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no inc

Coordinamento Regionale Sanità

Data di trasmissione
Durata 1h 30m 1s

Liste d'attesa per le prestazioni sanitarie infinite: iniziative e strumenti per una vertenza contro la privatizzazione della sanità e per la presa in carico dei pazienti. Contributo telefonico dal Quadraro

Il Coordinamento contro l'inceneritore di Albano e il Presidio Permanente contro la discarica di Roncigliano hanno incontrato il servizio prevenzione della ASL RM6: una corrispondenza sull'incontro, la situazione concreta nella discarica e le iniziative di lotta.

Ancora considerazioni e notizie sulla politica vaccinale.

24 Luglio: ad Albano manifestazione contro la riapertura della discarica

Data di trasmissione
Durata 7m 26s

Diretta dal corteo NoInc di Albano organizzato per mandare forte e chiaro ai destinatari il NO di cittadini e comitati a qualsiasi ipotesi che non sia la chiusura definitiva della discarica di Roncigliano e la bonifica degli invasi e delle falde idriche.

Di seguito il comunicato stampa:

SABATO 24 LUGLIO ORE 18 MANIFESTAZIONE IN PIAZZA S. PIETRO AD ALBANO per mandare forte e chiaro ai destinatari il NO di cittadini e comitati a qualsiasi ipotesi che non sia la chiusura definitiva della discarica di Roncigliano e la bonifica degli invasi e delle falde idriche.

Nella nuova ordinanza firmata il 16 luglio, la sindaca di Roma e della Città Metropolitana Virginia Raggi ha disposto una deroga ai limiti dell’AIA/2009 e confermato  l’invio a Roncigliano di  Albano Laziale fino a 1100  ton al giorno di scarti putridi di rifiuti indifferenziati in uscita dai TMB cittadini, che vogliono dire 50 camion da 20 ton, andata e ritorno per 180 giorni e 200mila tonnellate di rifiuti nel VII invaso già quasi colmo e maleodorante.

A questa ordinanza si è aggiunta quella emessa nella stessa data dal presidente della Regione Nicola Zingaretti che limita il quantitativo e fissa la durata del conferimento al 2 agosto, ma sostanzialmente avalla il conferimento dei rifiuti ad Albano, mettendo in imbarazzo la giunta a guida PD del Comune di Albano dichiaratasi contraria.

Tutte e tre le ordinanze si fondano su un’Autorizzazione Integrata Ambientale vecchia di 12 anni, scaduta definitivamente e dichiarata tale nel 2019, infine resuscitata dall’ex dirigente regionale Flaminia Tosini con una incredibile giravolta procedurale.

Inoltre le ordinanze si fondano su presupposti illegittimi, in contrasto con la legge quadro ambientale Dlgs 152/2006, avendo ignorato il persistente inquinamento organico delle falde idriche sottostanti il sito, accertato da Arpa negli ultimi 9 anni ed essendo miseramente fallita la bonifica farsa sbandierata come risolutiva dalla società Pontina Ambiente.

Una doppia catastrofe, ci vogliono costringere ancora a subire gli effetti degli sversamenti, con l’aggiunta di un traffico pesante senza precedenti, dopo 40 anni di discarica che hanno lasciato segni indelebili sulla salute e sulla vita della popolazione.

Contro tutte le discariche ovunque esse siano, contro l’incenerimento dei rifiuti e le false transizioni “ecologiche” a suon di digestori anaerobici biogas – biometano, utili solo ad ingrassare nuovi e vecchi affaristi che lucrano sui rifiuti.

Coordinamento contro l’inceneritore di Albano

Comitato Alternativa Sostenibile

Comitato Risanamento ambientale

Coordinamento Energia Rifiuti Lazio

Carrellata di notizie: Tav, rifiuti, approfondimenti internazionali e scorie nucleari

Data di trasmissione
Durata 1h 9m

Apriamo la trasmissione leggendo una breve Ansa sulle lamentele dei poliziotti del cantiere Tav per le polveri emesse dagli scavi, prendiamo quindi la palla al balzo per pubblicizzare il corteo cittadino in solidarietà ai No TAV di Sabato prossimo alle ore 15:00 a Piazzale Tiburtino. Passiamo a parlare dell'emergenza rifiuti a Palermo, alle cosiddette Mamme volanti di Brescia che da un piccolo aereo hanno di recente studiato le problematiche del loro territorio ed alla riapertura delle conferenze dei servizi sulla discarica di Albano Laziale. Apriamo una parentesi internazionale parlando del risarcimento imposto alla Shell verso i pescatori del delta del Niger. Torniamo ad occuparci dell'oleodotto KeystoneXL, dato che allla Camera statunitense è passata l'autorizzazione al progetto e si profilano forti scontri legati all'impatto ambientale del progetto. Chiudiamo la trasmissione parlando del deposito unico nazionale di scorie radioattive il cui sito definitivo verrà reso pubblico nei prossimi mesi.

