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Intelligenza Artificiale

Facebook: Da censore ad editore il passo è breve

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Iniziamo con le notizie serie: una tazza speciale che analizza tutto sulla vostra cacca. Sembra una stupidaggine, ma non è affatto il primo sistema di monitoraggio della salute. Si tratta di sistemi piuttosto invasivi, la cui utilità è discutibile ma il marketing è forte.
 
Parliamo poi di WhatsApp. Un'inchiesta di ProPublica mostra che l'azienda era in grado di leggere almeno una parte dei messaggi che i suoi utenti scambiavano, cosa che era stata esplicitamente negata dai suoi vertici. Con la scusa del controllo degli abusi - finalizzata a bloccare utenti che hanno comportamenti giudicati inadeguati - non solo i moderatori possono leggere i messaggi che vengono segnalati e quelli ad essi collegati, ma la app stessa analizza i messaggi che gli utenti inviano alla ricerca di possibili violazioni, e si autodenuncia in tale caso.
 
Proseguiamo con Facebook - che invece si è sempre saputo che modera i contenuti - che secondo l'alta corte australiana è responsabile per i commenti calunniosi al suo interno, quando questi non si possono configurare come una conversazione con l'autore del post.
 
Notiziole:
  • le grandi aziende del cloud fanno un manifesto d'intenti che dovrebbe rassicurarci... nel difendere i loro interessi
  • la politica di non tenere log sui server - strumento semplice ed efficace per evitare delazioni inutili - è attaccata: alcuni produttori televisivi sostengono che questa non sia valida quando viene implementata con l'esplicito proposito di facilitare la pirateria.
  • viceversa scaricare musica e video da piattaforme video potrebbe essere legale secondo la legge francese; peccato che i dettagli siano un po' confusi.
  • la California emana una legge che per la prima volta cerca di mettere ordine nel mondo dei lavori gestiti da algoritmi, chiarendo che questi ultimi non possono non essere noti ai lavoratori o al governo; e che non devono adottare metriche che penalizzino l'esercizio dei normali diritti dei lavoratori (vedi notizia di apertura!)
 

Principi e schiavi

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Durata 2h 29m 22s
Durata 35m 50s
Durata 31m 54s
Durata 23m 58s

Oggi puntata lunghissima con molto spunti dall'attualità.

  • Il principe ereditario al trono di Corea fa il takeover della rete IRC freenode.
  • In palestina in questi giorni è fortemente limitata dalle censure messe in atto dai social network; come spesso abbiamo visto anche in altri contesti, nominare la violenza o l'oppressione razzista è spesso percepito dai social media come un'espressione violenta o razzista, quindi soggetta a censura.
  • A proposito di terminologia, anche in informatica dopo l'abbattimento di alcune statue che esaltavano il colonialismo ci si è spesso chiesti come evitare di continuare nomenclature di carattere oppressivo. Oggi parliamo dell'espressione master/slave (padrone/schiavo) molto comune nell'informatica, e che molti progetti hanno cercato di sostituire. In alcuni casi questo ha avuto buoni esiti: dei nuovi termini che toglievano i riferimenti allo schiavismo sostituendoli con altri dotati di maggior chiarezza. In altri, come è il caso di OpenZFS, ci pare che l'obiettivo fosse solo togliere la parola "schiavo" lasciando inalterati i significati a contorno.
  • Dentro al progetto audacity - software libero per l'editing di file audio - ci sono chiaramente due anime contrastanti, che si stanno scontrando sia per alcune (anti)feature sia per il mantenimento del progetto come software libero.
  • Notiziole:
    • Dalla Germania arriva il primo decreto attuativo sul famigerato upload filter richiesto dall'Unione Europea contro il copyright. La legge tedesca prevede alcune tutele, ma fa comunque intendere che gli upload filter dovranno essere presenti su ogni sito a scopo di lucro.
    • Sci-Hub è un progetto molto bello. La polizia di Londra la pensa diversamente.

Domenica prossima 6 giugno andremo in onda, non come al solito. Da lì ripartiamo a fare le domeniche alternate come al solito.

Lavorare nella Tecnologia: marcati a vista

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Durata 1h 48m 41s
In questa puntata parliamo di 3 casi piuttosto diversi, di interazione tra grandi aziende teconogiche e lavoratori:
  • nel primo caso Google licenzia (o accompagna alle dimissioni...) una sua ricercatrice, Timnit Gebru, perché un suo articolo sul bias algoritmico non rispettava gli standard aziendali (non era messo sufficientemente in risalto l'impegno positivo di google) e lei non l'ha voluto ritirare; la narrativa del "lavoro da sogno" che Google fa di sé stessa ne esce alquanto ridimensionata...
  • nel secondo Amazon assolda la Pinkerton, azienda famosa nella storia delle relazioni tra aziende e lavoratori, per indagini di intelligence sui suoi stessi lavoratori; commentiamo estendendo la discussione ai comportamenti che amazon ha tenuto nei confronti dei lavoratori soprattutto dall'inizio delll'emergenza covid.
  • nel terzo troviamo la Microsoft impegnata a studiare software per rendere più efficienti i lavoratori ("Productivity Score") o le riunioni in base ai comportamenti registrati, confrontati con l'"ideale" da una AI e aggregati in punteggi ipersemplificati.
    
    Concludiamo con qualche notiziola.

