Mobilitazione No Tav - aggiornamenti dai boschi
Un compagno ci racconta la situazione in Clarea, la polizia ha attaccato le/i compagn* rimasti con lacrimogeni e idranti nel tentativo di evitare che i notav si avvicinino al cantiere.
Un compagno ci racconta la situazione in Clarea, la polizia ha attaccato le/i compagn* rimasti con lacrimogeni e idranti nel tentativo di evitare che i notav si avvicinino al cantiere.
Un compagno Notav ci racconta a che punto è la mobilitazione in quel di Chiomonte, l'autostrada bloccata per più di un'ora in risposta alla presenza militare volta a bloccare al movimento ogni possibile accesso in Val Clarea è stata appena lasciata.
Nella corrispondenza anche un riepilogo sulla mobilitazione e un commento agli ultimi episodi intimidatori e repressivi nei confronti della lotta notav.
Mentre è previsto per questa notte il transito in Valle di Susa del treno che trasporta scorie radioattive, al campeggio NO TAV di Chiomonte le forze dell’ordine si schierano lentamente con uomini e mezzi (ruspe e idranti) appena prima il ponte sulla Dora, a poche centinaia di metri dal campeggio. Visto lo spiegamento di mezzi si presume l’intenzione di sgomberare il campeggio anche se non si spiega la totale assenza di effetto sorpresa e l’insolita lentezza di schiaramento e posizionamento delle forze dell’ordine.
continua la resistenza no tav in valsusa, i notav hanno reagito quando la polizia e gli operai hanno provato ad allargare il cantiere di 70 metri una ragazza ha provato a salire su una gru ed è in stato di fermo la polizia spara lacrimogeni a tutto spiano.
I racconti dei compagni arrestati domenica in Val di Susa ripropongono con forza la discussione sulla tortura, largamente praticata dalle forze di polizia nelle caserme, nelle carceri, nei cie, nelle strade. Ne parliamo con l'avvocata Sara Busoli.
Trasmissione del 3 dicembre 2010
L' 11 dicembre sarà una giornata di manifestazioni nazionali.
Il popolo NO TAV e quello contro la gestione dei rifiuti campana scenderanno in piazza lo stesso giorno per ribadire che nonostante le distanze, nonostante le differenze tra le vertenze, le due lotte sono la stessa lotta: quella contro la speculazione a favore degli interessi privati, contro il capitale che saccheggia territori e risorse, contro le decisioni imposte alle popolazioni che abitano i territori.