Chi ha paura di Leila Khaled?
Col pretesto di un visto non valido, il governo italiano vieta l'ingresso a Leila Khaled costringendola ad un rimpatrio forzato. Qualunque cosa pur di compiacere Israele!
Col pretesto di un visto non valido, il governo italiano vieta l'ingresso a Leila Khaled costringendola ad un rimpatrio forzato. Qualunque cosa pur di compiacere Israele!
Gli organizzatori del Giro d'Italia hanno annunciato la partenza dell'edizione 2018 da Israele, con inizio a Gerusalemme, seguita da tappe da Haifa a Tel Aviv e nel Naqab (Negev).
Come denuncia la campagna BDS, "il Giro d'Italia darà un aiuto a istituzionalizzare la presa di Gerusalemme da parte di Israele".
Per aderire alla campagna sottoscrivi qui la lettera di denuncia.
Abbiamo invitato nei nostri studi una compagna della sezione italiana di BDS.
Qui i prossimi appuntamenti: bdsitalia.org/index.php/comunicati-cambia-giro/2352-pedala-diritti
Nella prima parte di Mezedes di mercoledì 8 novembre ci siamo soffermati sulla situazione delle terre di Palestina. Continua la brutale occupazione dello stato sionista, che reprime, occupa, fa saltare in aria tunnel uccidendo i paletinesi. Adesso i soldati israeliani si mettono anche a fare i selfie con i feriti (palestinesi), perché l'umiliazione dei palestinesi deve correre anche sui social.
Qui trovate l'articolo letto e commentato durante il redazionale (qui invece l'articolo in originale uscito su Haarez).
Oltre alla Palestina, abbiamo parlato della repressione e del carcere in Egitto, leggendo questo articolo dal blog Hurriya.
Il 5 giugno 1967 iniziava la Guerra dei sei giorni (5-10 giugno) tra Israele e forze arabe pro-Palestina.
Facciamo un'analisi della congiuntura dell'epoca e odierna con Vincenzo Miliucci, compagno internazionalista.
Intanto un'indiscrezione del New York Times (leggi qui)conferma che Israele avrebbe usato la bomba atomica nel Sinai per dissuadere l'Egitto di Nasser e imporre l'intervento della comunità internazionale.
A marzo del 2017 doveva essere proiettato in anteprima nazionale al Palladium il nuovo film della regista palestinese Mai Masri, 3000 nights. Il giorno prima l'università Roma3, che gestisce il Palladium, annulla la proiezione senza motivazioni. Il film viene proiettato all'AAMOD (Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico), dando vita ad un bellissimo dibattito che vi riproponiamo. Il film racconta della lotta delle donne nelle carceri israeliane negli anni 80.
Cosa succede in Siria e come leggere l'avvento di Donald Trump nella geopolitica del Medio Oriente? Qual è la situazione in Kurdistan?
Ne parliamo al telefono con Alberto Negri, corrispondente per il "Sole24Ore", e in studio con Marco Santopadre, giornalista di Contropiano.
[estratto da Vengo anch'io]
Un compagno palestinese presente in studio ci racconta le proteste che si stanno sviluppando nell'università di Ramallah. Dall'aumento delle tasse, allarghiamo al ruolo dell'autorità nazionale palestinese, effettivamente il braccio di Israele.
Durata: 22minuti
Un aggiornamento con una compagna da Gaza sulla chiusura di tutti i valichi; la striscia continua ad essere una prigione a cielo aperto. Parliamo anche dei 700 detenuti politici in sciopero della fame contro la detenzione amministrativa e della decisione del premier israeliano Netanyahu di prendere Lieberman come ministro della difesa di Israele.
A cinque anni dall'uccisione di Vittorio Arrigoni, lo ricordiamo ripresentando il reading "GAZA - Stay Human", a cura dello Stay Human Project, tratto dall'omonimo libro di Vittorio Arrigoni [tratto da Radio Teatro].
Per ulteriori info: https://www.produzionidalbasso.com/pdb_753.html
Durata: 22'30''
A cinque anni dal giorno in cui fu ucciso Vittorio Arrigoni (15 aprile 2011), Radio Onda Rossa lo ricorda ripescando dal proprio archivio alcune corrispondenze con cui Vittorio ci informava, in loco, su cosa succedeva a Gaza, in particolare durante l'operazione piombo fuso, dove l'esercito israeliano bombardò Gaza per quasi un mese di seguito provocando quasi 1500 morti palestinesi e un cumulo di macerie.
Nella prima corrispondenza Arrigoni racconta proprio l'inizio dell'operazione.
Nella seconda, ancora dalla striscia di Gaza, Vittorio racconta come è la striscia di Gaza dopo i bombardamenti israeliani.
Testimonianze importanti da parte di Vittorio che chiudeva le sue corrispondenze con la frase che accompagnerà per sempre le nostre lotte: "Restiamo umani"!
Ciao Vik!
Qui tutte le corrispondenze su Vittorio Arrigoni e il suo omicidio.