Dopo la nottata di ieri, continua la crisi miganti, tra rastrellamenti e caccia all'uomo. Attualmente la stazione dei treni è blindata dalle forze dell'ordine.
Intanto le stragi nel Mediteraneo proseguono con tre naufragi, 65 corpi recuperati e oltre 700 persone disperse.
Trasmissione settimanale in onda tutti i lunedì dalle 16 alle 17.00 dedicata all'Europa, alle sue politiche, alle sue contraddizioni e alla sua crisi.
Argomenti trattati in questa puntata: il bilancio e i fondi europei (cosa sono, a cosa servono), aggiornamenti sul referendum Brexit e le elezioni in Austria, i tagli presentati mercoledì scorso al parlamento greco, il rapporto di Human Right Watch su situazione negli hotspots greci.
Oggi pomeriggio, dalle ore 16, corteo antirazzista e antifascista da Ponte Mammolo (stazione, lato parcheggio).
Ascolta la corrispondenza con un compagno della zona.
Dal manifesto del corteo:
CONTRO l’Europa che, mentre ci affama con le politiche di austerity, spalanca le porte alla finanza ed alle multinazionali e le chiude agli esseri umani.
CONTRO chi fa dell’accoglienza un business e lucra sulla pelle dei profughi.
CONTRO fascisti e razzisti vari che su tutto questo speculano politicamente, aizzando le persone contro chi sta peggio di loro, distogliendole dai loro veri nemici: i padroni ed il loro governo. sabato 14 maggio 2016 ore 16 dal parcheggio di Ponte Mammolo
CORTEO ANTIRAZZISTA
Antirazzisti/e della Tiburtina
Trasmissione settimanale in onda tutti i lunedì dalle 16 alle 17.00 dedicata all'Europa, alle sue politiche, alle sue contraddizioni e alla sua crisi.
Argomenti trattati in questa puntata: l'Unione Europea e i suoi principali organismi, il contesto generale di crisi e i mancati obiettivi del programma Strategia Europa 2020 con un accenno alla questione migranti (ingressi, frontiere, accordi con la Turchia).
Da poco tornata da Idomeni, dove si è recata insieme ad una carovana di solidarietà per consegnare giiocattoli e generi di prima necessità raccolti in diverse scuole pugliesi, Anna, animatrice della trasmissione Tarantula Rubra, ci racconta le terribili situazioni di vita nei campi profughi e la natura del progetto "We are the children".
Il governo greco, firmando l'ennesimo memorandum che porrà la pietra tombale sulle pensioni e sul lavoro, aggrava ancora di più le condizioni di vita di una popolazione allo stremo.
Intanto decine di migliaia di migranti sono bloccati nei campi disseminati nel Paese, in condizioni disumane.
Corrispondenza con Nancy Porsia - giornalista freelance con base in Libia - sulla situazione dello Stato nordafricano, poco dopo la scelta e il sostegno delle Nazioni Unite al "governo" di Serraj, in un momento in cui una guerra civile a bassa intensità va a mescolarsi a interessi petroliferi (anche italiani). Situazione che si intreccia a quella del "brand" dello Stato Islamico/Daesh, nonché alla questione della migrazione verso l'Europa e alle politiche espansionistiche di Al Sisi.
Per approfondimenti account twitter: https://twitter.com/nancyporsia
E alcuni articoli e video (molti articoli sono in inglese):
Ieri si è svolta la manifestazione convocata dalla rete "Agire nella crisi" al Brennero, al confine con l'Austria.
Tra poche settimane, infatti, è prevista la chiusura della frontiera ai migranti che arrivano dalla rotta balcanica e che vogliono oltreppasare i confini europei in fuga da povertà e guerra. Il corteo ha oltrepassato il confine ma ha trovato la polizia austriaca a fermare la protesta degli attivisti che da Idiomeni al Brennero chiedono una "cittadinanza maggiormente inclusiva"; è quello che sostengono i compagni che sono intervenuti questa mattina a Radio Onda Rossa che nelle prossime settimane lanceranno nuove iniziative.
Intanto, proprio oggi centinaia di siriani, a causa dell'accordo dell'Unione europea con Ankara, sono stati riportati forzatamente dalla Grecia in Turchia mentre alcuni sono stati mandati in Germania. L'inclusione differenziale è una delle caratteristiche delle nuove disposizioni rispetto ai flussi migratori che arrivano soprattuto dal medio oriente ma non solo, istallazione di hotspot ai confini e militarizzazione sempre più preoccupante dei territori. A tal proposito, abbiamo analizzato insieme ad una compagna di Roma il cambiamento di fase rispetto alla gestione dei flussi, l'accordo infame Ue-Turchia, l'importanza della battaglia sui confini e dell'unione delle istanze con i movimenti europei.