Non ci siamo ancora liberati di Lombroso!

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Oggi parliamo dei legami tra intelligenza artificiale e polizia. Una lettera firmata da più di 1000 matematici e matematiche propone un boicottaggio della cooperazione tra dipartimenti di matematica e dipartimenti di polizia. Sono sempre più, infatti, le collaborazioni volte a creare dei sistemi di "polizia predittiva". Questa veste scientifica dell'attività repressiva della polizia dà una facciata di novità e di imparzialità ad un'istituzione in evidente crisi, come mostra bene una lettera firmata dalla Coalition for Critical Technology, di cui diamo lettura e commento di ampie parti. È molto lunga ed in inglese, ma vi consigliamo di leggerla... incluse le moltissime note a piè di pagina! La lettera parte in risposta ad un annuncio di pubblicazione, che definiremmo neo-Lombrosiana, in cui gli autori si vantano della capacità di riconoscere i criminali  da una foto della faccia; ma oltre alla contestazione del testo, vengono mostrati i limiti strutturali comuni a tutta la ricerca in quel settore.

In chiusura:

  • altre pillole di paranoia sul tema del riconoscimento facciale
  • 4 editori fanno causa ad Internet Archive, che rischia danni per miliardi di dollari per aver permesso di leggere più libri del solito nel periodo di lockdown

Tecnologia e automazione

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Durata 1h 4m 52s

Nona puntata del ciclo su Tecnologia e automazione, parliamo di cambiamenti sociali e lavoro in epoca post-covid, con riguardo alla accelerazione dei processi di automazione e il crescente ricorso all'intelligenza artificiale. I cambiamenti in atto vanno compresi e direzionati. Se rimaniamo su un piano oppositivo senza prospettive, rischiamo di scivolare verso un atteggiamento reazionario e di essere spazzati via come moscerini dal sistema capitalistico, come del resto sta già succedendo. L'accumulazione di questi decenni non ha eguali nella storia di Homo Sapiens. Un'elite di 1000 persone potrebbe essere l'unica a salvarsi dal cataclisma ambientale. Occorre reclamare la nostra parte.

Tecnologia e automazione

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Ottava puntata del ciclo su tecnologia e automazione, parliamo di governance della rete ai tempi del Coronavirus, con un ospite speciale che ci illustra i modi in cui il digitale sta cambiando le articolazioni del vivere civile e l'esercizio dei poteri ad esso connesso. Parliamo di App Immuni, della questione della conservazione ed analisi dei dati delle persone, delle conseguenze dell'introduzione di algoritmi di intellegenza artificale sui diritti e sul lavoro e di come tutto questo porti inevitabilmente ad un ulteriore incremento delle disuguaglianze sociali.

Captatori Informatici: per questi virus non basta la mascherina!

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Puntata su spionaggio e intercettazioni

Cominciamo parlando della nuova legge sulle intercettazioni: cosa cambia e quali lati oscuri rimangono?

Proseguiamo con una carrellata di notizie su sistemi di sorveglianza dallo strampalato all'inquietante. Meglio, naturalmente, se conditi con dell'Intelligenza Artificiale.

 

Intelligenza Artificiale

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Quarta puntata del ciclo sulla tecnologia e l'intelligenza artificiale. Parliamo dei rischi di estremizzare le disuglianze sociali già drammaticamente e inesorabilmente in crescita.L'abuso di algoritmi nelle decisioni che riguardano la vita delle persone può portare ad accrescere razzismo, sessismo, sperequazione. Chi detiene i dati (i giganti dei dati come Google, Facebook, Baidu e Tencent) si appresta ad acquisire un potere smisurato e incontenibile che può portare a diseguaglianze sociali senza precedenti nella storia. L'integrazione di Intelligenza Artificiale e Biotecnologie potrebbe condurci ad una società basata su caste biologiche, con la creazione di esseri effettivamente superiori fisicamente e cognitivamente che domineranno masse di homo sapiens totalmente inutili.

Intelligenza Artificiale

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Durata 1h 12m 8s

Terzo puntata del ciclo sulla tecnologia e l'intelligenza artificiale. Cosa è l'intelligenza, come viene mimata dalle macchine? Cosa sappiamo della coscienza? Cosa significa porsi queste domande in un mondo dominato dalla corsa ai Big Data che corre spedito verso una dittatura digitale? Insieme a Carlo Modesti Pauer ripercorriamo la storia dell'adattamento delle forme di vita come espressione della proprio intelligenza. Uno dei prodotti di questo adattamento è Homo Sapiens, l'unico animale che ha modificato altre specie animali per creare nuove forme di vita e, in tempi recenti, ha cominciato a dare vita a macchine intelligenti partendo da sostanze inorganiche. Seguiamo il percorso di evoluzione umana identificato con mani e testa, che riflette le due fasi della rivozione industriale, quella legata alla potenza fisica dei bracci meccanici e quella legata alla potenza elaborativa delle macchine ad apprendimento automatico.

Intelligenza Artificiale

Data di trasmissione

Prima puntata del ciclo sull'Intelligenza Artificiale dedicata agli algoritmi per analisi Big Data e alla loro importanza progressiva nei nostri processi decisionali. Diventano autorità e marginalizzano il ruolo di Homo Sapiens. Parliamo anche di impiego di Intelligenza Artificiale nelle guerre e di tendenza inesorabile alla dittatura digitale.