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tecnologia

Libera Scienza in Libero Stato

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Prima puntata di Entropia Massima della stagione 2022-2023. Apriamo con LIbera Scienza in Libero Stato, ma parliamo anche di tecnologia. Parliamo del rapporto tra scienza (e tecnologia) e la società tutta, riflettendo su quanto avvenuto durante la pandemia e sulla necessità di non delegare acriticamente, ma interessarsi in prima persona, acquisire consapevolezza e discernimento. Se non lo facciamo, subiamo decisioni errate e diamo adito a complottismi di vario genere.

È l'algoritmo, bellezza

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Durata 1h 55m 44s
Durata 23m 42s
Durata 25m 14s
Apriamo la puntata di oggi con un commento su una notizia di attualità: le graduatorie per l'insegnamento nella scuola pubblica sono state gestite da un sistema automatizzato che ha creato molto scontento. Perché? È un bug? Di chi è la colpa? Allarghiamo il discorso tenendo insieme trasparenza, complessità, accessibilità.
 
Passiamo poi a parlare di Kiwi Farms: gruppo di estrema destra che fa violenza mediata da Internet su attivisti e persone trans. Una di queste ha lanciato una campagna per il "deplatforming" di questo sito, chiedendo a Cloudflare di negargli i servizi. Per cloudflare non è affar suo... o forse sì.
 
Chiudiamo con qualche notiziola.

Non si parli di Intelligenza dell'IA

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Ultima puntata della stagione per le dita nella presa! (forse).

Iniziamo col parlare di intelligenza artificiale, partendo dalla notizia del licenziamento di Blake Lemoine, dipendente di Google che aveva dichiarato che un chatbot basato su IA poteva essere considerato senziente. Evidentemente, Google non apprezza affermazioni esagerate sulle IA che sviluppa e preferisce avere un profilo più basso. Come spiegare, altrimenti, la collaborazione tra Google e il governo israeliano in tema di sorveglianza basata su intelligenza artificiale?

Diamo anche alcune altre notizie - di serietà variabile - riguardanti gli sviluppi dell'intelligenza artificiale.

Parliamo anche di sorveglianza "stupida": niente IA, ma tanto cloud, dall'uso della domotica al prelevamento del DNA alla nascita, tutto fa brodo.

Concludiamo con le notiziole: ancora problemi per Google dal GDPR; i giudici americani fanno ricerche come gli studenti delle superiori (su wikipedia); il trenino "Termini-Centocelle", grazie ai lavori di ammodernamento, viaggerà su un futuristico binario unico per 1,5km; ma soprattutto, pare che stavolta il copyright per Topolino scada sul serio!

Libera Scienza in Libero Stato

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Puntata 36, ultima della stagione 21/22 di EM, parliamo del telescopio spaziale James Webb, le cui immagini sono state recentemente divulgate dalla NASA. Questo ci ha consentito di individuare con notevole dettaglio la presenza di corpi celesti prima ignoti nello spazio profondo, aumentando notevolmente le conoscenze sulla nascita dell'universo e sulle natura delle forze che su di esso agiscono.

 

Foto della Nasa.

Annunci di inizio estate

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Nella puntata di oggi attraversiamo varie notizie di attualità ma dai temi disparati.

Apriamo con la situazione per le donne negli USA: dopo la cancellazione della Roe v. Wade, e quindi la possibilità che l'aborto venga vietato in molti stati, molte persone si chiedono se le app di monitoraggio del ciclo mestruale potranno essere utilizzate nell'ambito di indagini penali. Vediamo quindi come il divieto di aborto colpisce la salute delle donne anche aldilà dell'interruzione di gravidanza; e come alcuni strumenti tecnologici che sembravano innocui diventano molto sensibili al mutare dello scenario legale.

Passiamo poi ad alcuni annunci sul tema della combustione; il governo italiano si batte per i motori a combustibili derivati da massa biologica ma analoghi a quelli fossili (insomma, bioetanolo e biodiesel). Con un sofismo, si dice che questi motori sono "carbon-free", in quanto la CO2 che rilasciano è quella che hanno intrappolato durante la crescita. Sebbene questo abbia una parte di verità, colpisce come la scelta di difendere i motori a combustione interna (che ha anche dei pregi, beninteso) venga raccontata schiacciata sull'aspetto dell'anidride carbonica.

Ancora sulla combustione, alcuni cinquestelle hanno scoperto la "ossicombustione" e ne tessono le lodi. La ossicombustione è in effetti una tecnica che pare promettente. Difficile dire però che un inceneritore che utilizza questa tecnologia sia qualcosa di completamente diverso rispetto a quelli che già conosciamo. Tra l'altro gli studi scientifici disponibili finora sono sempre stati applicati a scenari in cui l'inceneritore veniva utilizzato dopo un processo di differenziazione del rifiuto molto accurato. Uno scenario che non è quello che si prospetta per la città di Roma.

