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Repressione

Europa da Stato di diritto a Stato di eccezione

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Presentazione del convegno "Europa da Stato di diritto a Stato di eccezione" che si terrà a Roma il 15 gennaio 2016 (ore 15), presso la Sala della Biblioteca Chiesa Valdese (via Marianna Dionigi, 69 - angolo Piazza Cavour).

Nella prima corrispondenza interviene Italo di Sabato (Osservatorio della Repressione) per presentare il convegno, la sua natura e l'ordine dei lavori da un punto di vista dei dispositivi giuridici. [durata: 19 minuti]

 

Nel secondo audio l'avvocato Lucentini ci parla delle conseguenze del reato di "resistenza" e le richieste di sanzioni pecuniarie, ormai praticate anche dalla magistrtura italiana. [durata: 14 minuti]

 

Nell'ultima corrispondenza ospite ai nostri microfoni è l'avvocato Simonetta Crisci, che ci fa una panoramica sul reato di "devastazione e saccheggio", usato dallo Stato come grimaldello per assassinare le lotte sociali. [durata: 10 minuti]

 

Qui trovate il programma dei lavori del convegno: https://www.facebook.com/events/1940069606218287/

In un liceo napoletano censurato l'intervento della mamma di Davide Bifolco

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Qualche giorno fa gli studenti e le studentesse del liceo Sannazzaro di Napoli avrebbero dovuto discutere con l'associazione ACAD e l'associazione Davide Bifolco, nel corso di un incontro organizzato durante la settimana di autogestione dell'istituto.

L'incontro è stato interrotto violentemente dalla preside, che ha motivato la sospensione dell'iniziativa con la presenza in aula della mamma di Davide Bifolco, ucciso in seguito ad un controllo dei carabinieri nel rione Traiano poco più di un anno fa, quando doveva ancora compiere diciassette anni.

 

Ci racconta come sono andate le cose Luca, dell'associazione ACAD, che era presente all'incontro.

Da Atene sulla repressione riguardo la giornata del Primo maggio 2015 - NoExpo a Milano

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Con un compagno di Atene abbiamo commentato la manovra repressiva dello Stato italiano, in collaborazione con lo Stato greco, nei confronti di chi era in piazza il Primo maggio 2015 a Milano.
Anche sui 5 compagni greci piove l'accusa di "devastazione e saccheggio" e il rischio di estradizione è ancora alto, nonostante per ora siano stati scarcerati con misure restrittive come l'obbligo di firma per 3 volte a settimana e il divieto di uscire dal paese.

Il compagno da Atene ci racconta la solidarietà messa in campo e, per concludere, commenta lo sciopero generale avvenuto giovedì 12 novembre, ovvero lo stesso giorno dell'operazione repressiva contro i 5 compagni.

Qui trovate il comunicato dei 5 compagni greci e il loro appello alla solidarietà contro la richiesta di estradizione da parte dell'Italia.

cookie e captatori occulti

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Seconda puntata delle Dita nella Presa.

 

La trasmissione è iniziata parlando dei banner sui "cookie" che da qualche mese imperversano su internet. Dopo una breve panoramica sul funzionamento tecnico dei cookie, abbiamo analizzato alcune loro implicazioni sulla privacy, per nulla tutelata dalla nuova normativa che impone i banner.

Abbiamo nominato http://prebake.eu/ un espediente tecnico per non vedere il "banner dei cookie".

 

Si è poi passati a commentare la nuova legge, in fase di stesura, riguado i captatori informatici occulti.

 

Tornano liberi i 5 arrestati durante la protesta contro la Maker Faire

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Aggiornamento con un compagno di Sapienza Clandestina sulla situazione giudiziaria dei compagni arrestati venerdì scorso durante l'azione repressiva delle forze dell'ordine alla Maker Faire 2015 che si svolgeva all'interno della Città Universitaria della Sapienza.

 

Stamattina si è svolto il presidio di solidarietà a piazzale Clodio quando è arrivata la notizia della riacquistata libertà per tutti i compagni anche se per Lorenzo e Michele rimangono delle misure cautelari (obbligo di firme).

 

TUTTI LIBERI!

Facciamo il punto su OPG e REMS mentre vorrebbero sgomberare il Barocchio Squat

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Con una compagna del "Collettivo Senza Numero" facciamo il punto sugli OPG (Ospedali Psichiatrici Giudiziari) e la recente apertura delle REMS (Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza).
 

Al suo intervento segue quello di un compagno del Barocchio Squat, spazio torinese occupato da 23 anni ed ora minacciato di sgombero per far posto ad una REMS.
In questi giorni sono in corso diverse iniziative di confronto e lotta contro le REMS ed ogni forma di controllo e repressione.