Le corrispondenze effettuate oggi dal corteo antifascista, partito alle 10.30 circa da Colosseo per arrivare, dopo aver attraversato piazzale dei Partigiani, al centro socio-.culturale curdo Ararat.
Nella prima, una compagna della redazione di Onda Rossa ci racconta la composizione del corteo, tra strutture politiche, bandiere e striscioni.
Nella seconda, la compagna curda esprime tutto il suo entusiasmo per la celebrazione della festa della Liberazione.
Infine, nell'ultima, una compagna del liceo Virgilio di Roma ci racconta il punto di vista degli studenti medi romani.
Nonostante le aggressioni subite dai sionisti romani (si ricordi il corteo di due anni fa), la comunità palestinese aderisce alla manifestazione di domani (ore 10 dalla stazione metro Colosseo).
I palestinesi saranno in piazza con le loro bandiere per ribadire e praticare la loro lotta contro l'occupazione sionista in Palestina.
Ascolta la corrispondenza con un compagno palestinese.
Ieri si è tenuta a Brescia una grande manifestazione partecipata da 15.000 persone per dire: "Basta Veleni! per il diritto alla salute e al futuro!".
La manifestazione promossa dal tavolo formato da oltre 60 comitati ambientalisti locali, ha portato per le strade della città le proprie rivendicazioni: una moratoria che blocchi nuove cave e nuove discariche, ottenere una drastica riduzione delle emissioni, ribadire la contrarietà a progetti inutili come il Tav Brescia-Verona e l’autostrada della Valtrompia e rifiutare le logiche energetiche e neoliberiste contenute nello Sblocca Italia, contro le trivellazioni nella bassa bresciana e l’incenerimento dei rifiuti, denunciando le responsabilità di chi ha governato fino ad oggi il territorio bresciano e chiedere un cambio radicale nella gestione.
Sabato 9 aprile si è svolta l'ennesima giornata di lotta in Francia contro la legge di riforma del lavoro promossa dal governo Hollande. Manifestazioni in diverse città, ma il cuore della protesta è nella capitale francese.
Ci sono stati nuovamente scontri e fermi, ma la piazza ha reagito agli arresti scontrandosi fisicamente con le forze dell'ordine che hanno reagito con cariche e lacrimogeni. Forte il protagonismo in piazza degli studenti, degli autonomi e degli anarchici.
Ci siamo collegati col nostro corrispondente da Parigi per avere aggiornamenti dalla piazza.
Durata, prima corrispondenza: 6' 27''; seconda: 4' 54''
Nonostante gli arresti dei giorni scorsi, non si fermano le mobilitazioni a Parigi contro la Loi Travail, la riforma del lavoro. E a un mese di distanza dall'inizio del movimento (la prima manifestazione di protesta è del 9 marzo) appuntamento stamani degli studenti a Place Nation e appuntamento nel primo pomeriggio, per un corteo più ampio e partecipato a place de la République, occupata da circa 10 giorni da migliaia di persone accampate.
Lunedì 21 marzo il PM Coletta ha avanzato le richieste di condanna nel processo contro il movimento fiorentino: le lotte politiche e sociali, studentesche, le mobilitazioni antifasciste e antirazziste, la solidarietà, i cortei e i presidi organizzate a Firenze dal 2009 al 2011 hanno, per l’accusa, un prezzo di 71 anni e 9 mesi di carcere.
La costruzione dell’inchiesta ruota attorno all’applicazione del reato di "associazione a delinquere", utile alla criminalizzazione delle lotte ed a una gestione politica di procura e Digos, mentre le misure cautelari del 4 maggio e 13 giugno 2011 assumono un significato determinante proprio all’interno di tale gestione politica della repression statale.
Oggi pomeriggio corteo a Firenze per la solidarietà e il rilancio delle lotte, ne abbiamo parlato con un compagno fiorentino.
Ieri si è svolta la manifestazione convocata dalla rete "Agire nella crisi" al Brennero, al confine con l'Austria.
Tra poche settimane, infatti, è prevista la chiusura della frontiera ai migranti che arrivano dalla rotta balcanica e che vogliono oltreppasare i confini europei in fuga da povertà e guerra. Il corteo ha oltrepassato il confine ma ha trovato la polizia austriaca a fermare la protesta degli attivisti che da Idiomeni al Brennero chiedono una "cittadinanza maggiormente inclusiva"; è quello che sostengono i compagni che sono intervenuti questa mattina a Radio Onda Rossa che nelle prossime settimane lanceranno nuove iniziative.
Intanto, proprio oggi centinaia di siriani, a causa dell'accordo dell'Unione europea con Ankara, sono stati riportati forzatamente dalla Grecia in Turchia mentre alcuni sono stati mandati in Germania. L'inclusione differenziale è una delle caratteristiche delle nuove disposizioni rispetto ai flussi migratori che arrivano soprattuto dal medio oriente ma non solo, istallazione di hotspot ai confini e militarizzazione sempre più preoccupante dei territori. A tal proposito, abbiamo analizzato insieme ad una compagna di Roma il cambiamento di fase rispetto alla gestione dei flussi, l'accordo infame Ue-Turchia, l'importanza della battaglia sui confini e dell'unione delle istanze con i movimenti europei.