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Le donne nella resistenza

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Varie testimonianze audio di donne che hanno partecipato alla Resistenza 
– Marisa Musu, partigiana, ha partecipato alla liberazione di Roma e all’attacco di via Rasella contro un reparto delle truppe d’occupazione tedesche.
– Ida Camanzi, staffetta partigiana, nome di battaglia “Ilonka”, gappista della provincia di Ravenna.
– Varchiria Terradura, partigiana combattente di Gubbio (l’audio è tratto dal documentario Bandite di Alessia Proietti).
– Luigina Donati, “Ivana”, staffetta della brigata Garibaldi.

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Minipimer del 7 maggio 2013

…scrisse Ada Gobetti:
“Nella Resistenza la donna fu presente ovunque: sul campo di battaglia come sul luogo di lavoro, nel chiuso della prigione come nella piazza o nell’intimità della casa. Non vi fu
attività, lotta, organizzazione, collaborazione a cui ella non partecipasse: come una spola in continuo movimento, costruiva e teneva insieme, muovendo instancabile, il tessuto sotterraneo della guerra partigiana”.

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Lidia Menapace, partigiana e femminista, e con le compagne intervistate in piazza 25 aprile del 2016 a Roma 

Trasmissione del 22/04/2015 "Ri-Conosci il fascismo/ Continua a R-Esistere"

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http://coordinamenta.noblogs.org/post/2015/04/26/podcast-della-trasmissione-del-22042015/

 

Puntata del 22/04/2015 “ Ri-Conosci il fascismo/Continua a R-Esistere”

 Omaggio alle donne che resistono/Fascismo di ieri, fascismo di oggi/Mercanti di morte/Colloquio con Ilenia Rossini”

Immagine rimossa. Mika-MicaelaEtchebéhère

Immagine rimossa. Carla Capponi

Immagine rimossa. Annamaria Ludmann

Immagine rimossa. Maria Soledad Rosas-Sole

Immagine rimossa. Diana Blefari

Stralci da:

“Poche feroci”e “nuove streghe”. Le donne, la violenza agita, la Resistenza.

di Ilenia Rossini /Roma aprile 2014 (Introduzione al libro “Un fiore che non muore” RedStarPress,2014)

“…In molti di questi frammenti, tuttavia, si sente-pesante come un macigno-il peso più o meno esplicito della parola “anche”. Ci sono gli uomini, i valorosi e coraggiosi combattenti e accanto a loro  ci sono anche le donne.(….) Gli uomini, dunque, sarebbero stati la Resistenza, mentre le donne vi avrebbero “contribuito”: ma “contribuire”  non è sinonimo di “essere parte”, è più che altro un’azione di supporto, una convergenza momentanea e parallela alla lotta armata. Il contributo femminile non viene considerato un fattore fondamentale per lo sviluppo stesso della lotta resistenziale: ma perché?

La risposta a questo interrogativo tocca un nodo culturale di fondamentale importanza: la supposta incompatibilità delle donne con la guerra, che trova la sua origine nella contrapposizione tra la possibilità di dare la vita e quella di toglierla(…)

La difficoltà nell’affrontare il rapporto tra donne e violenza agita è presente anche nella maggior parte delle analisi e delle opinioni sull’esperienza femminile in organizzazioni rivoluzionarie che scelsero la lotta armata, in particolar modo degli anni ’70 e ’80. Una presenza che stupisce l’opinione pubblica, ogni volta sorpresa  nel constatare che tra i “terroristi”-uso questo termine per fedeltà alle opinioni correnti, pur rifiutando che la categoria di “terrorismo” si possa applicare alle formazioni armate di sinistra degli anni ’70 e ’80- “c’era una donna”: si notava così che anche le donne fanno la lotta armata….”

Ciao Bianca

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Martedi 24 giugno a Torino è mancata Bianca Guidetti Serra, antifascista, partigiana e avvocato. Nata nel 1919, Bianca è stata una figura centrale del nostro '900. Tra le primissime avvocate penaliste donne, spese le sue capacità ed energie a difendere i più deboli, partecipando a suo modo al movimento operaio e a quello femminista, sempre in prima linea per difendere chi non aveva i mezzi per farlo da solo o da sola. Abbiamo cercato di ricordare l'importanza della sua vita e della sua personalità con l'aiuto di due persone che la conoscevano bene: Santina Mobiglia, scrittrice e intellettuale torinese, co-autrice dell'autobiografia “Bianca la Rossa” (Einaudi 2009), e Marco Revelli, sociologo e vicepresidente del Centro Studi Piero Gobetti di Torino. Qui trovate la trasmissione completa (circa 60 min.) e gli interventi dei nostri ospiti (circa 15 min. ciascuno). L'immagine è di Fulvio Ichestre (http://fulvioichestre.blogspot.it)

Palestina: forte incursione questa notte a Nablus e a Ramallah

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Questa notte forte incursione dell'esercito israeliano a Nablus e a Ramallah dove sono stati uccisi due ragazzi. Forte gli scontri e la resistenza palestinese. Questa mattina a ramallah manifestazioni anche contro l'autorità palestine e la sua polizia per il loro silenzio e l'attacco che hanno portato avanti contro le famiglie dei prigioniri palestinesi in sciopero della fame.

Due corrispondenze. Una da Nablus e una da Ramallah.

Ricordo delle Fosse Ardeatine e di via Rasella nel 70esimo anniversario

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Ricordo delle Fosse Ardeatine e dell'azione partigiana di via Rasella nel 70esimo anniversario.
Interviene Davide Conti, ricercatore in Storia Contemporanea e autore di "Lo Stato repubblicano e Via Rasella" pubblicato all’interno del libro di Rosario Bentivegna “Achtung Banditen. Prima e dopo Via Rasella” Mursia, Milano, 2004.
L'articolo citato è: G. De Luna, "70 anni fa. Via Rasella, quell'attentato non anticipava le Br", su "Il Venerdì de la Repubblica", n. 1357.

Como: il sindaco impedisce conferenza sui lager in Italia

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Sabato pomeriggio la locale sezione dell’Anpi di Como e l’Istituto di Storia contemporanea “Pier Amato Perretta” avevano organizzato un incontro pubblico con la storica Alessandra Kersevan all’interno della sala delle conferenze della Circoscrizione 1. L’incontro mirava a ricordare che “Tra il 1941 e l’8 settembre del 1943, il regime fascista e l’esercito italiano misero in atto un sistema di campi di concentramento in cui furono internati decine di migliaia di jugoslavi: donne, uomini, vecchi, bambini, rastrellati nei villaggi bruciati con i lanciafiamme. Il sindaco del PD di Como su pressioni di Militia ha impedito l'uso delle sale del comune.