Davide Conti ha definito il "peso della continuità dello Stato" ("il manifesto", 24.04.2016).

 

 

Nella seconda corrispondenza, Gavino ci illustra la storia (piuttosto oscura) dell'oro di Dongo, ovvero alcuni beni sequestrati dai partigiani ai fascisti repubblichini. Tra i tanti, oltre a Mussolini, anche il boia Graziani fu catturato nei dintorni di Como. Emergono tratti opachi anche su alcuni omicidi nel comasco nell'immediato dopoguerra.

 

L'intervista allo storico De Luna è consultabile qui, quella a Luciano Violante qui.