Concludiamo con notiziole dedicate a tracciamento e copyright.

Estrattivismo dei dati

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Puntata 27 di EM, parliamo di estrattivismo dei dati (6) e di cloud computing. In particolare analizziamo il bando per il "Cloud Nazionale": ben 723 milioni di euro di dotazione. Il Cloud Nazionale (si dichiara nel bando) dovrebbe tutelare “la titolarità, la sicurezza e la sovranità dei dati”. Finalmente anche l’Italia avrà un suo Cloud? Sarebbe stato bello e invece non andrà così: il bando si rivolge apertamente a soluzioni di “Cloud Provider Internazionali” (leggi Big Tech), che non possono fornire tali tutele, perché il loro business si basa esattamente sul furto dei dati degli utenti.

La maggior parte del denaro dei contribuenti finirà oltre oceano (più di mezzo miliardo solo in licenze!). Se in mancanza di competenze locali si indirizza la spesa verso l’acquisto di prodotti e servizi esistenti, offerti da attori terzi rispetto al contesto italiano ed europeo, viene meno l’obiettivo stesso del bando, o almeno quello dichiarato, di costruire un Cloud Nazionale. La vistosa capienza economica sarebbe stata l’occasione giusta, e forse l’unica, per dare impulso a un processo virtuoso di formazione di competenze e capacità produttive autonome in materia di Cloud, che rimarrebbero sul territorio e contribuirebbero effettivamente a costruire una solida e reale sovranità digitale.

Lo stato parla di sovranità digitale e l’obiettivo può imprimere un cambiamento positivo nella società. Ma si può andare oltre e parlare di comunità indipendenti che si autogestiscono per costruire una completa autonomia digitale.

 

La foto è di perspec_photo88

Grosso guaio a teletown

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Durata 1h 22m 7s

Nella puntata di oggi raccontiamo la storia di una lettera. Tutti i soggetti industriali che hanno a che fare con la produzione e il trattamento di rifiuti elettronici lamentano problemi alla catena dello smaltimento dovuti al recente Bonus Tv: avendo cioè ricevuto molti soldi dallo Stato per vendere più televisori, ora non riescono più a smaltire quelli vecchi.

Questa lettera è un filo di Arianna, che lega diverse storie industriali italiane, dall'emittenza televisiva fino agli impianti di trattamento dei rifiuti, passando per la distribuzione di televisori e il rumoroso silenzio del Ministero dell'Ambien... ops, Transizione Ecologica!

Questa storia è esemplificativa di un sistema che non funziona, dove la regola del "chi inquina paga" è in pratica vanificata dalle modalità con cui questa viene implementata. Di fatto, i produttori decidono quanti soldi destinare allo smaltimento; e questo si dimostra ogni anno molto inferiore a quello che è realmente necessario, a discapito della salute pubblica e della collettività.

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Scacco al Re... delle ricerche!

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Durata 2h 21m 26s
Durata 30m 6s
Durata 16m 31s
Durata 1h 1m 40s

Sono state 2 settimane pienissime, abbiamo dovuto scegliere tra molte notizie interessanti, questo è quello che abbiamo selezionato per voi:

  • Grande figuraccia del greenpass: lo spettro di un Adolf Hitler vaccinatissimo si aggira per l'Europa. Sfruttando delle chiavi crittografiche provenienti da Francia e Polonia sono stati creati dei Green Pass "dimostrativi". Certo, i green pass sono stati revocati abbastanza in fretta, ma quello che la vicenda ci dimostra è che l'adozione di un sistema totalmente digitale non implica necessariamente maggiore sicurezza
  • Il 14 novembre AvANa organizza un torneo di scacchi al CSOA Forte Prenestino; sfrutteremo i migliori algoritmi per far giocare ciascun partecipante con persone del suo livello. Per capirci, sono gli stessi algoritmi con cui Tinder cerca di accoppiare (!) le persone...
  • L'antitrust di Texas e altri 16 stati USA (tutti a guida repubblicana) accusa Google di abuso di posizione dominante (e un po' di altra roba). Le accuse non paiono affatto infondate, anzi gli elementi emersi sono più di quelli che avremmo potuto immaginare. La spiegazione è un po' noiosa, perché noioso è il meccanismo di vendita della pubblicità. Per tagliare corto: Google faceva insider trading all'interno del suo meccanismo; inoltre favoriva Facebook nell'assegnazione degli annunci in cambio del supporto al suo schema "Open Bidding".
    Anche Google Chrome non ne esce bene.
  • Motori di ricerca e filter bubble: commentiamo un articolo di valigiablu che mostra come dal punto di vista tecnico la filter bubble sia meno potente di quanto viene narrato, e di come invece una parte del meccanismo di filtraggio dipende dalle modalità con cui gli utenti interagiscono coi motori di ricerca.