Tris di primi: Monnezza, Nucleare, TAV

Data di trasmissione
Durata 58m 18s

Apriamo, dopo qualche problema tecnico, con una corrispondenza di un compagno del Coordinamento contro l'inceneritore di Albano che ci parla dell'incontro con i rappresentanti del ministero dello sviluppo economico sul finanziamento pubblico all'inceneritore di Albano. Passiamo poi ad una lunga rassegna stampa sui danni e le mobilitazioni che l'energia nucleare produce in giro per il mondo: dalla contaminazione dei laghi Svizzeri, alle sciagure di Fukushima, passando per le forti mobilitazioni cinesi. Chiudiamo con una corrispondenza dal presidio di Venaus dove a fine Luglio si terrà il campeggio NO TAV, approfondendo sviluppi del cantiere ed iniziative in corso.

Estate, la monnezza inizia a puzzare parecchio

Data di trasmissione
Durata 48m 51s

Puntata dedicata alla mondezza laziale, iniziamo dal decreto Fare, che prevede un nuovo bel regalino agli inceneritori di rifiuti, già abituatui a cospicui finanziamenti da parte dello stato. Proprio contro questa regalia e contro l'intercessione del ministro Zanonato a favore di Manlio Cerroni (il ministro infatti potrebbe regalare fior di milioni al re della monnezza) il Coordinamento contro l'inceneritore di Albano organizza un presidio di lotta il prossimo 12 Luglio sotto il ministero dello Sviluppo economico. COntinuiamo con la proroga di Malagrotta fino a Settembre, la lettera di Cerroni sul quotidiano Il Tempo in cui sostiene di aver salvato Roma dalle sanzioni dell'Unione Europea, cosa che si è rivelata falsa alla luce della denuncia di un famoso studio legale romano che ci avverte dell'avvio della procedura di infrazione per la regione Lazio. Dopo un aggiornamento sulla bocciatura dello scenario di controllo del piano rifiuti Lazio, ospitiamo una compagna che ci parla di un'iniziativa informativa (e ludica) contro discariche ed inceneritori a Massimina Domenica 7 Luglio. Chiudiamo con degli aggiornamenti sulla disastrosa situazione ambientale del litorale romano.

Dal Divino Amore alla Nigeria con tappa a Niscemi

Data di trasmissione
Durata 53m 41s

Ultimi aggiornamenti sulla questione rifiuti nel lazio: botta e risposta fra Clini e Alemanno riguardo malagrotta e monti dell'ortaccio. Alemanno, in odore di elezioni, sembra retrocedere sulla sbandierata emergenza rifiuti romani mentre Clini spinge per l'utilizzo delle discariche regionali. Passiamo ad analizzare il progetto di cementificazione dell'area del divino amore nella zona dei castelli romani. Scendiamo poi a Niscemi con un collegamento telefonico per lanciare la manifestazione del 30 marzo contro la base militare americana e terminiamo con la notizia del ritiro di gran parte delle attività estrattive dell'Eni nella zona del Delta del Niger a causa dei sabotaggi portati avanti dai ribelli del Mend.

L'inceneritore non s'ha da fare da Albano a Parma e pene di progetti perduti

Data di trasmissione
Durata 1h 3m 58s

Progetti di inceneritori a confronto, da Albano a Parma, nel contesto dei risultati elettorali del movimento 5 stelle. Il comitato No inc di Albano ha messo in piedi un presidio permanente per monitorare le attività in discarica e si assiste nel frattempo al collaudo dell'inceneritore a Parma dove il sindaco 5 stelle Pizzarotti non è riuscito a fermare il progetto. Si prosegue con un aggiornamento sull'Ilva di Taranto in particolare sullo scontro sui prodotti finiti in atto fra magistratura e azienda. Passiamo poi alle notizie radioattive sulla centrale nucleare del Garigliano e terminiamo con la questione delle penali che incombono sui progetti delle grandi opere, Tav e Ponte sullo stretto, nel caso non venissero attuati.

