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L'Italia postcoloniale, a cura di Cristina Lombardi Diop e Caterina Romeo

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Presentazione del libro L'Italia postcoloniale, a cura di Cristina Lombardi Diop e Caterina Romeo.

 

In studio Caterina Romeo.

 

Il volume presenta la condizione postcoloniale come uno dei fattori determinanti che danno forma alla vita quotidiana e alla cultura dell'Italia contemporanea. Esso identifica un'ampia varietà di discorsi, pratiche sociali e forme di produzione culturale specificatamente postcoloniali che trovano espressione nell'Italia di oggi. Questo volume collettaneo non si limita a una rilettura del passato coloniale ma sottolinea come le relazioni di potere poste in essere dal colonialismo siano perpetuate e corroborate nella società attuale. Esso stabilisce inoltre un rapporto di continuità tra il passato coloniale e altri fenomeni centrali per la formazione dell'identità italiana, quali le emigrazioni transoceaniche ed europee, la subalternità del Sud, le migrazioni interne, il rapporto con il Mediterraneo e l'immigrazione contemporanea. Attraverso l'analisi di studiosi e studiose che operano in un contesto internazionale e interdisciplinare, il volume introduce a pieno titolo gli studi postcoloniali come campo di indagine che ampia e arricchisce il dibattito teorico-critico sulla storia e la cultura italiane.

 

Rifiuti in viaggio nel Lazio ed esempi di fracking in Italia

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Durata 53m 42s

La questione rifiuti nel Lazio si fa sempre più contorta: i rifiuti infatti viaggiano da una provincia all'altra senza, apparentemente, seguire alcuna logica di prossimità ed economicità. In realtà lo scorso 4 febbraio la Regione Lazio ha inviato una diffida alle aziende del settore invitandole a collaborare. In pratica la regione ha concordato con le maggiori imprese (capitanate da Cerroni e Colucci) tariffe e modalità di smaltimento e smistamento senza la partecipazione degli altri enti locali. Ne parliamo con l'avvocato del Coordinamento contro l'inceneritore di Albano. Trattiamo poi un argomento che sarà sulla cresta dell'onda nel futuro più prossimo: il fracking ovvero la fratturazione idraulica delle rocce di scisto per l'estrazione di gas e petrolio. Abbiamo degli esempi in Italia ancora poco noti: in particolare Grosseto e il Sulcis.

In conclusione aggiorniamo sui dati delle polveri sottili diffusi dall'azienda LTF, costruttrice del TAV in Val di Susa e sugli ultimi avvenimenti giudiziari che vedono la condanna a due anni e due mesi di Paolo e Forgi, due attivisti Notav. Chiudiamo con una notizia lampo dal Giappone che, in barba alle proteste della scorsa settimana, ha riattivato due reattori bloccati nel 2011.

Aggiornamento vertenza Granarolo

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Durata 7m 10s
Prosegue la lotta degli operai che lavorano per le cooperative a servizio della Granarolo; dopo il picchetto e lo sgombero del 20 scorso, hanno preso la decisione di rimanere ad oltranza davanti i cancelli con presidio permanente. La richiesta principale rimane il reintegro di tutti i lavoratori licenziati a seguito dell'adesione alla lotta.

Italia-Israele: nessun vertice sulle nostre teste

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Durata 6m 34s

2 DICEMBRE 2013 - NESSUN VERTICE SULLE NOSTRE TESTE!

 

Oggi si tiene a Roma un vertice tra il "nostro" capo di governo Letta e Nethanyau, primo ministro israeliano.

 

L'Italia è il quarto partner commerciale nel mondo di Israele, il secondo in Europa, col quale ha stretto numerosi accordi di cooperazione, commercio e ricerca in vari campi tra cui esportazioni di gas israeliano, produzione di energie rinnovabili, comparto aereospaziale, sicurezza informatica, Expo 2015 di Milano, agricoltura innovativa, ricerca biomedica e compravendita di sistemi di sorveglianza di produzione israeliana (usati nella costruzione del muro dell'Apartheid e destinati ad essere installati sulle coste delle grandi isole e del meridione itaòiano contro i migranti).

 

A trarre mggiore profitto dalla situazione palestinese sono le industrie che speculano sulla morte delle persone, prima su tutte il "fiore all'occhiello" dell'industria italiana Finmeccanica (primo produttore di armi in Italia) di cui fa parte Telespazio che oggi abbiamo contestato, senza dimenticarci di tutte le altre "degne compari" concentrate nel quadrante nord-est (Vitrociset, Alenia, Selex, solo per citarne alcune).

 

La Palestina infatti è un "laboratorio" a cielo aperto in cui si sperimentano tecniche e tecnologie di oppressione, in cui le aziende belliche studiano l'efficacia delle loro nuove creazioni: aerei drone senza pilota usati per bombardare e controllare i palestinesi e telecamere di ultima generazione per controllarli; il tutto con l'aperto consenso della comunità internazionale che legittima e appoggia l'operato di Israele.

 

Un esempio che ben dimostra la stretta connessione tra i 2 governi, le industrie belliche e non per ultima l'università è stata la conferenza tenutasi a La Sapienza sul tema della guerra cibernetica (cyber-war), organizzata dai centri di ricerca de La Sapienza e dell'università di Firenze in collaborazione con partner privati come Vitrociset, Finmeccanica e Maglan (quest'ultima società israeliana di difesa ed informazione leader nel settore della cyber-guerra), a cui erano invitate le più alt cariche dell'esercito italiano e vari ministri.

 

Nel periodo in cui chiede sacrifici da fame alle classi sociali più disagiate, il governo delle larghe intese, come i precedenti, continua nella politica di cooperazione con Israele, soprattutto in campo militare: ne sono dimostrazione le recenti esercitazioni militari congiunte tra Italia, Israele, U.S.A. e Grecia e l'acquisto dei tristemente noti F-35.

 

COMPLICI E SOLIDALI CON IL POPOLO PALESTINESE