Dal no muos al no tav, passando per la monnezza laziale

Data di trasmissione
Durata 1h 2m 43s

Prima puntata dedicata al movimento no muos, che si oppone alla costruzione delle antenne muos nella base americana di Niscemi. Per approfondimenti http://www.nomuos.info/ . Un rapido aggiornamento sulla bocciatura in commissione alla camera del decreto Clini sulla combustione di monnezza (css) nei cementifici. Una triste anticipazione sulla prossima apertura del cantiere dell'inceneritore di Albano. Magra consolazione, lo stesso sito almeno si risparmierà,  fino ad Aprile, lo sversamento dei rifiuti provenienti dalla capitale. Il TAR ha infatti emesso una sospensiva degli sversamenti nelle discariche di Albano e Colfelice (Frosinone) stabiliti dal decreto Sottile in merito all'emergenza rifiuti nel Lazio. Infine chiudiamo con una corrispondenza con un compagno No Tav che descrive i fatti degli ultimi giorni relativi alle azioni presso il cantiere illegale di Chiomonte (di recente dichiarato tale anche dallo stesso comune valsusino) e all'arresto di due militanti NoTav.  Siamo infine lieti di proporre l'elezione di Milingo al seggio pontificio. Ciao Benedè. (breve ma intenso).

Manifestazione No INC del 14 Aprile- Succede anche ad Albano - comunicato della redazione di Radiondarossa

Data di trasmissione

Succede anche ad Albano

 

 

Sabato 14 aprile i movimenti di lotta territoriale, di tutela ambientale e tutti/e i/le cittadini/ne dei castelli e di Roma si sono incontrati/te ad Albano per  ribadire il NO agli inceneritori, né ai
castelli né altrove.
L'appuntamento ha avuto risonanza nazionale dopo la notizia che il Consiglio di stato il 22 Marzo 2012 ha di fatto autorizzato la costruzione dell'inceneritore di Albano, invalidando la vittoria dei comitati al Tar del dicembre 2010. In quella occasione infatti il progetto fu dichiarato non compatibile dal punto di vista dell'impatto ambientale, dando difatti ragione alla lotta dei movimenti.

Oltre 3000 persone hanno sfilato nonostante il maltempo, dai comitati locali ai movimenti territoriali ai NoTav romani.

Dopo aver attraversato le strade di Albano tra il consenso e il sostegno della popolazione, il corteo, giunto di nuovo a Piazza Mazzini, intendeva proseguire, quando una camionettauna della polizia ha tentato di spezzare il corteo inserendosi tra i manifestanti
rischiando di investirli, pericolo sfiorato solo grazie alla prontezza dei/della compagni/e. Più in là, anche chi passeggiava per il parco, si è visto arrivare una carica a freddo di poliziotti
e carabinieri in assetto antisommossa con i manganelli ben in vista che hanno colpito chiunque fosse lì. Una signora che ha assistito alla scena ha provato a scappare dalla brutalità delle forze dell'ordine ed è caduta ferendosi,è stata soccorsa subito dai/dalle manifestanti.

L'arroganza delle forze di Stato si è palesata nuovamente a corteo concluso; dopo un vero e proprio pedinamento, i poliziotti in borghese si sono accaniti su un gruppo di studenti che si avviava verso casa e dopo averli identificati hanno portato via un ragazzo di 16 anni. I compagni/e e cittadini/e presenti, dopo diversi tentativi – falliti - di impedire il fermo,
si sono prontamente recati davanti alla questura a reclamare a gran
voce la liberazione del giovane compagno. Nel giro di pochi minuti
tutti e tutte sono state/i identificate/i e bloccati, tra questi alcune/i redattrici e redattori di Radio Onda Rossa, con l'accusa fantomatica di un tentato "assalto!" alla caserma.  Chi non era in possesso di documenti è stato trattenuto in questura; le strade e la circolazione bloccata verso tutte le direzioni. Dopo tre ore di attesa e una Albano totalmente militarizzata, hanno confermato l'arresto del giovane manifestante e successivamente i/le solidali sono stati
rilasciati sfilando uno alla volta davanti alle telecamere della Digos mentre venivano scanditi nome e cognome di ognuna/o di loro.

Il dato che rimane è che la politica ha risposto con la violenza e la
repressione, così come in Val Susa.
Insomma come la giurisprudenza insegna "due è duello, tre è rissa, quattro è assembramento" ma 3000 PERSONE sono una popolazione che si ribella alla violenza indiscriminata dettata da speculazioni mafiose, politiche ed economiche.

 

 

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